Sei fidentini in cammino lungo la Via Francigena del Sud
Pubblichiamo di seguito il racconto di un gruppo di fidentini (Allegri Valentino, Antonelli Franco, Bazzini Luciana, Bazzini Renato, Cacciali Luciano e Pratizzoli Angela) che il 16 settembre scorso si è incamminato per percorrere una parte della Via Francigena del Sud.
Nonostante le esperienze degli anni precedenti non è semplice pensare di poter ripartire dopo l’interruzione di un anno che è stato tragico, pieno di inquietudini, incertezze e tanto dolore…
Ci sono mancati i profumi, i sapori, i colori e le sensazioni che la natura e i luoghi d’arte ci trasmettevano e gli incontri che erano diventati parte integrante del nostro vivere camminando, traendo forza nei momenti difficili anche da ciò che ci circondava: l’azzurro del mare, il verde degli ulivi, la tavolozza di colori dei pascoli.
Ma il coraggio che un po’ci contraddistingue ci ha fatto credere a questa ripartenza che è avvenuta giovedì 16 settembre con lo spirito e la timidezza degli scolari che riprendono la scuola, ma anche con la certezza di poterci immergere ancora fra quei profumi e quei colori. Avremo la meravigliosa opportunità, partendo dalla bellissima Bari, di camminare per un tratto di costa in un territorio dove la forza espressiva dell’ architettura romanica e gotica ha lasciato un segno grandissimo, tanto da esser chiamato “La costa delle cattedrali”: Giovinazzo, Molfetta, Bisceglie, Trani, Barletta e Andria: monumenti che ricordano e segnavano le tappe degli antichi pellegrini che salpavano per l’Oriente.
Visiteremo Castel del Monte, Canosa (chiamata la piccola Roma per la ricchezza dei monumenti che la abbelliscono), Siponto, Monte S. Angelo (denominata anche la “Montagna Sacra”), S. Giovanni Rotondo, Troia e Lucera. Da Lucera inizieremo a salire verso i Monti Dauni (1000 s.l. m.) attraversando la Capitanata, un territorio dove sventolano 13 bandiere arancioni (marchio di qualità turistico - ambientale del Touring Club Italiano); sosteremo anche a Celle San Vito, il paese più piccolo della Puglia con 160 abitanti, dove si parla un dialetto franco – provenzale. Per buona parte di questo tratto di cammino il verde dei boschi sarà ingentilito da sfumature violacee date dai campi di zafferano, coltivato e lavorato essenzialmente a mano e noto come “L’oro rosso dei monti Dauni”. Ci porteremo poi a Buonalbergo, in Campania, sulla antichissima “Via Traiana”, di cui restano pochi resti: alcuni cippi miliari e il Ponte delle Chianche del II sec. d. C. Da qui scenderemo dopo 12 giorni di cammino al punto di arrivo di questa seconda parte di Francigena del Sud: Benevento, città delle streghe e dello Strega, ma considerata un museo a cielo aperto per la quantità di monumenti di varie epoche che si sovrappongono con armonia e gusto. Dopo aver camminato per 223 km, più quelli che si percorreranno per la visita ai vari centri che toccheremo, il nostro zaino ancora una volta tornerà carico di immagini e ricordi che ci accompagneranno vividi per tutto l’anno e saranno da stimolo per la prossima ed ultima tappa della Francigena del Sud: da Benevento all’antica via Appia fino alla sacra Roma.