BannerTopDEF2

Martina Pacini

Lettera pastorale, a Busseto il Vescovo Ovidio commenta il Vangelo di Luca (Lc 8,1-3)

Proseguono gli incontri con il Vescovo Ovidio nelle parrocchie della Diocesi per la presentazione della Lettera pastorale 2023-2024 dal titolo “Cammini di comunione, volti di fraternità”.

Nella parrocchia di Busseto il Vescovo ha introdotto il VI capitolo, incentrato sul gruppo delle donne che seguivano Gesù, con compiti diversi ma non meno importanti di quelli degli discepoli. Liberate da Gesù da spiriti maligni e da infermità, tali donne sono libere di aderire alla chiamata del Maestro. Di esse l’evangelista Luca nel capitolo 8, 1-3 indica anche i nomi: Maria di Magdala, Giovanna e Susanna. Esse non esercitano un ruolo di potere bensì di servizio, assistendo Gesù e condividendo il suo cammino di predicazione e di comunione. Nella comunità cristiana il fondamento dello stare insieme è il Battesimo, che fonda la comunione nella diversità. A differenza dei discepoli maschi, le donne sono presenti anche sotto la croce e sono le prime a dare l’annuncio di Cristo risorto.

A Busseto la testimonianza di Federico Ghillani

Nel cammino di preparazione al Natale la parrocchia di San Bartolomeo a Busseto ha ascoltato l’interessante testimonianza di Federico Ghillani, già docente nelle scuole superiori e segretario generale del sindacato Cisl di Parma e Piacenza, sul tema: “Cercare la Luce nelle nostre notti”. Ha incantato i presenti col racconto appassionato e insieme sereno della morte di suo figlio Daniele, fulminato in un piccolo cantiere a 20 anni durante un’esperienza di volontario Caritas a Jardim das Oliveiras in Brasile. Dopo il grave smarrimento iniziale, la preghiera, la vicinanza della parrocchia e di alcuni amici già provati da una simile situazione hanno gradualmente trasformato quel dramma in un’opportunità di crescita: riscoprire il mistero della vita, il senso dell’abbandono totale in Dio, la condivisione con altri. “Pur affranti dal dolore, noi familiari abbiamo cercato di guardare avanti, non indietro”. La missione di Daniele è proseguita mediante un’associazione che, dopo ormai undici anni, invia dei giovani in Brasile come animatori di comunità. Federico ha poi concentrato l’attenzione sul “Diario” di Etty Hillesum, che una famiglia gli regalò poco dopo la perdita di Daniele. Si tratta di una giovane ebrea olandese, internata in un campo di sterminio nel 1942, che ha scelto di non rispondere al male col male ma cercando, anche in quel terribile contesto che vedrà la morte sua e dei suoi familiari, semi di speranza per lodare Dio e aiutare gli altri. Un dialogo aperto con Dio che lo fa “disseppellire un po’“, come ella scrive, anche nei tempi e nei luoghi dove Lui sembra nascondersi. Sta qui il significato vero dell’Avvento.

A Zibello i presepi negli antichi legni del Grande Fiume

Rinnovando una semplice ma significativa iniziativa avviata da un paio d’anni, a Zibello è possibile ammirare, per tutto il periodo delle festività natalizie, i presepi negli antichi legni del Grande fiume, realizzati dall’ <Eremita del Po>, Paolo Panni.
Sono esposti nel cortile di casa sua, nella immediata periferia del paese, e sono visitabili, con ingresso libero, tutti i giorni e tutto il giorno.
Si tratta di legni che ha raccolto, negli anni, durante le sue camminate lungo le spiagge del fiume, sia sulla riva parmense che su quella cremonese.
L’obiettivo è quello di fare del bene. Infatti, come è scritto anche nel cartello all’ingresso del cortile, tutti potranno lasciare una libera offerta, che sarà destinata all’acquisto di prodotti alimentati, in negozi del territorio comunale, che saranno poi destinati a persone e famiglie in difficoltà.

Busseto, ai ragazzi l’immagine di Gesù Bambino da esporre in casa

Domenica 17 dicembre durante la s. Messa delle ore 10.30 nella chiesa Collegiata di Busseto sarà donato a tutti i ragazzi un “Gesù Bambino” da esporre in casa.

Al termine della funzione saranno portati agli ospiti della Casa di riposo i biglietti di auguri prepa- rati dai ragazzi dei gruppi di catechismo. Un piccolo segno di interazione tra parrocchia e situazioni di fragilità nel territorio. Questo gesto è molto gradito dagli ospiti della struttura Pallavicino, nella quale ogni mercoledì pomeriggio viene celebrata l’eucaristia grazie all’impegno del personale e delle volontarie.

Sottoscrivi questo feed RSS