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Martina Pacini

I bambini della "De Amicis" in campo a sostegno dell'AIRC

Giornata importante, quella del 26 gennaio scorso, per la scuola primaria "E. De Amicis" della Direzione Didattica di Fidenza. Le classi 1A, 3A e 3B hanno infatti aderito al progetto “Cancro io ti boccio”, promosso dall’AIRC, con il coordinamento della docente Ventura Orietta.
I bimbi si sono cimentati in un intenso laboratorio di volontariato diventando messaggeri di valori importanti anche attraverso la distribuzione delle “arance della salute” presso il parco Matteotti di via Gramsci. Donare è un bene prezioso e i “piccoli volontari” della comunità fidentina hanno avuto l’opportunità di esperire la solidarietà dei cittadini che si sono avvicendati al banco dell’ AIRC e di interagire direttamente con loro con grande curiosità e interesse, mostrandosi veri protagonisti della giornata.

I docenti Campanella A. Mancuso R., Rinaldi L., Mavaro V., Gigliarano C., Gigliarano Chiara, Meneghelli M., Canzeri G., Ventura C., Ventura O., che hanno collaborato sinergicamente per sviluppare il progetto nelle classi, realizzando attività e obiettivi trasversali, hanno commentato così l’esperienza: “L’entusiasmo profuso dalle nostre piccole alunne e dai nostri piccoli alunni è stato grande e ha riempito di gioia il nostro cuore e quello della comunità”. Gli insegnanti hanno esternato inoltre la volontà di partecipare anche in futuro a questo virtuoso progetto che è per la scuola una grande occasione di crescita: “fare Educazione Civica” attraverso una lezione concreta e tangibile, un compito di realtà dal valore inestimabile.

Grande la collaborazione delle famiglie delle classi coinvolte che hanno sostenuto i docenti in questa breve ma intensa esperienza.

Praticare la preghiera contemplativa: per una “mindfulness cristiana”

Intervista al diacono Marco Begarani.

In cosa consistono gli incontri e a chi sono rivolti?

Gli incontri di preghiera contemplativa si rivolgono a persone interessate a coltivare la dimensione contemplativa della vita nel solco della tradizione ascetica e mistica cristiana.

Sono aperti a tutti coloro che, non avendo esperienza con questo tipo di preghiera, o avendo conosciuto la pratica della mindfulness o della compassion in ambito psicologico, avvertono l’esigenza di conoscere e vivere la preghiera contemplativa in tale tradizione e desiderano approfondire una spiritualità cristiana nelle tre dimensioni dell'amore di Dio, di sé e del prossimo, e che coinvolga spirito, anima e corpo. Si rivolgono a persone che intendono vivere la preghiera contemplativa radicate nel proprio contesto di vita ed ecclesiale coltivando una spiritualità liturgica ed incarnata che dal “sacramento dell'altare” conduca al “sacramento del fratello” ed al “sacramento del “momento presente”.

Gli incontri si svolgono online il secondo lunedì o martedì del mese dalle ore 21 alle ore 22.

STRUTTURA INDICATIVA DEGLI INCONTRI

  • Breve introduzione alla preghiera contemplativa (10 minuti)
  • Preghiera personale nel silenzio contemplativo in un luogo di propria scelta che favorisca il raccoglimento. (Durante questo momento si chiede di disattivare audio e video) (20 minuti)
  • Liturgia di Compieta (10 minuti)
  • Breve conversazione spirituale con possibili domande o risonanze (15 minuti)
  • Momento di silenzio personale per proseguire la contemplazione nella vita (5 minuti)

Gli incontri sono guidati dal diacono Marco Begarani. Esperto in mindfulness e DBT skills, si è dedicato a livello professionale, personale e di studio all'approfondimento del rapporto tra la mindfulness e la spiritualità cristiana.

Si utilizza la piattaforma Google Meet a parte il momento di preghiera personale.

Per partecipare inviare una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. per ricevere il link.

      La partecipazione è gratuita.

Come nasce questa proposta?

L'idea di questa proposta nasce a partire dalla mia esperienza come credente, diacono e nella Comunità Terapeutica Casa di Lodesana in un dialogo con la psicologa e psicoterapeuta dott.ssa Doriana Losasso a partire dall'incontro della nostra esperienza cristiana con la pratica della mindfulness (prestare attenzione intenzionalmente al momento presente senza giudicare) e della compassion in ambito psicologico e professionale. Questo incontro, tra mindfulness e spiritualità cristiana, nella mia esperienza, è stato innanzitutto una importante opportunità: quella di stimolarmi a riscoprire la ricchezza della tradizione contemplativa cristiana. Questo senza negare alcuni rischi nell'incontro tra mindfulness e tradizioni spirituali quando si confondono o non si distinguono i piani del dialogo interreligioso tra diverse tradizioni spirituali con quello del confronto tra le diverse tradizioni e pratiche spirituali con la psicologia e le neuroscienze. Nella mia prospettiva la pratica della preghiera contemplativa cristiana, se osservata dal punto di vista psicologico delle operazioni mentali che si compiono in essa, comprende la mindfulness intesa in senso psicologico anche se ovviamente non può essere ridotta a pratica di mindfulness.

Questi incontri non intendono sostituirsi in alcun modo alle proposte delle nostre chiese locali. Semmai vogliono essere una semplice occasione di sostegno reciproco per sostenerci nel vivere gli ingredienti essenziali della nostra preghiera quotidiana declinati nei diversi stati di vita. Innanzitutto una preghiera liturgica (per questo preghiamo l'ora di Compieta) cioè la preghiera pubblica e comune del Popolo di Dio con attenzione all'aspetto contemplativo. Liturgia, contemplazione e carità fraterna come aspetti intrinsecamente connessi. Attivi nella contemplazione e contemplativi nell'azione. Vivere la liturgia per celebrare la vita.

Questi incontri vogliono anche cogliere l'opportunità offerta dalla rete e dalla tecnologia per l'annuncio della gioia del Vangelo e per sperimentare la cattolicità, cioè la dimensione universale della Chiesa.

Come si prega nel silenzio?

Nello specifico vengono proposte alcune indicazioni per avviarsi alla preghiera contemplativa sulla scia della grande tradizione della “Preghiera di Gesù”, citata anche nel catechismo della Chiesa Cattolica. Chi già pratica la preghiera contemplativa potrà avvalersi di questi suggerimenti oppure utilizzare quelli che abitualmente utilizza per introdursi al silenzio contemplativo. La Preghiera di Gesù ha assunto varie forme diverse a seconda che il Nome sia stato utilizzato da solo o inserito in formule più o meno sviluppate. Spetta, tuttavia, poi a ciascuno determinare la “propria” forma di invocazione del Nome. In Oriente l'invocazione si cristallizzò nella formula "Signore Gesù Cristo, Figlio di Dio, abbi pietà di me peccatore", ma questa formula non è mai stata e non è tuttora l'unica. Si può dire, ad esempio, "Gesù Cristo" o "Signore Gesù". La formula più antica, più semplice, e secondo vari autori (Gillet, Lafrance, Laird, Ware) la più facile, è la parola "Gesù" ripetuta da sola. E con quest'ultima possibilità in mente che proponiamo qui la "Preghiera di Gesù". Questo tipo di preghiera può essere sia pronunciata che semplicemente pensata. Si trova dunque al confine tra la preghiera vocale e la preghiera mentale, come pure tra la preghiera meditativa e preghiera contemplativa. Può essere praticata in ogni momento e in qualsiasi luogo: in chiesa, in camera, per strada, in ufficio, in fabbrica e cosi via. Si può ripetere il Nome anche camminando. I principianti, tuttavia, faranno bene ad attenersi a una certa regolarità nella pratica della Preghiera, scegliendo tempi fissi e luoghi solitari. Eppure questo allenamento sistematico non esclude un utilizzo parallelo e del tutto spontaneo dell'invocazione del Nome. Nell'atto dell'invocazione del Nome non è necessario ripeterlo continuamente. Una volta pronunciato, il Nome puo "prolungarsi" in alcuni minuti di calma, di silenzio, di attenzione interiore pura, come accade agli uccelli, che nel volo alternano le planate al battito di ali.

Al Maggiore e a Vaio due nuovi caschi refrigeranti per le pazienti oncologiche

Prendersi cura del benessere delle pazienti oncologiche nel difficile momento della loro vita in cui devono sottoporsi a trattamenti radio o chemioterapici: è questo l’obiettivo della raccolta fondi “insieme con te” per il nuovo Centro oncologico di Parma.

Prova ne è l’ultima acquisizione (del valore di 88mila euro), resa possibile grazie alla generosità di cittadini e di aziende del territorio, di due caschi refrigeranti utilizzati per prevenire la caduta dei capelli. Una di queste apparecchiature farà parte della dotazione dell’Ospedale di Parma mentre l’altra sarà messa a disposizione dell’Ospedale di Vaio per offrire alle pazienti la possibilità di usufruire di questo trattamento il più vicino possibile al loro domicilio.

“Grazie alle donazioni per il Centro oncologico abbiamo potuto acquisire due nuovi strumenti che consentono di ridurre l’alopecia per le pazienti sottoposte a chemioterapia – spiega Marcello Tiseo direttore della struttura di Oncologia medica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma. Questo significa poter offrire alle pazienti, fin da subito, nuove opportunità nel percorso di cura sia al Day hospital oncologico di Parma che a quello di Fidenza”.

Ma perché un trattamento estetico in Ospedale? Alla domanda risponde Antonino Musolino responsabile della Breast Unit interaziendale che segue pazienti con tumore alla mammella: “Le donne che si sottopongono a trattamenti chemioterapici hanno bisogno di mantenere il loro aspetto esteriore, in quanto aumenta fiducia in se stesse e aumenta anche l’efficacia e la tolleranza ai trattamenti. Per questo noi oncologi, sempre di più, dobbiamo rispondere a quesiti e richieste mediche ma anche ad aspettative funzionali ed estetiche”.

La raccolta fondi “insieme con te” per il Centro oncologico di Parma, promossa dalle istituzioni del territorio, è infatti garantita da MUNUS. “E’ motivo di soddisfazione poter mettere a disposizione dei pazienti, grazie al nostro Fondo Davines e altre donazioni, strumenti che alleviano il loro percorso di cura – aggiunge il presidente Giorgio Delsante - Ad oggi, grazie alle donazioni di privati, aziende e associazioni, la raccolta fondi ha raggiunto un milione 800mila euro, di cui circa la metà già impiegati per l’acquisto di tecnologie innovative come SpaceOar una sonda per i trattamenti radioterapici del tumore alla prostata e arredi più confortevoli già in uso nel Day hospital oncologico, in attesa del nuovo edificio”.

Ai ringraziamenti di Massimo Fabi, direttore generale di Azienda Ospedaliero-Universitaria e commissario straordinario AUSL, si sono uniti quelli delle coordinatrici infermieristiche di Parma Maria Monaco e di Vaio Lucia Aldigeri, del direttore del Day hospital fidentino Efrem Conversi, della direttrice di Radioterapia del Maggiore Nunziata D’Abbiero, del presidente di Intercral Mauro Pinardi e di Francesco Leonardi già direttore dell’Oncologia medica di Parma quando partì la raccolta fondi per le apparecchiature.


S. Antonio, l’11 febbraio liturgia mariana con l’Unzione degli infermi

Domenica 11 febbraio è la Giornata Mondiale del Malato, riflesso umano del volto di Dio che si fa carico della cura integrale della vita di ciascuno come segno di una salvezza estesa a tutti. Nella parrocchia di S. Antonio in Salsomaggiore, in comunione con Maria Madre del Signore, alle ore 16 avrà luogo la Liturgia Mariana, sarà esposto il SS. Sacramento e durante la celebrazione eucaristica delle ore 18 sarà amministrato il Sacramento dell’Unzione degli Infermi.

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