Caritas diocesana, nell'anno del Covid forte risposta della comunità ai bisogni delle famiglie più povere
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I fondi dell’8xmille destinati alle Diocesi sono risorse indispensabili per sostenere le numerose attività in essere sul territorio. Esse si contraddistinguono per la forte rilevanza sociale, il sostegno attivo all’occupazione, la tutela del patrimonio storico-culturale e artistico, la promozione dello sviluppo nei Paesi più poveri nonché per i numerosi interventi caritativi a favore dei singoli e dei nuclei familiari più bisognosi.
Il 2020 è stato un anno impegnativo per la Caritas diocesana di Fidenza. I numerosi volontari sono stati messi alla prova nell’adeguare gli spazi a disposizione in modo tale da renderli conformi alle normative sanitarie anti-contagio e così portare avanti al meglio i servizi offerti alle fasce più fragili della popolazione. In Italia, così come in tanti altri Paesi del mondo (e anche nel nostro territorio diocesano) la dimensione socio-economica modificata dal Covid-19 ha influito notevolmente sulle necessità e sui bisogni delle famiglie. In molti si sono ritrovati improvvisamente costretti in casa senza lavoro e con ridotte o addirittura nulle possibilità di trovare attivamente un impiego. I lavoratori precari, i possessori di contratti a tempo determinato, i lavoratori occasionali e a chiamata e non da ultimo anche quella fetta di persone che sbarcava il lunario grazie a piccoli lavoretti, si sono trovati dall’oggi al domani senza risorse economiche.
La Caritas diocesana ha messo in campo diverse azioni volte a contrastare il più possibile l’emergenza: il servizio mensa per i poveri non è mai stato interrotto, e ha fornito pasti da asporto per tutti coloro che hanno bussato alla porta in cerca di aiuto. Emanuela, referente e cuoca presso la mensa ha sottolineato: “Per i volontari all’inizio non è stato facile affrontare la situazione, ma nessuno si è perso d’animo: abbiamo continuato il servizio mensa con il sorriso, cercando di trasmettere forza di volontà e fiducia nel futuro a quanti si sono presentati a ritirare i pasti da asporto. Un piccolo gesto, una frase gentile e un sorriso possono fare molto”.
I pacchi con generi di prima necessità sono stati consegnati a domicilio con tutte le dovute precauzioni, e sono aumentati nel numero e nella quantità di prodotti. E’ stato inoltre offerto un servizio di supporto al Comune di Fidenza nella consegna dei buoni spesa alle famiglie beneficiarie: uno sforzo che ha visto un ingente utilizzo di risorse, costituite soprattutto da persone di buona volontà e altruiste che fin da subito hanno offerto il proprio aiuto con umiltà e generosità.
Il direttore della Caritas diocesana, Stefano Baschieri, ha sottolineato in più occasioni che “nel bel mezzo della pandemia, quando la disperazione rischiava di prendere il sopravvento, tante persone si sono avvicinate alla nostra realtà. La prima domanda che ci veniva posta era ‘cosa posso fare? Come posso rendermi utile per il prossimo?’ In quel momento abbiamo visto con i nostri occhi e toccato con mano che nonostante tutto la voglia di aiutare e di mettersi al servizio di chi è più fragile era davvero molto concreta, specialmente tra i più giovani, che hanno più volte messo a disposizione il proprio tempo all’interno del magazzino Caritas. Di questo non possiamo che essere contenti e piacevolmente colpiti”.
(Un gruppo di giovani volontari al lavoro all'interno del magazzino Caritas)
L’azione più significativa proposta durante il periodo della pandemia è stata lanciata dal Vescovo di Fidenza, mons. Ovidio Vezzoli, in occasione della Pasqua del 2020. Una somma pari a circa 55mila euro è stata messa a disposizione di 35 famiglie bisognose residenti su territorio diocesano; in particolare a beneficiare di questo aiuto economico sono stati nuclei che non avevano avuto modo di ricevere altre tipologie di sostegno o che le stavano aspettando, senza trovare però al momento una risposta. La vicinanza espressa ha permesso a molti di poter tirare un sospiro di sollievo per qualche mese, anche se per alcuni le difficoltà si sono purtroppo protratte più a lungo nel tempo.
(I volontari impegnati nello stoccaggio dei generi alimentari)
La pandemia ha portato tuttavia alcune note positive per la Caritas diocesana: essa infatti ha accelerato i tempi per una profonda riorganizzazione dei servizi. Sono stati infatti potenziati e ripensati nella loro organizzazione due importanti servizi: la mensa per i poveri e il centro di stoccaggio degli alimenti. Entrambi hanno visto nascere un progetto che nell’arco del 2021 li porterà ad essere punti di riferimento per l’interno territorio diocesano. Da una parte la mensa ha rivisitato i locali in funzione degli aspetti sanitari sollecitati dal Covid; dall’altra il magazzino è stato ampliato nella capacità di stoccaggio con anche l’inserimento di una figura per coordinare le varie attività.
(Le volontarie nella cucina Caritas)
La Caritas diocesana intende in questo modo favorire i legami con l’intero territorio diocesano, proseguendo nel lavoro al servizio delle comunità. Tante sono le sfide che ci attendono in futuro, ma passo dopo passo verranno affrontate con l’aiuto delle persone che non si voltano mai dall’altra parte quando si tratta di aiutare il prossimo e dare il proprio contributo.
Martina Pacini