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Martina Pacini

Ospedale di Vaio, al via i lavori di ampliamento del Pronto Soccorso

Da lunedì 12 aprile nell’ospedale di Vaio inizieranno i lavori per l’ampliamento del Pronto soccorso e della camera calda. Il costo complessimo destinato a questo intervento è di 485.000 euro, interamente finanziato dallo Stato. “Quello previsto è un intervento necessario – ha affermato Giuseppina Frattini, Direttore del Presidio Ospedaliero dell’AUSL di Parma –  per allestire in modo stabile percorsi e spazi separati di pre-triage per il successivo accesso al Pronto soccorso, con l’obiettivo di contenere i rischi di contagio da coronavirus”.

Fino a questo momento infatti il percorso obbligatorio da seguire per i pazienti e cittadini prima di giungere al Pronto Soccorso prevedeva il passaggio dal pre-triage situato nel box dietro al parcheggio delle ambulanze. La nuova struttura prevederà un pre-triage avente una superficie di 180 metri circa e all’interno verranno ospitate due sale: una per i pazienti in barella ed i servizi igienici. Inoltre verrà realizzato l’ampliamento della camera calda che conterà ulteriori 30 metri per consentire l’arrivo in contemporanea fino a tre ambulanze.

Durante tutto il periodo dei lavori l'attività di assistenza sanitaria sarà garantita regolarmente senza alcun tipo di interruzione. A causa dei lavori sono stati ridotti temporaneamente i posti auto del parcheggio, ma rimane comunque inalterato il numero degli stalli riservati alle persone diversamente abili. Si prevede il termine dei lavori per la prossima estate.

Un nuova guida per l'Ufficio diocesano di Pastorale giovanile

 
Con suo atto del 12 marzo 2021, il Vescovo Ovidio ha nominato Don Francesco Mazza (in foto) Direttore dell’Ufficio Diocesano per la Pastorale Giovanile, a seguito della rinuncia del precedente titolare.
Don Francesco è nato a Parma nel 1993 ed è stato ordinato sacerdote il 29 giugno 2019 dal Vescovo Ovidio.
Attualmente ricopre gli incarichi di Vicario parrocchiale della parrocchia di S. Antonio in Salsomaggiore Terme, di Direttore dell'Ufficio Diocesano per le Vocazioni e di Assistente Diocesano di Azione Cattolica per il settore Ragazzi.
A don Francesco auguriamo un positivo e proficuo percorso insieme ai giovani e ai ragazzi della nostra Diocesi fidentina.

Firmato il decreto che stabilisce l’abolizione definitiva della censura cinematografica

Nei giorni scorsi il ministro della cultura Dario Franceschini ha firmato un decreto che stabilisce l’abolizione definitiva della censura cinematografica. Fino a poco tempo fa, infatti, il Ministero della Cultura aveva la facoltà di bloccare la proiezione nelle sale di film contrari al buon costume o alla morale. Il decreto di Franceschini ha istituito la Commissione per la classificazione delle opere cinematografiche presso la Direzione Generale Cinema del Ministero della Cultura, che avrà il compito di verificare la corretta classificazione delle opere cinematografiche da parte degli operatori.

L’intervento è stato fatto ai sensi della Legge Cinema che introduce il sistema di classificazione e supera definitivamente la possibilità di censurare le opere cinematografiche: non è più previsto il divieto assoluto di uscita in sala né di uscita condizionata a tagli o modifiche. La Commissione è presieduta dal Presidente emerito del Consiglio di Stato, Alessandro Pajno, ed è composta da quarantanove componenti che sono stati scelti tra esperti di comprovata professionalità e competenza nel settore cinematografico e negli aspetti pedagogico-educativi connessi alla tutela dei minori o nella comunicazione sociale, nonché designati dalle associazioni dei genitori e dalle associazioni per la protezione degli animali.

“Abolita la censura cinematografica, è stato definitivamente superato quel sistema di controlli e interventi che consentiva ancora allo Stato di intervenire sulla libertà degli artisti”, ha commentato il ministro Franceschini.

Di recente la censura è stata utilizzata molto di rado: soltanto due volte dal 1998 a oggi. L’ultima censura aveva riguardato, nel 2012, il film Morituris di Raffaele Picchio, un horror indipendente che immaginava il ritorno, nell’Italia contemporanea, di cinque gladiatori condannati per violenze nella Roma antica. “La Commissione di revisione cinematografica, visionato il film”, si leggeva nelle motivazioni della censura, “esprime, all’unanimità, parere contrario al rilascio di nulla osta per la proiezione in pubblico per motivi di offesa al buon costume, intendendo gli atti di violenza e di perversione sulle donne, motivati dal gusto della sopraffazione e dall’ebbrezza della propria forza rafforzata dal consumo di alcool e droga. Inoltre i “giustizieri” si accaniscono sia sui ragazzi, rei di violenza e sadismo, sia sulle ragazze vittime dei loro carnefici. Infine, negli atti di perversa violenza viene impiegato un topolino come un oggetto sessuale. Pertanto la Commissione ritiene la pellicola un saggio di perversività e sadismo gratuiti”. Era stata pertanto bloccata l’uscita nelle sale del film di Picchio: la pellicola poteva essere proiettata solo nei festival cinematografici.

La penultima censura era stata nel 1998 per il film cult Totò che visse due volte di Ciprì e Maresco: il film fu dichiarato vietato a tutti” in quanto ritenuto, dalla Commissione di revisione cinematografica, “degradante per la dignità del popolo siciliano, del mondo italiano e dell’umanità”, e colmo di “disprezzo verso il sentimento religioso”, con scene “blasfeme e sacrileghe, intrise di degrado morale”. Prima ancora molti film erano caduti sotto la scure della censura: tra gli altri, Ultimo tango a Parigi di Bernardo Bertolucci, Salò o le 120 giornate di Sodoma di Pier Paolo Pasolini, Arancia meccanica di Stanley Kubrick, Gola profonda di Gerard Damiano, Il Leone del deserto di Moustapha Akkad, Cannibal Holocaust di Ruggero Deodato, W la foca di Nando Cicero, Sesso nero di Joe D’Amato.

Bassa Parmense, ai giovani gli ovetti di cioccolato per Pasqua

Il gruppo di Protezione Civile "Volontari per il Po" si è fatto promotore di una bellissima iniziativa: durante le celebrazioni pasquali, oltre alla loro preziosa presenza, hanno infatti consegnato a tutti i bambini e ragazzi delle parrocchie di Vidalenzo, Polesine, Santa Croce, Ardola, Zibello e Pieveottoville alcuni ovetti di cioccolato realizzati da Giulia Pasticceria.

Le foto si riferiscono alla veglia pasquale celebrata a Zibello sabato 3 aprile.

 

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