Terremoto in Siria e Turchia: un anno dopo
Ad un anno dal terremoto che ha colpito la zona al confine tra la Turchia e la Siria, Caritas Italiana pubblica alcune schede informative relative agli interventi compiuti sul territorio.
In Turchia, la rete Caritas si è mobilitata immediatamente per portare aiuto alla comunità. Nella primissima fase è stato attivato in Anatolia un numero verde del centro d’ascolto a supporto della comunità, sono state distribuite coperte e forniti pasti caldi per le persone sfollate. Successivamente è stato elaborato un piano di risposta rapida all’emergenza seguito da un programma di medio periodo di cui hanno beneficiato circa 38.000 persone.
In Siria, la Caritas locale ha mobilitato i team degli uffici regionali e nazionale nel soccorso alla popolazione colpita avviando la distribuzione di beni primari, cibo, acqua potabile e generi di prima necessità (coperte, indumenti pesanti, kit igienici…); la distribuzione è avvenuta in 71 centri di accoglienza comunitari presenti nelle aree colpite dal sisma, in particolare in quelli situati nelle zone di Aleppo e di Lattakia. Molti di questi centri sono stati allestiti dalle parrocchie locali, che hanno accolto gli sfollati. Le famiglie aiutate sono state circa 10mila.
Al 31 dicembre 2023, Caritas Italiana ha raccolto per Turchia e Siria 13.067.814,08 euro: tale somma comprende 1,5 milioni di contributo della CEI (fondi 8xmille) e le donazioni giunte attraverso la colletta nazionale.
Le uscite per Turchia e Siria ammontano a 3.405.017,30 euro (di cui 1.253.514.11 per la Turchia e 2.151.503.19 per la Siria). Questa cifra comprende i fondi spesi, quelli trasferiti in loco e le risorse accantonate per Caritas Italiana (5 per cento delle offerte non CEI). I restanti 9.662.796,78 euro comprendono fondi già stanziati ma non ancora spesi né trasferiti e fondi che sono destinati a progetti ancora da definire. In caso di catastrofi naturali, infatti, gli interventi si svolgono sulla base di una progettazione pluriennale e dunque i fondi raccolti vengono messi a disposizione man mano che le progettualità lo richiedono.