Fidenza ha ricordato il sacrificio dei militari carristi di stanza presso la caserma
L’inclemenza atmosferica non ha impedito la manifestazione civile cittadina che l'Amministrazione comunale di Fidenza, l’Associazione Nazionale Carristi d’Italia e l’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci hanno organizzato per ricordare l'81° anniversario del fatto d'arme del 9 settembre 1943 che vide il sacrificio di dieci militari carristi di stanza presso la caserma di Fidenza.
Come da ormai consolidata tradizione la cerimonia commemorativa ha avuto inizio con la s. Messa in suffragio ai carristi caduti e deceduti in periodo di pace celebrata da don Mario Fontanelli nella chiesa di S. Maria Annunziata. Ai lati dell'altare i colori dei labari delle associazioni combattentistiche e del volontariato e il gonfalone comunale.
Erano presenti il sindaco di Fidenza Davide Malvisi, il consigliere comunale Salvatore Papi in rappresentanza del Comune di Piacenza, le altre autorità civili e la rappresentanza della Guardia di Finanza per le autorità militari.
Il corteo ha raggiunto piazza Garibaldi per raccogliersi poi attorno al Monumento ai Carristi per la cerimonia dell’Alzabandiera, del silenzio d’Ordinanza e della deposizione della corona di alloro.
Hanno nell'ordine preso la parola per ricordare gli episodi di coraggio e di sacrificio accaduti in quei giorni il Presidente della sezione A.N.C.I. di Fidenza, Angelo Dotti, il Vicepresidente Nord Italia dell’A.N.C.I. Ten. Vittorio Gallo ed il sindaco Davide Malvisi introdotti, come da programma, dall'intervento di Ambrogio Ponzi in qualità di Presidente A.N.C.R. di Fidenza che qui brevemente riprendiamo.
"Ci troviamo oggi attorno a questo monumento per l’annuale collettivo ricordo di questi giovani che il 9 settembre del 1943 hanno immolato la loro vita per l’onore del nostro paese e fedeli alle parole che per anni erano scritte su un lungo striscione che muoveva la facciata della nostra Rocca che allora ospitava la loro caserma. Era l’8 di settembre (anche oggi è l’8 di settembre) quando, nel 1943, nella caserma qui di fronte i giovani carristi si interrogavano perplessi sul significato dell’ingannevole messaggio che parlava di armistizio. Poche ore dopo la mezzanotte un ordine arrivò a questa caserma: all’alba del 9 settembre chi l’aveva inviato quella notte si era già arreso due volte, ma nessuno avvisò i nostri carristi partiti dal deposito carri di via Malpeli (ora in quel posto abbiamo la sede provvisoria di una scuola elementare). Ignari e ormai soli, avrebbero, di lì a poco, sacrificato le loro vite. Al ricordo di questi sei carristi unisco il ricordo dei quattro carristi che, sempre il 9 settembre 1943, perirono a Piacenza nel corso dei combattimenti durati l’intera giornata unitamente a militari di altre armi. Il Comune di Piacenza è qui rappresentato dal consigliere comunale Salvatore Papi. Rivolgo un saluto a due protagonisti delle scorse manifestazioni che per motivi prudenziali non sono oggi presenti: il carrista Franco Azzani infaticabile organizzatore di queste giornate e Gino Narseti, ultracentenario, Presidente onorario della Federazione parmense dell’ANCR. Sono invece presenti due altri ultracentenari che saluto: il Generale di Corpo d’Armata gen. Giuseppe Pachera Presidente Onorario dell’Associazione Nazionale Carristi d’Italia, classe 1922, combattente nella Seconda Guerra Mondiale, partigiano della Brigata Garibaldi ed ex Comandante del 32° Reggimento Carri e Primo Reggiani, classe 1923, reduce militante nella sezione fidentina dell’ANCR".