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Busseto, tutta la comunità in lutto per la morte sul lavoro di Maurizio Giordano

Si è svolta all’aperto, in un clima di grande commozione e di vero raccoglimento, la preghiera in suffragio di Maurizio Giordano, proprio nel luogo in cui si è verificato il tragico incidente nel quale ha perso la vita. La direzione dell’azienda Ibis, leader nel settore degli insaccati, il cui stabilimento si trova alle porte di Busseto, ha proposto alle maestranze di fermarsi nel pomeriggio dopo il turno di lavoro per fare memoria del tragico evento verificatosi sabato 8 luglio scorso. A questo desiderio hanno risposto in molti.
L’operaio, stimato dipendente di una ditta che stava eseguendo alcuni lavori di ampliamento dell’azienda, per cause ancora al vaglio degli inquirenti è caduto da un’impalcatura metallica, alta una decina di metri.
Il parroco don Luigi Guglielmoni ha ringraziato il dottor Mauro Fara e il dottor Silvano Pisotti, della direzione dell’Ibis, per la significativa proposta di ritrovarsi a pregare e le numerose maestranze che hanno accolto l’invito.
“Mi piacerebbe molto poter ascoltare da voi i pensieri, i sentimenti e le considerazioni scaturiti nel vostro cuore in questi giorni. Avrei sicuramente tanto da imparare. Il Signore, che vede nel segreto, ha tutto ben presente. Siamo qui, ognuno con l’umanità e la fede di cui è capace, per affidare al Signore della vita Maurizio, la sua sposa, i suoi figli e quanti ne piangono la prematura e improvvisa scomparsa. In un solo mese abbiamo dato l’ultimo saluto a ben due vittime sul lavoro nel nostro territorio”, ha detto don Luigi.
Poi la preghiera: “Signore, che per anni hai lavorato a Nazaret, ti chiediamo di benedire questa azienda e tutti i luoghi di lavoro nei quali le persone trovano occupazione, dignità e sostentamento. Aiuta ciascuno di loro a dare il meglio di sè nel rispetto delle norme di sicurezza per la salvaguardia della vita propria e altrui per evitare infortuni e la perdita di vite umane. Il suo sacrificio ci sia di monito. Il pensiero a Maurizio e ai suoi cari, privati della sua preziosa presenza, ravvivi in noi la solidarietà e la ricerca di un punto certo cui aggrappare la nostra vita, ogni giorno, per qualunque evenienza”.