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Commemorazioni dei defunti in Diocesi

Nel giorno della commemorazione dei defunti che la Chiesa celebra ogni anno il 2 novembre, il Vescovo Ovidio ha presieduto due s. Messe di suffragio: la prima presso la cappella del cimitero urbano, la seconda in Cattedrale in memoria dei Vescovi, dei presbiteri e dei diaconi defunti. Nella s. Messa celebrata presso la cappella del cimitero urbano il Vescovo si è soffermato in particolare su due brani tratti dalle letture del giorno: il primo, dalla Lettera ai Romani di S. Paolo (5,5-11), il secondo dal Vangelo di Giovanni (6,37-40). "Cristo è morto quando l'umanità era ancora sprofondata nel peccato. Nel brano tratto dal Vangelo di Giovanni ci viene ripetuto che Gesù è disceso dal cielo per fare la volontà del Padre: non è venuto né a giudicare né a condannare, ma a offrire la salvezza a tutti gli uomini perchè nessuno di loro andasse perduto". E poi un ammonimento: "In tempi difficili come questo segnato dalla pandemia da coronavirus con il suo triste corredo di malattie e di morte, qualcuno irresponsabilmente vorrebbe convincerci che siamo davanti al castigo di Dio. Nulla di più falso. Nel brano del Vangelo proclamato non va mai dimenticata questa verità di Gesù: “Chi crede in me, avrà la vita eterna e io lo resusciterò nell’ultimo giorno”. La speranza che non delude di cui parla s. Paolo diventa certezza nella fede". Al termine della s. Messa il presule e i concelebranti hanno benedetto il cimitero cittadino e la cappella dove riposa il clero fidentino defunto.

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