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Martina Pacini

Al Magnani le canzoni di Adriana Mascagni: la sua vita cambiò dopo l’incontro con don Giussani

“Il mio volto” è il titolo del concerto promosso dal Centro Culturale “L. Tamoglia”, in collaborazione con il Comune di Fidenza, per venerdì 24 marzo alle ore 21 al teatro Magnani di Fidenza. Il concerto prevede l’esecuzione di alcune canzoni della musicista e cantautrice milanese Adriana Mascagni, di Marina Valmaggi e di Violeta Parra. A introdurre le diverse composizioni sarà proprio Marina Valmaggi, musicista, compositrice e cantautrice riminese che ha condiviso con don Ugolini l’inizio di Gioventù Studentesca in riviera.

Adriana Mascagni, allora quindicenne, incontra a Milano il giovane insegnante di religione don Luigi Giussani e da subito nascono i canti che attraverseranno la vita di intere generazioni: il più noto è “Povera voce” musicato sulle parole di Maretta Campi. Adriana a proposito delle sue creazioni scriveva: “Questa non è la mia canzone, è la nostra canzone”.

Torna la vendita delle uova pasquali promossa dalla comunità Fede e Luce

Anche quest’anno torna “L’uovo due volte buono”, l’annuale vendita di uova di Pasqua al cioccolato promossa dalle comunità di Fede e Luce di Fidenza. L’intero ricavato sarà devoluto alla gestione della casa “La Tenda” all’interno della quale l’associazione svolge iniziative di animazione, socializzazione e attività manuali di laboratorio insieme ai ragazzi diversamente abili. L’uovo è disponibile in due versioni di grandezza e di gusto.

Per informazioni e prenotazioni rivolgersi a: Agnese (329.7442444), Paola (347.8234545), Rita (328.3190117); oppure via mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

“L’umanità che cura”: testimonianze dall'Ospedale di Vaio

Sabato 18 marzo al teatro Magnani di Fidenza presentazione del libro realizzato dal giornalista Ponzi e dal fotoreporter Vasini sulla gestione della pandemia all’Ospedale di Vaio.

​​​​Un racconto per immagini e testimonianze dei mesi più neri della pandemia del covid nell’Ospedale di Vaio, di pazienti ricoverati, di duro lavoro e sacrificio di chi è stato in prima linea nell’affrontare l’emergenza sanitaria ma anche di rapporti di amicizia e umanità, di solidarietà e coesione che necessariamente emergono nei momenti più critici.

È questo "L'umanità che cura - Ospedale di Vaio, la prima linea del Covid", il libro, edito da Nuova Berti Editrice di Parma e realizzato dallo scrittore fidentino e giornalista RAI Luca Ponzi e dal fotoreporter di Repubblica Marco Vasini, che verrà presentato sabato 18 marzo alle ore 18 al Teatro Magnani di Fidenza, nella Giornata Nazionale delle vittime del Covid. 

Alla serata, condotta dalla giornalista Francesca Strozzi di 12TvParma, interverranno insieme agli autori il sindaco di Fidenza Andrea Massari, il sindaco di Salsomaggiore Filippo Fritelli e il Commissario straordinario dell'Azienda Usl e Direttore generale di Azienda Ospedaliero-Universitaria Massimo Fabi, alla presenza di cittadini, autorità, operatori aziendali, rappresentanti di istituzioni e volontariato.

Nel testo i potenti scatti e le interviste danno voce a tutta la comunità dei professionisti sanitari che, con grande forza e competenza, hanno contribuito a gestire la fase pandemica, nonostante la fatica, le paure e le incertezze, ma insieme e, il più possibile, in modo umano. Il libro non è solo memoria dei momenti drammatici che sono stati vissuti. Il libro vuole essere un riconoscimento e un omaggio a tutti coloro che hanno lavorato con dedizione per salvare la vita di migliaia di persone, bisognose di cure.

Progetto editoriale realizzato grazie contributi dell'Ausl e di altre Istituzioni, tra cui le Amministrazioni comunali del Distretto di Fidenza e di numerosi altri partner privati del territorio di riferimento dell'Ospedale di Vaio.

Gli auguri della Presidenza CEI a Papa Francesco

Pubblichiamo di seguito il Messaggio di auguri della Presidenza CEI al Santo Padre in occasione del decimo anniversario dell’elezione al Soglio pontificio.

Beatissimo Padre,
sono passati dieci anni da quel “buona sera” con cui si presentò alla Chiesa e al mondo intero; da allora le Sue parole e i Suoi gesti hanno continuato a toccare il cuore, a sorprendere, a parlare a tutti e a ciascuno.
Quel saluto è stato l’inizio di un dialogo: in questo tempo, ci ha aiutato a capire quanto il Vangelo sia attraente, persuasivo, capace di rispondere ai tanti interrogativi della storia e ad ascoltare le domande che affiorano nelle pieghe dell’esistenza umana.
Ci ha insegnato a uscire, a stare in mezzo alla strada e soprattutto ad andare nelle periferie, per capire chi siamo. Possiamo conoscere davvero noi stessi solo guardando dall’esterno, da quelle prime periferie che sono i poveri: Lei ci ha spinto a incontrarli, a vederli, a toccarli, a fare di loro i nostri fratelli più piccoli. Perché, come ci ha ricordato più volte, la nostra non è una fede da laboratorio, ma un cammino, nella Storia, da compiere insieme.
Vogliamo esprimerLe la nostra gratitudine per aver accolto l’eredità di Benedetto XVI e per averci accompagnato, a partire dall’Anno della Fede, incoraggiandoci a vivere da cristiani nelle tante contraddizioni, sfide e pandemie di questo mondo. Con l’impegno a “tracciare insieme sentieri di pace”, perché “solo la pace che nasce dall’amore fraterno e disinteressato può aiutarci a superare le crisi personali, sociali e mondiali” (Messaggio per la Giornata mondiale della pace, 1° gennaio 2023).
Insieme alle Chiese che sono in Italia Le porgiamo i più cari auguri per questo anniversario, assicurandoLe la nostra vicinanza operosa e la nostra preghiera.

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