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Martina Pacini

Don Davide Grossi presiede le prime celebrazioni eucaristiche

Domenica 11 luglio don Davide Grossi ha presieduto le prime celebrazioni eucaristiche presso l’unità di Stagno, Ragazzola e Pieveottoville, dove ha prestato il suo servizio nello scorso anno pastorale. Termina così il suo percorso nelle comunità guidate da don Benjamin Ayena: il Vescovo Ovidio lo ha infatti da poco nominato vicario parrocchiale delle parrocchie di S. Bartolomeo Ap. in Busseto, di S. Michele Arc. in Roncole Verdi, di S. Genesio M. in Semoriva, del SS.mo Nome di Maria in Madonna Prati, di S. Vigilio Martire in Samboseto e di S. Rocco M. in S. Rocco.

Nell’omelia don Davide, facendo riferimento al brano del Vangelo di Marco (Mc 6,7-13), ha sottolineato che la Chiesa invita i fedeli a contemplare questa pagina evangelica relativa al ministero degli apostoli come un prolungamento di quello di Gesù stesso. In particolare Gesù indica loro il metodo della missione apostolica, che richiama anche la forma della testimonianza che ogni cristiano è chiamato a dare all’unico Signore. La strada descritta è quella del dono totale di sé per essere trasparenza di Colui che invia, nell’unicità dell’appartenenza e dell’identità: confidando cioè solo in Dio (come fece il popolo d’Israele durante l’Esodo), e dimorando nella povertà e nella spoliazione di sè, ricchi solo dell’esperienza vissuta con il Signore. “Inoltre abbiamo ascoltato come l’invio dei Dodici alla missione non possa avere luogo senza conversione del cuore. Dopo aver compreso il metodo della testimonianza, la domanda è: che cosa e come predicare? La Seconda Lettura lo ha descritto: san Paolo all’inizio della lettera agli Efesini rende grazie per la benevolenza di Dio nei confronti dell’uomo fin dall’inizio. L’Apostolo sottolinea che il progetto di Dio è basato sull’amore! Gesù stesso ci ha istruiti: per essere testimoni simili a lui, poveri e liberi come lui, ricchi solo dell’esperienza di amore con lui. Occorre dunque riconoscere la grazia ricevuta nell’incontro con Cristo e farsi abitare dal suo sguardo di amore infinito”.

Al termine delle celebrazioni le comunità hanno salutato e ringraziato don Davide per la sua presenza silenziosa ma operosa. La mattinata si è poi conclusa con un momento conviviale insieme.

Martina Pacini

Immersi nella natura insieme a don Benjamin e a don Davide

Sabato 10 luglio circa una ventina di fedeli dell’unità pastorale di Pieveottoville, Ragazzola e Stagno ha partecipato a una giornata di escursioni nella natura promossa dal parroco don Benjamin Ayena. E’ stata anche l’occasione per salutare con affetto don Davide Grossi, il giovane salsese ordinato sacerdote in Cattedrale a Fidenza sabato 3 luglio alla presenza di numerosi fedeli. Don Davide in questo ultimo anno ha svolto il servizio pastorale nei fine settimana proprio in queste comunità e il suo carattere educato e generoso è stato molto apprezzato da tutti. L’11 luglio scorso il Vescovo Ovidio ha nominato don Davide Vicario parrocchiale delle parrocchie di S. Bartolomeo Ap. in Busseto, di S. Michele Arc. in Roncole Verdi, di S. Genesio M. in Semoriva, del SS.mo Nome di Maria in Madonna Prati, di S. Vigilio Martire in Samboseto e di S. Rocco M. in S. Rocco.

La giornata è stata preceduta dalla lettura del Vangelo del giorno, seguita da un breve commento. Il gruppo è poi partito in direzione Lago Verde, e dopo il pranzo al sacco ha vissuto un momento di condivisione e di preghiera sul brano del Vangelo letto in precedenza. Si è conclusa così una giornata di gioia e di festa nel nome dell’amicizia e della fraternità.

 

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Salsomaggiore Terme, il 24 e il 25 luglio torna l'Happening

Anche quest’anno, nonostante la situazione sanitaria abbia indotto a ridimensionare la festa rinunciando agli stand gastronomici e alle attività rivolte ai più piccoli, gli organizzatori hanno voluto riproporre l’Happening, la sempre gradita manifestazione giunta quest’anno alla sua XXXI° edizione, che avrà luogo a Salsomaggiore Terme il 24 e il 25 luglio. In occasione della ricorrenza dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri, l’edizione sarà dedicata proprio al Sommo Poeta e avrà come tema: “Libertà andiamo cercando, ch’è sì cara”. Lo scorso anno erano stati organizzati due momenti presso il Parco Corazza, che hanno visto la partecipazione di numerose persone. La prima occasione di incontro fu un dialogo sulla speranza al tempo del Covid con don Nicola Ruisi, sacerdote della fraternità di San Carlo Borromeo; il giorno successivo invece don Giancarlo Plessi celebrò la s. Messa a chiusura dell’edizione.

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(In foto: i festeggiamenti dello scorso anno in occasione della XXX edizione dell'Happening)

Qui di seguito riportiamo il programma di quest’anno:

Sabato 24 luglio alle ore 21 sul sagrato della chiesa di San Vitale avrà luogo l’incontro dal titolo “...Uscimmo a riveder le stelle: nei versi di Dante la speranza di oggi”, un dialogo con Franco Palmieri, attore e regista. Diversi e interessanti gli spunti affrontati durante la serata: Dante può indicarci come vivere con speranza questo nostro tempo? Che concezione ha Dante della libertà? Essa può essere attuale anche per noi?

Domenica 25 luglio alle ore 18 presso la chiesa di San Vitale don Santo Merlini, sacerdote della Fraternità dei missionari di san Carlo Borromeo (nonché cappellano dell’ospedale Sant’Orsola), presiederà la s. Messa. A seguire porterà ai presenti la sua preziosa testimonianza legata alla sua esperienza in prima persona con i malati durante la pandemia da Covid-19.

Martina Pacini

Vidalenzo, celebrata la s. Messa in occasione della festa di San Benedetto

Domenica 11 luglio, in occasione della festa di San Benedetto patrono dell’Europa, la piccola famiglia monastica benedettina ‘Custodi del Divino Amore’ presente a Vidalenzo ha celebrato la s. Messa al termine della quale ha avuto luogo un momento conviviale di festa insieme ai numerosi fedeli presenti.

Nell’omelia p. Mario Masiello commentando il Vangelo domenicale ha fatto riferimento a San Benedetto e alla sua Regola. “Nella regola egli qualifica la vita monastica come scuola del servizio al Signore e chiede ai suoi monaci di non anteporre nulla all’Opera di Dio perchè la preghiera è prima di tutto ascolto e l’ascolto si traduce poi in azione concreta. In questo modo la vita del monaco diventa una simbiosi feconda tra azione e contemplazione, affinché in tutto Dio venga glorificato”.

Nel pomeriggio recita del vespro cantato con l’adorazione e il rito dell’offerta dell’incenso. Ogni fedele ha messo un cucchiaino di incenso in un turibolo posto sotto l’altare con queste parole: ‘Come profumo d’incenso salga a Te la mia preghiera’.

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