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Confartigianato e Coldiretti Parma hanno consegnato la statuina del presepe al vescovo Ovidio

È una florovivaista la statuina del presepe 2022, simbolo delle aziende che operano nella cura e manutenzione del verde che sarà consegnata in tutte le 226 Diocesi italiane. A Fidenza è stata consegnata martedì 20 dicembre.

Obiettivo dell’iniziativa, promossa da Fondazione Symbola, Confartigianato e Coldiretti nell’ambito del Manifesto di Assisi, è quello di aggiungere ogni anno al presepe figure che parlino del presente, ma anche del futuro. Nel 2020 fu un’infermiera a ricordare il debito che ci lega in tempo di Covid a tutti coloro che operano nella sanità. Lo scorso anno è stato l’imprenditore che, cogliendo le opportunità della digitalizzazione, ha affrontato le difficoltà della pandemia per continuare a garantire servizi e prodotti ai cittadini nonostante le limitazioni e i lockdown.
La statuina per il presepe 2022, realizzata in cartapesta da Claudio Ricci, artigiano di Lecce, vuole raffigurare l’impegno per uno sviluppo economico sostenibile e rispettoso dell’ambiente. Inserire questa “nuova” figura, una florovivaista simbolo delle imprese impegnate nella cura e manutenzione del nostro patrimonio verde e della biodiversità, è un’idea inedita per parlare di un’agricoltura plurale e differenziata, che produce cibo e insieme, beni immateriali indispensabili per la qualità della vita.

“Il presepe – ha spiegato Enrico Bricca, presidente di Confartigianato Imprese Parma - è la rappresentazione della nascita di Gesù, ma attraverso i suoi personaggi serve anche a raccontare la realtà della vita di tutti i giorni e quindi troviamo, fra gli altri, artigiani, casalinghe, filatrici, agricoltori, pastori e gli animali per rappresentare la multiforme dimensione del Creato che parte proprio dalla terra. Quest’anno portiamo nel presepe un simbolo della sostenibilità espressa dagli artigiani e dalle piccole imprese che racconta tante cose: l’offerta di prodotti e servizi belli, ben fatti, durevoli, a basso impatto ambientale, unici e distintivi. Lo stretto legame con la propria terra alimenta, di conseguenza, un rapporto virtuoso con l’ambiente circostante improntato alla cura e al rispetto del contesto in cui si è collocati. Tutto questo è il ‘valore artigiano’ che crea, trasforma, ripara, rigenera, include, unisce”.
 
“La tradizione del presepe – ha sottolineato il Presidente di Coldiretti Parma Luca Cotti - rinnova ogni anno nella nostra organizzazione il significato di accoglienza e comunione. Anche quest’anno desideriamo dare il nostro apporto per diffondere la straordinaria attualità e forza di questa tradizione, donando una statuina che richiama al rispetto della natura e alla cura dell’ambiente: una florovivaista. E’ una ‘nuova’ figura da aggiungere nel mosaico dei personaggi del presepe per parlare di sostenibilità e di un’agricoltura che non produce solo cibo ma anche servizi e beni fondamentali per la qualità della vita, in primis la custodia del creato e la conservazione del territorio e del paesaggio. Temi di assoluta attualità in particolare in questi tempi, nei quali tutti, imprese e cittadini, devono fare i conti con le emergenze dettate dai cambiamenti climatici in atto. Il florovivaismo – ha concluso Cotti - è un comparto strategico del Made in Italy nel garantire bellezza e sicurezza sul territorio: si tratta dell’espressione di un’agricoltura multifunzionale capace di generare esternalità positive per il bene della comunità e dell’ambiente, nonostante i rincari e le grandi difficoltà economiche”.

"Bontà e bellezza sono sinonimi: tutto ciò che è buono non può che essere bello. Non è un caso infatti che la statuina del presepe di quest'anno rappresenti una florovivaista donna: colei che genera la vita genera sempre il bello e il buono in forma assoluta; fu infatti Maria a generare il bello e il buono per eccellenza che è la Parola di Dio incarnata in Gesù di Nazareth. Papa Francesco nella sua enciclica Laudato sì sottolinea più volte la responsabilità che è stata affidata all'uomo di continuare a custodire il creato che gli è stato affidato. L'umanità ha bisogno di bontà e bellezza e ha bisogno di vedere l'invisibile con uno sguardo altro. Altrimenti si rischia di camminare nella rassegnazione assoluta" ha sottolineato il Vescovo Ovidio.

Al termine dell'incontro la statuina è stata posizionata all'interno del presepe allestito al piano terra del palazzo vescovile.

 

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