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Martina Pacini

"Onore al merito delle donne": i nomi delle premiate

Venerdì 8 marzo al Ridotto del teatro Magnani ha avuto luogo la simbolica cerimonia di conferimento del premio “Onore al merito delle donne”, giunto all’ottava edizione.

I riconoscimenti quest’anno sono stati consegnati a: Stefania Azzoni (ambito culturale) per il tempo dedicato alla crescita delle persone ricorrendo alla dimensione musicale e promuovendo momenti dove i giovani hanno potuto esprimere i propri talenti; a Rosanna Barezzi (ambito sociale) per il suo impegno nella Pubblica assistenza di Fidenza; a Rahma Nemmaoui (ambito lavorativo) perchè con la sua attività lavorativa costituisce un esempio di impresa capace di dialogare con la collettività; a Hebe Munoz una menzione per l’attenzione alla comunità fidentina, sempre presente nelle sue opere.

Infine un riconoscimento è andato anche alle madri di tre sacerdoti, per aver accolto e sostenuto la vocazione dei figli.

"Cristiani e musulmani: estinguere il fuoco della guerra e accendere la candela della pace": messaggio per il Ramadan 2024

Cari fratelli e sorelle musulmani,
ancora una volta vi salutiamo in occasione del mese del Ramadan con un messaggio di vicinanza e di amicizia, consapevoli dell’importanza di questo periodo per il vostro cammino spirituale e per la vostra vita famigliare e sociale, che abbraccia anche i vostri amici e vicini cristiani.
Siamo lieti di sapere che il nostro Messaggio annuale per il Ramadan è un mezzo importante per rafforzare e costruire buone relazioni tra cristiani e musulmani, grazie alla sua diffusione attraverso i media tradizionali e moderni, in particolare i social media. Per questo motivo sarebbe utile far conoscere meglio questo Messaggio ad entrambe le comunità.
Avremmo voluto condividere con voi alcune considerazioni su un tema diverso da quello che abbiamo scelto di affrontare, ma il numero crescente di conflitti in questi giorni, che vanno dai combattimenti militari agli scontri armati di varia intensità che coinvolgono Stati, organizzazioni criminali, bande armate e civili, è diventato davvero allarmante. Papa Francesco ha recentemente osservato che questo aumento delle ostilità sta di fatto trasformando “una terza guerra mondiale combattuta a pezzi” in “un vero conflitto globale”.
Le cause di questi conflitti sono molteplici, alcune di lunga data, altre più recenti. Insieme al perenne desiderio umano di dominio, alle ambizioni geopolitiche e agli interessi economici, una delle cause principali è sicuramente la continua produzione e il commercio di armi. Anche se una parte della nostra famiglia umana soffre gravemente gli effetti devastanti dell’uso di queste armi in guerra, altri si rallegrano cinicamente del grande profitto economico derivante da questo commercio immorale. Papa Francesco ha descritto questo come intingere un boccone di pane nel sangue del nostro fratello.
Allo stesso tempo, possiamo essere grati di possedere anche immense risorse umane e religiose per promuovere la pace. Il desiderio di pace e di sicurezza è profondamente radicato nell’animo di ogni persona di buona volontà, poiché nessuno può non vedere gli effetti tragici della guerra nella perdita di vite umane, nel bilancio di gravi ferite e nella moltitudine di orfani e vedove. La distruzione delle infrastrutture e delle proprietà rende la vita irrimediabilmente difficile, se non impossibile. A volte centinaia di migliaia di persone sono sfollate nel proprio Paese o costrette a fuggire in altri Paesi come rifugiati. Di conseguenza, la condanna e il rifiuto della guerra dovrebbero essere inequivocabili: ogni guerra è fratricida, inutile, insensata e oscura. In guerra perdono tutti. Ancora una volta, nelle parole di Papa Francesco: “Nessuna guerra è santa, solo la pace è santa”.
Tutte le religioni, ciascuna a modo suo, considerano la vita umana sacra e quindi degna di rispetto e protezione. Fortunatamente, gli Stati che consentono e praticano la pena capitale diventano ogni anno sempre meno. Un risvegliato senso del rispetto per questa fondamentale dignità del dono della vita contribuirà alla convinzione che la guerra deve essere rifiutata e la pace custodita.
Pur con le loro differenze, le religioni riconoscono l’esistenza e l’importante ruolo della coscienza. Formare le coscienze al rispetto del valore assoluto della vita di ogni persona e del suo diritto all’integrità fisica, alla sicurezza e ad una vita dignitosa contribuirà parimenti alla condanna e al rifiuto della guerra, di ogni guerra e di tutte le guerre.
Guardiamo all’Onnipotente come al Dio della pace, fonte della pace, che ama in modo speciale tutti coloro che dedicano la propria vita al servizio della pace. Come tante cose, la pace è un dono divino ma, allo stesso tempo, il frutto degli sforzi umani, soprattutto nel preparare le condizioni necessarie alla sua instaurazione e conservazione.
Come credenti, noi siamo anche testimoni della speranza, come abbiamo ricordato nel nostro Messaggio per il Ramadan del 2021: “Cristiani e musulmani: testimoni della speranza”. La speranza può essere simboleggiata da una candela, la cui luce irradia sicurezza e gioia, mentre il fuoco, incontrollato, può portare alla distruzione della fauna e della flora, delle infrastrutture e alla perdita di vite umane.

Cari fratelli e sorelle musulmani, uniamoci per spegnere il fuoco dell’odio, della violenza e della guerra, e accendiamo invece la dolce candela della pace, attingendo alle risorse per la pace che sono presenti nelle nostre ricche tradizioni umane e religiose.
Possano il vostro digiuno, le altre pie pratiche durante il Ramadan e la celebrazione di ‘Id al-Fitr che lo conclude, portarvi abbondanti frutti di pace,
speranza e gioia.

 

Miguel Ángel Cardinal Ayuso Guixot, MCCJ
Prefetto del Dicastero per il Dialogo Interreligioso

 

Mons. Indunil Kodithuwakku Janakaratne Kankanamalage
Segretario del Dicastero per il Dialogo Interreligioso

Foto: pexels

Il 17 marzo la Consulta di pastorale familiare incontra le coppie

Domenica 17 marzo alle ore 16 presso il centro interparrocchiale San Michele in Fidenza avrà luogo un incontro con la Consulta dell’ufficio di pastorale familiare rivolto a tutte le coppie di fidanzati che stanno frequentando i corsi in preparazione al matrimonio cristiano nei Vicariati della Diocesi. 

Dopo la catechesi del direttore dell’ufficio, don Benjamin Ayena, seguiranno alcune testimonianze e il confronto in assemblea.
 
Foto: Pexels

Il dono degli Alpini Terre del Po alla Casa della salute di Busseto

Un nuovissimo e innovativo elettrocardiografo per la Casa della salute di Busseto: è questo il generoso dono del Gruppo Alpini "Terre del Po" di Busseto e Polesine Zibello per la struttura del Distretto di Fidenza.

Lo strumento, in dotazione all’ambulatorio infermieristico, è in grado di visualizzare, acquisire, stampare e memorizzare i tracciati Ecg per adulti e bambini, e potrà essere utilizzato anche per effettuare Ecg a domicilio.

Martedì 12 marzo la cerimonia di donazione e di ringraziamento ha avuto luogo alla presenza di una folta delegazione del gruppo di Alpini Terre del Po, guidata dal capogruppo Felice Pisaroni, del direttore del Distretto di Fidenza Andrea Deolmi e numerosi professionisti della Casa della salute.

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