“Morte, maestra di vita”: un libro di don Luigi Guglielmoni e Fausto Negri
E’ uscito in questi giorni l’ultimo libro di don Luigi Guglielmoni e del professor Fausto Negri dal titolo “Morte, maestra di vita”. Non è la prima volta che i due autori dedicano la loro attenzione al tema della sofferenza e della morte. Quest’ultimo libro si compone di trentuno meditazioni con altrettante preghiere, tratte da vari teologi e maestri spirituali del nostro tempo. La prospettiva di fondo è la fede cristiana, che illumina il mistero di ogni persona umana, la quale prima o poi è chiamata a scegliere tra queste due posizioni: o la vita che termina nel nulla o la vita come pellegrinaggio che, per quanto faticoso, ha davanti a sè una meta appagante. Le citazioni riportate nel sussidio sono provocatorie e consolatorie al tempo stesso. La pandemia da Covid-19 e la guerra hanno obbligato tutti a vedere ed a entrare in contatto con la morte: anzi hanno costretto a pensare ad essa e a sostare davanti ad essa. Il consumismo imperante, il secolarismo e il delirio di onnipotenza (che scaturisce dall’idolatria del progresso e della tecnica) diventano la grande illusione di poter vincere la morte.
“Soffermarsi sul morire, che è ben più di un evento biologico - affermano gli autori - è un segno di maturità umana e di disponibilità a superare la prova decisiva, che può manifestarsi in modo improvviso oppure preparata dalla malattia. Il ricupero della tradizionale “arte del morire” serve ad impostare con più sapienza l’“arte del vivere”: perchè “occorre un’intera vita per imparare a vivere e serve un’intera vita per imparare a morire”.
Il sussidio è rivolto a sacerdoti, diaconi, cappellani, ministri straordinari dell’eucarestia, medici e infermieri, e a coloro che vivono quotidianamente accanto ai malati in famiglia e nei luoghi di cura il dramma del dolore e della sofferenza insieme a chi deve elaborare un lutto. Solo la fede cristiana può dare consolazione e speranza.