Il coro della Collegiata di Busseto ha celebrato con solennità la ricorrenza di Santa Cecilia, patrona dei coristi e dei musicisti. Da pochi giorni il coro si era ritrovato nel nono anniversario della morte di don Tarcisio Bolzoni, il fondatore del gruppo che ogni domenica anima la liturgia nella Collegiata. Dopo la pausa dovuta alla pandemia, il coro ha ripreso le prove con l’organista Luca Veneziani. I turisti sono unanimi nel rilevare la cura con cui la liturgia è vissuta nella parrocchia di Busseto, anche grazie al canto ben fatto con l’accompagnamento dell’organo. Quest’anno al coro degli adulti si è unito un folto gruppo di giovani strumentisti (organo, flauto traverso, violini), diretti dal Maestro Stefano Ghisoni, che hanno portato un rinnovato desiderio di porsi al servizio della comunità e della liturgia. Nell’omelia il parroco don Luigi Guglielmoni ha richiamato l’importanza del canto come lode a Dio e sinfonia tra le persone: “Stona chi non ama, chi giudica, chi è indifferente, chi non compie al meglio la propria piccola parte, chi non perdona ecc.”. Il parroco ha anche invitato tutti gli interessati ad entrare a far parte del coro. Alla liturgia, nella quale è stata letta la preghiera del musicista, è seguito un buffet all’oratorio, una bella occasione di fraternità e di progettualità.
E’ stata una celebrazione eucaristica molto significativa quella vissuta domenica 21 novembre scorso dai fedeli presenti nella chiesa Collegiata di Busseto. Il maestro olandese Jacob De Hann, uno dei maggiori compositori al mondo di musica per banda, ha eseguito la Missa Brevis dirigendo il corpo dell’Associazione Bandistica “Giuseppe Verdi” di Busseto. “Mi sono sempre interessato alla musica sacra, avendo studiato organo da chiesa al conservatorio. Negli ultimi anni ho scritto la “Cantica de Sancto Benedicto” per soprano solo, coro e banda, eseguita per la prima volta a Norcia durante le celebrazioni benedettine” ha sottolineato De Hann, che per coro e banda ha composto anche la Missa Katharina. “La mia musica è basata sull’emozione, un obiettivo che cerco di raggiungere valorizzando melodie liriche e interessanti combinazioni di accordi, ispirandomi a compositori d’opera come Puccini, Verdi, Wagner, Mozart e Bach, come pure attingendo dai compositori che si sono cimentati nel cinema come Morricone”. Terminata la liturgia è stato proposto un brano di De Hann dedicato alle vittime del Covid-19 e di ogni forma di violenza.
(Foto di Rino Sivelli)