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Martina Pacini

A Zibello i presepi negli antichi legni del Grande Fiume

Rinnovando una semplice ma significativa iniziativa avviata da un paio d’anni, a Zibello è possibile ammirare, per tutto il periodo delle festività natalizie, i presepi negli antichi legni del Grande fiume, realizzati dall’ <Eremita del Po>, Paolo Panni.
Sono esposti nel cortile di casa sua, nella immediata periferia del paese, e sono visitabili, con ingresso libero, tutti i giorni e tutto il giorno.
Si tratta di legni che ha raccolto, negli anni, durante le sue camminate lungo le spiagge del fiume, sia sulla riva parmense che su quella cremonese.
L’obiettivo è quello di fare del bene. Infatti, come è scritto anche nel cartello all’ingresso del cortile, tutti potranno lasciare una libera offerta, che sarà destinata all’acquisto di prodotti alimentati, in negozi del territorio comunale, che saranno poi destinati a persone e famiglie in difficoltà.

Busseto, ai ragazzi l’immagine di Gesù Bambino da esporre in casa

Domenica 17 dicembre durante la s. Messa delle ore 10.30 nella chiesa Collegiata di Busseto sarà donato a tutti i ragazzi un “Gesù Bambino” da esporre in casa.

Al termine della funzione saranno portati agli ospiti della Casa di riposo i biglietti di auguri prepa- rati dai ragazzi dei gruppi di catechismo. Un piccolo segno di interazione tra parrocchia e situazioni di fragilità nel territorio. Questo gesto è molto gradito dagli ospiti della struttura Pallavicino, nella quale ogni mercoledì pomeriggio viene celebrata l’eucaristia grazie all’impegno del personale e delle volontarie.

Gino Narseti ha tagliato il traguardo dei 102 anni

Gino Narseti ha tagliato il traguardo dei 102 anni. Nato l’11 dicembre 1921, Narseti è conosciutissimo a Fidenza per essere stato per circa 40 anni il presidente della sezione fidentina dell’Associazione nazionale combattenti e reduci. La sua vita è contraddistinta dall’impegno civile: Gino da decenni si spende in prima persona per trasmettere alle nuove generazioni l’amore per la patria e i valori che lui ritiene fondamentali quali la pace e il senso civico. Un impegno che gli è valso l’onorificenza prima di cavaliere e poi di commendatore.

Fino alla soglia dei 100 anni, Gino ha incontrato i ragazzi nelle scuole ed ha organizzato gite nei luoghi più importanti della nostra storia. Questi valori diventano ancora più grandi se tramandati da chi ha vissuto in prima linea la guerra.

Gino infatti a soli 19 anni fu chiamato al fronte combattendo prima in Jugoslavia e poi in Africa. Infine, fatto prigioniero dagli americani, trascorse diverso tempo negli Stati Uniti per poi rientrare a Fidenza una volta finita la guerra e lavorare nelle poste, dove ha ricoperto anche incarichi dirigenziali.

Oggi a 102 anni, lucidissimo, Gino, accompagnato dalle figlie Carolina e Lorenza, ancora partecipa alle cerimonie civili con l’immancabile fazzoletto tricolore al collo per testimoniare con la sua presenza l’importanza dell’impegno civile, del senso civico, della pace. L’altro grande amore della vita di Gino Narseti è la famiglia: la moglie Franca, scomparsa alcuni anni fa, le figlie Carolina e Lorenza, i nipoti e i generi. A 102 anni, Gino continua ad essere attivo battendo a macchina i suoi pensieri e tenendosi informato attraverso giornali e televisione sulle vicende dell’attualità.

Annarita Cacciamani

Il 16 dicembre in Cattedrale veglia di accoglienza della Luce della Pace da Betlemme

Anche quest’anno, nonostante la guerra, l’impegno del Movimento Scout di portare in Europa la luce di Betlemme non è venuto meno. Anche Fidenza fa parte dell’itinerario e la Cattedrale ospiterà l’evento sabato 16 dicembre alle ore 19. Il programma prevede interventi e testimonianze in uno stile ecumenico, fortemente voluto dai promotori e aperto ai contributi di coloro che saranno presenti alla celebrazione. Al termine tutti i partecipanti potranno accendere le loro candele perché la luce di Betlemme illumini cuori e menti in un grande anelito di pace.
La veglia di accoglienza della Luce della Pace da Betlemme è diventata così occasione per ritrovarsi nel nome del Signore.
Il tema di quest’anno è “I volti della pace: nella notte del mondo, la luce della pace di Betlemme” e, su suggerimento del Vescovo Ovidio, sarà incentrata sui diversi volti della pace: dialogo, incontro, riconciliazione.

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