8xmille, una firma che fa bene al nostro territorio: il progetto della Diocesi “Casa Caritas”
- Scritto da Martina Pacini
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“Casa Caritas” è un progetto che nasce da lontano e ha visto nel corso degli anni numerose e importanti opere di riqualificazione dell’immobile divenuto oggi sede di tanti servizi a favore delle persone più bisognose del territorio. Con lungimiranza, già nel 2019 il Vescovo di Fidenza mons. Ovidio Vezzoli, espresse il desiderio che il palazzo del “Cenacolo” fosse gestito dalla Fondazione “Mons. Giberti Onlus (Caritas)” di Fidenza con la specifica finalità di farne un centro di attività a sostegno delle persone bisognose. La Fondazione, tenendo fede a quella richiesta, nel corso degli ultimi anni ha riqualificato diverse aree dell’immobile a partire da quella più urgente: la mensa Caritas. In seguito sono stati rimessi a nuovo altri locali, tra cui la sala dedicata all’insegnamento della lingua italiana agli stranieri.
Nell’ultimo anno tutti gli sforzi si sono concentrati sul restauro dell’area abitativa, dedicata all’accoglienza di 12/14 persone in difficoltà: i lavori, durati qualche mese, sono terminati con l’inizio del 2024 e l’inaugurazione dei locali è avvenuta il 23 marzo scorso con la benedizione del Vescovo alla presenza delle autorità, dei volontari e dei benefattori.
Ed è anche grazie al prezioso contributo dell’8xmille della Chiesa Cattolica che è stato possibile fare in modo che ciascuno possa sentirsi “a casa”.
Uno degli ospiti, Francesco, ha collaborato alla realizzazione delle opere di riqualificazione dando il proprio contributo nel tinteggio di alcune stanze: “E’ stata un’occasione per poter offrire il mio contributo, per dire grazie! Non scorderò mai quello che ha fatto la Caritas per me: mi ha teso una mano quando stavo per sprofondare, quando anche i miei familiari mi avevano ormai abbandonato”.
Diverse sono le storie incontrate in questi anni, simili a quella di Francesco: persone che hanno bisogno di trovare la motivazione per potersi rimettere in piedi e costruire qualcosa di buono.
“Casa Caritas” non è dunque solo un “luogo”, uno spazio dove trovare riparo, ma è incontro tra persone, culla di relazioni che fa nascere occasioni di scambio, dove ciascuno può essere valorizzato per ciò che è: solo così ognuno può ritrovare fiducia, amicizia, e forza necessarie per rimettere in moto vite spezzate.
Mario, che viveva solo, è stato accolto per tre settimane: ha ritrovato intorno a sè persone che lo hanno curato ed accompagnato a risolvere alcune delicate situazioni che poi gli hanno permesso di poter vivere in una casa popolare.
Mohamed, che ha vissuto per sei mesi in Caritas, sottolinea: “Di quel periodo ricordo la fatica nel trovare lavoro, soprattutto perchè non avevo un luogo fisso dove tornare: ogni giorno dovevo preoccuparmi di dove avrei dormito la notte seguente. Da quando invece mi è stato offerto un posto dove poter tornare la sera e vivere la mia quotidianità ho ritrovato la serenità e nel giro di poco tempo ho trovato un impiego e dopo qualche mese anche l’autonomia abitativa”.
Anche per i volontari si tratta di uno spazio di crescita personale e di arricchimento: i beneficiari non sono solo le persone che vengono accolte, ma tutti coloro che hanno la possibilità di abitare in questi luoghi. Antonella ricorda: “Con Fabrizio, quando era ospite qui, abbiamo costruito un bel rapporto; lo incontro spesso per le strade della città, siamo diventati amici e ogni volta ci fermiamo e scambiamo qualche parola per aggiornarci sulle nostre vite”.
Non sempre però si riesce ad arrivare ad “un lieto fine”: ciò è innegabile ed è corretto farlo presente. A volte non si verifica quell’alchimia necessaria affinchè si possa riuscire ad accompagnare le persone ad una condizione migliore di quella in cui si trovavano: i limiti di risorse e di volontà, talvolta alcune lacune non permettono di raggiungere l’obiettivo.
Quello di cui siamo certi è che occorre continuare a credere nelle persone, dare a tutti una possibilità di riscatto, affinchè ciascuno abbia l’opportunità di rimettersi in gioco, indipendentemente dal suo passato. Casa Caritas vuole allora essere un’occasione offerta a tutti, perchè l’incontro con le persone ci faccia crescere sul terreno dell’accoglienza perchè l’aiuto sia tangibile.
Martina Pacini
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