In Cattedrale il mandato ai ragazzi che partecipano al pellegrinaggio per incontrare Papa Francesco
Sabato 9 aprile in Cattedrale a Fidenza il Vescovo Ovidio ha incontrato i ragazzi che parteciperanno al pellegrinaggio a Roma con Papa Francesco previsto per il 18 aprile. Il presule ha conferito loro il mandato insieme al crocifisso in terracotta realizzato per l’occasione dal Servizio nazionale di pastorale giovanile e inserito all’interno del “kit del pellegrino”. La croce reca al centro un pesciolino, simbolo delle prime comunità di cristiani a Roma durante il lungo periodo delle persecuzioni. Il pesce, Ichthus in greco, racchiude infatti in sè l’acrostico “Gesù Cristo Figlio di Dio Salvatore”, che per molto tempo venne utilizzato dalle comunità cristiane come segno di riconoscimento segreto e reciproco durante la clandestinità. Ora per i ragazzi che parteciperanno al pellegrinaggio il suo significato diventa quello di un ritorno alle origini, a una fede semplice che con coraggio vuole ripartire dal centro: da Gesù Cristo.
“Cari giovani, dovete avere occhi luminosi anche dentro le tenebre, non smettere di cercare la luce in mezzo alle oscurità che tante volte portiamo nel cuore e vediamo attorno a noi. Alzare lo sguardo da terra, verso l’alto, non per fuggire, ma per vincere la tentazione di rimanere stesi sui pavimenti delle nostre paure. Questo è il pericolo: che ci reggano le nostre paure. Non rimanere rinchiusi nei nostri pensieri a piangerci addosso. Alza lo sguardo, àlzati! Questo è l’invito che il Signore ci rivolge. È il compito più arduo, ma è il compito affascinante che vi è consegnato: stare in piedi mentre tutto sembra andare a rotoli; essere sentinelle che sanno vedere la luce nelle visioni notturne; essere costruttori in mezzo alle macerie; essere capaci di sognare. E questo per me è la chiave: un giovane che non è capace di sognare, poveretto, è diventato vecchio prima del tempo! Grazie per quando coltivate il sogno della fraternità, per quando avete a cuore le ferite del creato, lottate per la dignità dei più deboli e diffondete lo spirito della solidarietà e della condivisione. Non vivete o addormentati o anestetizzati. No: sognate vivi. Questo aiuta noi adulti e la Chiesa” ha scritto Papa Francesco nel messaggio rivolto ai giovani pellegrini.
Il Vescovo nella sua omelia ha lasciato ai giovani due indicazioni a partire dal commento del Vangelo della Domenica delle Palme (Lc 19,28-40). Ha sottolineato come Gesù si sia messo in cammino all’entrata di Gerusalemme davanti ai suoi discepoli per dare loro il ritmo, la direzione, l’esempio. L’invito che ne scaturisce è quello di partire per Roma alla sua sequela, seguendo le sue orme, come fecero quel giorno i discepoli. Ha rimarcato la risposta che Gesù ha rivolto agli anziani che volevano zittire i discepoli che cantavano e proclamavano la gloria del Signore a voce alta per le vie di Gerusalemme. L’invito che ne scaturisce è quello di poter essere testimoni di quello che vivranno a Roma con tutta la propria vita, non solo a parole ma soprattutto con l’esempio.
Al termine del conferimento del mandato don Marek Jaszczak, Vicario per la pastorale, si è rivolto ai ragazzi sottolineando come l’ampia adesione al pellegrinaggio (oltre 300 giovani partiranno dalla nostra Diocesi) abbia superato ogni aspettativa e abbia creato un clima di gioia e di attesa perché ciò è testimonianza che la sete di Dio non si è spenta e ciò traspare proprio dai volti dei ragazzi pronti a partire.
Il prossimo appuntamento sarà quindi il 18 aprile: alle ore 6 presso la chiesa di san Giuseppe a Fidenza il Vescovo celebrerà la s. Messa. Poi i pellegrini partiranno suddivisi in 6 pullman accompagnati da una trentina di educatori e dal Vicario generale don Gianemilio Pedroni (che celebrerà la s. Messa il martedì mattina alle ore 9 per tutti i partecipanti), don Francesco Mazza, don Francesco Villa, don Armand, don Jean Paul, don Damian e frà Christophe con i seminaristi Vincenzo e Fabrizio.