Giornata Mondiale dei Bambini: la testimonianza delle famiglie presenti
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Il 25 e 26 maggio scorsi Roma ha ospitato la prima Giornata Mondiale dei Bambini, un evento straordinario fortemente voluto da Papa Francesco. Patrocinata dal Dicastero per la Cultura e l’Educazione, ha visto la partecipazione di cinquantamila persone tra famiglie, educatori e bambini.
Dalla Diocesi di Fidenza sono partite per Roma quattro famiglie in rappresentanza dei quattro vicariati: Fidenza, Salsomaggiore Terme, Monticelli d’Ongina e Busseto, per un totale di 19 persone (8 adulti e 11 bambini dai 4 ai 15 anni).
La giornata di sabato 25 maggio è stata ricca di attività pensate per i più piccoli, ma anche per coinvolgere gli adulti. Il Foro Italico si è trasformato in un grande parco giochi con numerosi stand interattivi e lo Stadio Olimpico è stato animato da numerose personalità del mondo della cultura, dello spettacolo e dello sport che hanno partecipato all’evento portando la loro testimonianza.
L’incontro si è aperto con una sfilata di oltre 100 delegazioni in abiti tradizionali seguita da momenti d’intrattenimento musicale.
Al suo arrivo, Papa Francesco è stato accolto dagli organizzatori della Giornata che hanno accompagnato 5 bambini in rappresentanza dei 5 Continenti per salutarlo nella loro lingua. Nel suo saluto ai ragazzi, Francesco esorta a ripetere “Ecco io faccio nuove tutte le cose”, il motto della Giornata: “Dio vuole questo, tutto ciò che non è nuovo passa. Dio è novità. Sempre il Signore ci dà la novità. Gesù vi vuole bene”, ricorda ancora il Papa, invitando i bambini ad andare avanti con gioia, perché “la gioia è salute per l’anima”.
Papa Francesco ha rivolto un messaggio speciale ai piccoli partecipanti, enfatizzando l’importanza dell’ascolto e della solidarietà. Ha spiegato com’è nato in lui il desiderio di questo evento: “Lo scorso 6 novembre ho avuto la gioia di accogliere in Vaticano alcune migliaia di bambini di tante parti del mondo. Quel giorno avete portato un’ondata di gioia; e mi avete manifestato le vostre domande sul futuro. Quell’incontro ha lasciato un’impronta nel mio cuore e ho capito che quella conversazione con voi doveva continuare, doveva allargarsi a tanti altri bambini e ragazzi. Ed è per questo che oggi siamo qui: per continuare a dialogare, a porci domande e risposte”.
Si è poi messo in dialogo con i bambini e ha risposto in modo attento e delicato alle loro domande esortandoli a prestare attenzione alle storie dei loro coetanei che soffrono a causa di malattie, guerre, fame, e povertà. Ha sottolineato come questi bambini, con la loro sofferenza, ci mostrino la realtà con occhi purificati dalle lacrime e un desiderio tenace di bene. Il Papa ha inoltre parlato della necessità di rimanere uniti a Gesù per rinnovare il mondo, incoraggiando i bambini a sognare un’umanità nuova e a impegnarsi per una società più fraterna. Ha evidenziato che la trasformazione del mondo avviene attraverso piccoli gesti quotidiani come salutare, chiedere scusa e dire grazie. Ha anche sottolineato l’importanza della preghiera, che ci collega direttamente a Dio e riempie i nostri cuori di luce e di calore.
Infine, Papa Francesco ha ricordato la sofferenza dei bambini vittime dei conflitti in Ucraina, Palestina, Israele, Myanmar e altre parti del mondo, invitando tutti a pregare per loro e per la pace.
Nella mattina di domenica 26 maggio, solennità della Santissima Trinità, Papa Francesco ha presieduto la S. Messa sul sagrato della basilica Vaticana. Nell’omelia sulle figure della Santissima Trinità, il Papa ha ricordato ai bambini l’importanza della preghiera al Padre, l’umiltà del chiedere perdono perché Gesù “perdona tutto”, il ruolo fondamentale dello Spirito Santo che “ci accompagna nella vita” e la protezione che ci offre la nostra Madre del Cielo. E nel concludere ha ricordato a tutti i bambini e a tutti noi che: “Così, carissimi fratelli e sorelle, bambini e bambine, siamo tutti felici perché crediamo. La fede ci fa felici”.
Subito dopo l’Angelus, Roberto Benigni ha tenuto un emozionante monologo parlando dell’importanza dell’innocenza e della purezza dei bambini, sottolineando il loro ruolo cruciale nel costruire un futuro di pace e speranza. Ha raccontato storie e aneddoti celebrando la bellezza dell’infanzia e l’urgente necessità di proteggere e valorizzare i più piccoli, soprattutto quelli che vivono in condizioni di guerra e povertà. Il suo discorso ha ricevuto un caloroso applauso dai presenti, a conferma del potere dell’arte e della parola nel promuovere messaggi di amore e solidarietà.
La Giornata Mondiale dei Bambini a Roma non è stata solo una festa, ma anche un’occasione per riflettere e agire. Ha rappresentato un’importante piattaforma per mettere in luce le sfide che i bambini affrontano quotidianamente e ha dato voce a chi spesso non viene ascoltato. La grande partecipazione e l’entusiasmo dei presenti sono un chiaro segnale che esiste una forte volontà di costruire un futuro migliore per i nostri bambini, basato su solidarietà, educazione e rispetto dei diritti umani. Questo evento ha gettato le basi per una tradizione che potrà crescere e diventare sempre più influente, con l’obiettivo di garantire a ogni bambino nel mondo l’opportunità di vivere un’infanzia felice e sicura. Al termine dell’evento è stata comunicata la data del prossimo appuntamento: settembre 2026.
Le famiglie della Diocesi presenti a Roma