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Martina Pacini

Fidenza – 8 Marzo 2022. Tre donne intorno al cor mi son venute

"Dopo la pandemia e un quotidiano devastato dai lutti, ora la guerra e i suoi orrori. Una sofferenza voluta e diffusa di cui non si riesce a capacitarsi, ma che incombe e avvolge come una nuvola nera ogni pensiero e azione. Eppure domani sarà marzo e avremmo voluto narrare "una storia d’argento e zaffiro profumata di donna e gelsomino", ricorrendo alle parole di Paolo  Rumiz. Proponiamo ugualmente  le storie di tante realtà  femminili che non si arrendono alla crudelta' e alla violenza e che, in un momento di grave  burrasca, testimoniano umanità in mezzo a un arcipelago di dolore" Maria Pia Bariggi, Assessore alla Cultura del Comune di Fidenza.

 
IL PROGRAMMA COMPLETO 
Martedì 1 marzo, ore 12:00
FERNWEH
NOSTALGIA DELL’ALTROVE
Video-poesia di Irene e Chiara Trancossi 
con musica e parole di Glomarì
Sul canale YouTube del Comune di Fidenza
Mercoledì 2 marzo
Ridotto del Teatro G. Magnani, ore 17:30
RAPITI DALLA MENTE
Conferenza
“Tempo di amore, racconto e resilienza: la storia di Michela Morutto”
Testimonianze di caregivers e volontarie
Interviene la Dott.ssa Livia Ludovico, Responsabile del Programma Demenze AUSL di Parma
Gruppo sostegno Alzheimer Fidenza O.D.V.
Venerdì 4 marzo, ore 17:00
BERTA CHE FILAVA
Conferenza della Dott.ssa Alessandra Mordacci direttrice del museo diocesano
Sul canale YouTube del Comune di Fidenza
Martedì 8 marzo
Ridotto del Teatro G. Magnani, ore 17:30
ONORE AL MERITO DELLE DONNE
Premiazione del ruolo e dell’operato femminile
In presenza e in diretta sul canale YouTube del Comune di Fidenza
8-30 marzo, Cortile del Municipio
DONNE IN AZIONE
Mostra fotografica - Inaugurazione ore 16.45
Esposizione di fotografie delle volontarie dell’Associazione PROCIV
Gruppo Fidenza ETS O.D.V.
8-30 marzo, Cortile del Municipio
WOMEN AT WORK
Mostra fotografica - Inaugurazione ore 17
Luca Faravelli, Miriam Pattini, Luigi Sbarbori
curatrice Evelyne Maray
Giovedì 10 marzo
Ridotto del Teatro G. Magnani, ore 20:30
STACCI DENTRO!
Genitori e figli nel cammino dell’adolescenza - 3^ edizione
Venerdì 11 marzo
Aula magna Istituto Paciolo D’Annunzio, ore 11:00
Progetto “Antigone, Ifigenia & Co.”
LA NOTTE PIÙ LUNGA
Cineforum alla presenza degli autori e interpreti
A seguire dibattito: Associazione Centro Antiviolenza di Parma e Asp Distretto di Fidenza
Venerdì 11 marzo
Teatro G. Magnani, ore 21:00
Stagione di prosa 2021/22
SE NON POSSO BALLARE... NON È LA MIA RIVOLUZIONE
Con Lella Costa
Ingresso a pagamento
Sabato 12 marzo
Ridotto del Teatro G. Magnani, ore 15:30
IL CORAGGIO DELLE DONNE DI FIDENZA 
DI IERI E DI OGGI
Presentazione e testimonianze di donne fidentine
Musiche e voce di Lucia Consigli
Sindacato Pensionati Italiano C.G.I.L.
Domenica 13 marzo, ore 15:00
GIOVANI DONNE UNITE DALLA MUSICA PER UN’ARMONICA E GIOIOSA RIPARTENZA!
Giovani allieve della “Casetta della musica”
Associazione culturale Creatività in Musica
In streaming sul canale YouTube del Comune di Fidenza
Martedì 15 marzo
Ridotto del Teatro G. Magnani, ore 17:00
A BORGO, LA CORTE DI ENRICHETTA ANNA D’ESTE
a cura di Ambrogio Ponzi e Chiara Trancossi
Giovedì 17 marzo
Teatro G. Magnani, ore 21:00
SE NON CI PENSA DIO CI PENSO IO
di e con Gene Gnocchi e Diego Cassani alla chitarra
Ingresso a pagamento
Venerdì 18 marzo
Partenza da IAT Casa Cremonini, ore 15:30
FIDENZA AL TEMPO DEI FARNESE
Visita guidata gratuita
A cura di Terre di Verdi
Sabato 19 marzo
Via XX Settembra, ore 10:00
ALLACATALLA UN MARE DI VOCI
Performance di Rocco Rosignoli e Associazione CIAC onlus
Sabato 19 marzo
Casa Cremonini, ore 17:30, 18:00, 18:30
SINESTESIA è DONNA
Performance con Raffaella Bellani, Manuela Copercini e Glomarì
19- 30 marzo - Casa Cremonini
SINESTESIA è DONNA
Esposizione delle opere di Raffaella Bellani e di Manuela Copercini
musiche e parole di Glomarì
Inaugurazione sabato 19 marzo, ore 17:30
orari di apertura dal martedì alla domenica 9-12.30 e 15 alle 17.30
Sabato 19 marzo
Teatro G. Magnani, ore 21:00
Stagione di prosa 2021/22
NAUFRAGATA
Compagnia Circo Zoè
Ingresso a pagamento
Domenica 20 marzo
Teatro G. Magnani, dalle ore 17:00
ORFEA QUANDO L’AMORE FA MIRACOLI
Spettacolo di Prosa con Margherita Antonelli
Associazione Fidenza For Children
Ingresso ad offerta
Lunedì 21 marzo
Direzione Didattica “Ilari Alpi”, ore 19:00
LA SCUOLA DI ILARIA. 
LUCI CORALI
Mercoledì 23 marzo
Ridotto del Teatro G. Magnani, ore 18:00
Incontro con l’autore Marco Paolini
Mercoledì 23 marzo
Teatro G. Magnani, ore 21:00
Stagione di prosa 2021/22
SANI!
di e con Marco Paolini
Ingresso a pagamento
Sabato 26 marzo, ore 15:00
DONNE CHE SI INCONTRANO 
FIDENZA SALSOMAGGIORE 
TRA PAESAGGIO E NATURA
Passeggiata sulla ciclabile
Iat Casa Cremonini
Sabato 26 marzo
Ridotto del Teatro G. Magnani, ore 18:00
FUORI DALLE RIGHE
Concerto corale
Direzione M° Giovanni Ghiapponi
Mercoledì 30 marzo
Ridotto del Teatro G. Magnani, ore 20:45
CURARE LA PERSONA
Presentazione del volume di Paolo Petralia e Marco Doldi
Azione Cattolica Italiana

Aggressività: ombra di un mondo chiuso. Il messaggio del Vescovo Ovidio per il Tempo di Quaresima

Aggressività: ombra di un mondo chiuso

Nella Lettera enciclica Fratelli tutti (3 ottobre 2020) Papa Francesco tratteggia con verità alcuni fatti che potrebbero annullare ogni possibilità di cambiamento. Non si tratta di redigere l’elenco dei mali che affliggono l’umanità e di individuarne i colpevoli sui quali riversare con ipocrisia ogni responsabilità; al contrario, si tratta di avere uno sguardo lucido sull’oggi per individuarne sì le cause, ma anche i possibili rimedi. Gesù ci rammenta che è «dal di dentro, infatti, cioè dal cuore degli uomini che escono le intenzioni cattive […]. Tutte queste cose cattive vengono fuori dal di dentro e contaminano l’uomo» (Mc 7,21.23). A proposito delle “ombre di un mondo chiuso” (cfr. FT 9) il vescovo di Roma scrive di “sogni che vanno in frantumi” indicando segni di un ritorno all’indietro, come se l’umanità non avesse imparato alcunché dalla storia. Egli denuncia, da un lato, una «società sempre più globalizzata che ci rende vicini, ma non ci rende fratelli» (FT 12) e, dall’altro, dichiara una situazione culturale che «favorisce anche una perdita del senso della storia e che provoca ulteriore disgregazione».

«Oggi in molti Paesi si utilizza il meccanismo politico di esasperare, esacerbare e polarizzare. Con varie modalità si nega ad altri il diritto di esistere e di pensare, e a tale scopo si ricorre alla strategia di ridicolizzarli, di insinuare sospetti su di loro, di accerchiarli. Non si accoglie la loro parte di verità, i loro valori, e in questo modo la società si impoverisce e si riduce alla prepotenza del più forte. […] In questo gioco meschino delle squalificazioni, il dibattito viene manipolato per mantenerlo allo stato di controversia e contrapposizione» (FT 15).

 

Pandemia e altri flagelli hanno fatto emergere una fragilità creaturale che gli umani avevano cercato di rimuovere credendosi onnipotenti; oltre a ciò si è presa coscienza del limite che disarma ogni pretesa, dello smarrimento esistenziale, dello stato di una solitudine maledetta che relega in un oblìo che tutto divora.  

«Prigionieri della virtualità, abbiamo perso il gusto e il sapore della realtà. Il dolore, l’incertezza, il timore e la consapevolezza dei propri limiti che la pandemia ha suscitato, fanno risuonare l’appello a ripensare i nostri stili di vita, le nostre relazioni, l’organizzazione delle nostre società e soprattutto il senso della nostra esistenza» (FT 33).

Una situazione che getta ombre sull’umanità smarrita è l’aggressività sociale fomentata da un populismo gretto finalizzato a stanare nemici ovunque da combattere, perché potenziale minaccia dell’integrità culturale e religiosa della patria:

«Proprio mentre difendono il proprio isolamento consumistico e comodo, le persone scelgono di legarsi in maniera costante e ossessiva. Questo favorisce il pullulare di forme insolite di aggressività, di insulti, maltrattamenti, offese, sferzate verbali fino a demolire la figura dell’altro, con una sfrenatezza che non potrebbe esistere nel contatto corpo a corpo perché finiremmo per distruggerci tutti a vicenda. L’aggressività sociale trova nei dispositivi mobili e nei computer uno spazio di diffusione senza uguali» (FT 44).

Questa situazione non ha risparmiato nemmeno le nostre comunità parrocchiali, i gruppi ecclesiali, le associazioni e i movimenti. Il volto dell’aggressività evidenzia tante sfumature: il fanatismo, l’informazione senza saggezza e veridicità, il pettegolezzo eretto a sistema di giudizio inappellabile, la polemica gratuita che non edifica generando ulteriore confusione, il mugugno ipocrita che non esce mai allo scoperto, lo sguardo obliquo e ingannevole che non ha il coraggio di incrociare gli occhi dell’altro, il disprezzo di sé, la demolizione dell’autostima, la patetica di chi non supera mai la soglia preferendo permanere nella stabilità di una nostalgia che paralizza. Il quadro tracciato potrebbe sembrare desolante, descrizione di una umanità sfigurata e triste, profezia di un dissolvimento che la storia non ha mai conosciuto. È a questo punto che si innesta la prospettiva della speranza cristiana caratterizzata dall’attesa fiduciosa, ma anche da una sapienza di reazione che ritiene possibile ricominciare mediante un cammino di conversione a Dio e all’umano. Il mondo ha bisogno di una parola altra e che il cristianesimo non può sottrarsi ad offrire nel nome di Gesù, buona notizia di Dio.

Una possibile risposta all’aggressività, autentico male oscuro del nostro tempo, è quella di reagire aperti alla speranza. Speranza cristiana è reagire nello stile della fraternità che fa vedere nell’altro, senza pregiudizi, un fratello e non un nemico da combattere perché diverso. La paura della differenza genera la morte della speranza. Senza il dialogo non vi è speranza possibile, ma solo fuga di responsabilità dal proprio oggi, delegando a un domani illusorio l’impegno di valutare e di scegliere. Vi è, pertanto, la necessità di un movimento di riconciliazione con il proprio passato; ciò è possibile percorrendo con umiltà e con la libertà di perdonare un cammino di dialogo e di incontro.

«Il perdono non implica il dimenticare. Diciamo piuttosto che quando c’è qualcosa che in nessun modo può essere negato, relativizzato o dissimulato, tuttavia, possiamo perdonare. […] Il perdono libero e sincero è una grandezza che riflette l’immensità del perdono divino. Se il perdono è gratuito, allora si può perdonare anche a chi stenta a pentirsi ed è incapace di chiedere perdono» (FT 250).

La storia scritta da uomini e donne è la pietra d’inciampo sempre attuale, che impegna nella fatica del pensare, impedisce di imboccare la strettoia di una aggressività che mortifica ogni bellezza e non permette di compiere un passo in avanti verso l’altro per trovare in lui un accrescimento di essere (cfr. FT 88-89).

In questo tempo santo della Quaresima, che ci orienta alla Pasqua del Signore, ci siano concessi sapienza e discernimento al fine di custodire fedelmente la memoria della testimonianza di chi ha donato la sua vita responsabilmente per il bene della città di oggi, senza rinunciare ad indicare una speranza difficile, ma possibile perché più grande delle nostre stesse attese.

+ Ovidio Vezzoli

vescovo di Fidenza

“Seguimi!”: a Pasquetta adolescenti dal Papa a Roma per la veglia di preghiera

Il 18 aprile gli adolescenti italiani giungeranno a Roma da tutta Italia per condividere un momento di ascolto e di preghiera insieme a Papa Francesco. Il Santo Padre infatti incontrerà gli adolescenti il prossimo lunedì dell’ Angelo in piazza San Pietro. Questa iniziativa, dal titolo “Seguimi”, è rivolta a tutti i ragazzi della Chiesa italiana dai 12 ai 17 anni provenienti da diocesi, parrocchie, movimenti e associazioni. Il pellegrinaggio degli adolescenti italiani vuole essere un’esperienza di comunione fraterna: con i compagni di viaggio, attraverso la condivisione di piccoli e grandi bisogni quotidiani; con i coetanei che si incontreranno, per la sorpresa di una prossimità che rende presente tutta l’Italia; con la Chiesa, che è “solo” comunione, una comunione tra Terra e Cielo, tra donne e uomini testimoni della fede nel Signore risorto di tutti i tempi. L’incontro prevede un momento di dialogo fra il Santo Padre e gli adolescenti, seguito da una veglia di preghiera che avrà al centro l’ascolto e la meditazione del capitolo 21 del Vangelo di Giovanni. Verrà chiesto ai ragazzi di rinnovare la propria fede davanti alla tomba dell’Apostolo e gli adulti saranni lì accanto a loro per condividere ansie, dubbi ma anche la speranza e la passione educativa.

Anche la nostra Diocesi parteciperà al pellegrinaggio: partenza alle ore 6 di lunedì 18 aprile con rientro in Diocesi alle ore 22 di martedì 19. Per informazioni e iscrizioni è possibile contattare il direttore dell’ufficio per la pastorale giovanile e vocazionale (don Francesco Mazza) al numero 348.2958873. Per iscriversi sarà necessario compilare un form che verrà inviato via mail. I partecipanti dovranno inoltre essere in possesso di green pass rafforzato. Sarà una bellissima occasione durante la quale i ragazzi potranno rivedersi dopo la pandemia.

A Fidenza è sempre viva la memoria di padre Edoardo

Era il 4 marzo 1999 quando in città si diffuse la notizia della morte di padre Edoardo Spiessens suscitando viva commozione e unanime cordoglio.

A oltre vent’anni di distanza è ancora vivo il ricordo di questo frate cappuccino venuto dalla Fiandra che ha speso a Fidenza tutta la sua vita religiosa portando nelle case abitate dalla sofferenza e dalla solitudine il conforto della fede e della fratellanza cristiana.

Padre Edoardo aveva 84 anni ed era ancora nel pieno della sua missione vissuta con entusiasmo e dedizione fino all'ultimo giorno.

Insieme al sostegno spirituale il frate fiammingo, da tutti considerato un santo, lasciava spesso in dono ai suoi protetti i prodotti dell'orto del convento che coltivava personalmente.

Nel 2013 l'Amministrazione comunale, allora guidata da Mario Cantini, gli ha dedicato una via, nei pressi del nuovo Istituto Solari, come doveroso riconoscimento per l'indubbia valenza anche sociale della sua opera.

A questo proposito va evidenziato il pronto ripristino della targa segnaletica ritrovata recentemente a terra da alcuni estimatori del frate che avevano comunicato il fatto alla stampa locale.

In ricordo di padre Edoardo sarà celebrata una s. Messa venerdì 4 marzo alle 18.30 nella parrocchia di San Francesco.

A.O.

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