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Novità al Museo del Duomo

Dopo la chiusura forzata a causa dell'emergenza sanitaria da Covid-19, il Museo del Duomo e diocesano di Fidenza ha riaperto le sue porte al pubblico in sicurezza e nel rispetto delle norme anticontagio domenica 13 settembre. Il Museo è aperto il sabato e la domenica con i seguenti orari: 9,30 - 12,00 / 15,00 - 18,00; da martedì a venerdì solo su prenotazione per scuole e gruppi (per ogni turno di visita è consentito l’accesso a max 8 persone); lunedì chiuso. I visitatori troveranno interessanti novità: oltre al nuovo allestimento museale in occasione di "Antelami a Fidenza", durante la chiusura sono stati eseguiti ad alcune opere, prima non esposte, lavori di manutenzione e/o restauro che hanno permesso di sottoporre tali oggetti all’ammirazione dei visitatori. Si tratta di tre pregevoli paliotti d’altare, dei quali uno, del sec. XVIII, è realizzato in un prezioso e raffinato tessuto con tipico disegno “a meandri”. Gli altri due sono eseguiti a ricamo, e tra questi di grande qualità artistica è quello che proviene dal soppresso monastero cistercense femminile di San Bernardo, in Borgo San Donnino. Databile al 1687 – 1730, fu ricamato dalle monache con fili di seta policroma, d'argento e d'oro su un fondo di raso bianco. In un complesso intreccio di fauna e flora, raffigura al centro l’immagine di S. Bernardo abate, affiancato da due monache. La manutenzione è stata eseguita da RT Restauro tessile di Albinea. Le restauratrici Francesca Ghizzoni e Giulia Oretti hanno invece compiuto l'intervento di restauro di una rara stampa del XVII secolo proveniente dalla Chiesa di San Pietro Apostolo a Fidenza, che raffigura l'albero genealogico dell'Ordine agostiniano. Al centro della composizione, Sant’Agostino d’Ippona siede su un trono e imbraccia un grosso libro sorretto da un frate, dove si legge la sua Regola. Gli fanno da corona una miriade di personaggi - ognuno straordinariamente caratterizzato nella fisionomia - rappresentanti degli ordini sacri e cavallereschi a lui associati, santi e martiri, e frati e suore agostiniani eminenti, compresa sua madre, Santa Monica. È un manufatto di particolare rilievo storico–artistico, di cui sono note solo sette copie in tutto il mondo, in Italia un esemplare nella chiesa di S.Agostino a Naro in provincia di Agrigento. L'importante opera grafica su carta (160 x 170 cm) è stata realizzata in 15 tavole nel 1614 dall’incisore piacentino Oliviero Gatti (Piacenza, 1579 circa – 1648 circa), che fu allievo di Agostino Carracci a Bologna, su commissione di due frati agostiniani. Infine, accanto allo scrigno Pallavicino (sec. XVI) è ora esposto un cofanetto di stile medievale, destinato forse a contenere reliquie, costruito con legni di pioppo, pero, bosso e parti d’avorio, opera di una bottega lombarda del sec. XVIII-XIX.

Prenotazione obbligatoria per i gruppi.
Info e prenotazioni presso IAT Fidenza: 0524 83377

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