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Martina Pacini

A Busseto le reliquie di Santa Rita da Cascia

La parrocchia di San Bartolomeo in Busseto ospiterà le reliquie di Santa Rita da Cascia da venerdì 22 settembre a domenica 1 ottobre, con un intenso programma di spiritualità capace di coinvolgere ragazzi e giovani, famiglie, anziani e ammalati. Il tema conduttore è desunto dal discorso che Papa Francesco ha tenuto alla GMG e dalla fraternità, tema cardine della Lettera pastorale del vescovo Ovidio per il nuovo anno.
 
Di seguito il programma:
L’accoglienza delle reliquie avrà luogo venerdì 22 settembre alle ore 10 sul sagrato della Collegiata; alle ore 17.15 Via crucis cittadina e alle ore 21 veglia di preghiera con giovani e adulti. Sabato 23 alle ore 17.15 s. Rosario meditato e alle ore 18 celebrazione eucaristica con la presenza del gruppo Alpini “Terre del Po”. Nella mattinata saranno invece coinvolti i ragazzi delle scuole medie. Domenica 24 settembre alle ore 15.30 avrà luogo un incontro con i genitori dei ragazzi che
frequentano il catechismo; seguiranno giochi in oratorio e merenda per tutti. Lunedì 25, martedì 26 e mercoledì 27 settembre avrà luogo la tre giorni di ascolto, preghiera e riconciliazione sul tema “Vivi nella Chiesa di Dio e dei Santi” dalle ore 20.30 alle ore 22.30.
Giovedì 28 settembre alle ore 15.30 liturgia con anziani e ammalati con il sacramento della Santa Unzione.
Venerdì 29 settembre dalle ore 8 alle ore 12 spazio alle confessioni. Alle ore 17.15 Via crucis al termine della quale la reliquia sarà portata a Roncole Verdi in occasione della celebrazione eucaristica per la festa patronale di San Michele che sarà presieduta dal Vescovo Ovidio.
Infine domenica 1 ottobre alle ore 9.45 la reliquia sarà a Samboseto e a Semoriva alle ore 11. Alle ore 18 celebrazione eucaristica conclusiva in Collegiata e al termine benedizione impartita alla città di Busseto e a tutto il territorio.
 
 
 
 

17 settembre: Giornata nazionale delle offerte per il sostentamento del clero

Domenica 17 settembre 2023
XXXV Giornata nazionale delle offerte per il sostentamento dei sacerdoti

 

I nostri preti sono affidati alla generosità dei fedeli per poter compiere la propria missione. Non solo verso i più abbandonati, ma ad ognuno di noi. Quotidianamente ci fanno spazio, ci offrono il loro tempo, dividono volentieri un pezzo di strada e ascoltano le nostre difficoltà.

Per richiamare l’attenzione sulla loro missione, torna domenica 17 settembre la Giornata nazionale delle offerte per il sostentamento del clero diocesano, celebrata nelle parrocchie italiane.

La Giornata – giunta alla XXXV edizione – permette di dire “grazie” ai sacerdoti, annunciatori del Vangelo in parole ed opere nell’Italia di oggi, promotori di progetti anticrisi per famiglie, anziani e giovani in cerca di occupazione, punto di riferimento per le comunità parrocchiali. Ma rappresenta anche il tradizionale appuntamento annuale di sensibilizzazione sulle offerte deducibili. Uno strumento di grande valore come spiega il responsabile del Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa, Massimo Monzio Compagnoni: “La Giornata è un appuntamento importante per dire ancora una volta ai fedeli quanto conti il loro contributo. Non è solo una domenica di gratitudine nei confronti dei sacerdoti, ma un’opportunità per ricordare che fin dalle origini le comunità si sono fatte carico di sostenere la Chiesa e questo dovrebbe, ancora oggi, essere il principio di base che spinge a farsi carico del sostentamento dei sacerdoti. Come allora l’impegno dei membri della comunità nel provvedere alle loro necessità è vitale. Le offerte da sempre, quindi, costituiscono un mezzo per sostenere tutti i sacerdoti, dal proprio parroco al più lontano. Basta anche una piccola somma ma donata in tanti”.

Nonostante siano state istituite nel 1984, a seguito della revisione concordataria, le offerte deducibili sono ancora poco comprese e utilizzate dai fedeli che ritengono sufficiente l’obolo domenicale; in molte parrocchie, però, questo non basta a garantire al parroco il necessario per il proprio fabbisogno. Da qui l’importanza di un sistema che permette a ogni persona di contribuire, secondo un principio di corresponsabilità, al sostentamento di tutti i sacerdoti diocesani.

"La Chiesa grazie anche all’impegno dei nostri preti, è sempre al fianco dei più fragili e in prima linea per offrire risposte a chi ha bisogno – aggiunge Monzio Compagnoni. “I sacerdoti, donando sé stessi, ci insegnano che Dio è la realtà più bella dell’esistenza umana”.

Nate come strumento per dare alle comunità più piccole gli stessi mezzi di quelle più popolose, le offerte per i sacerdoti sono diverse da tutte le altre forme di contributo a favore della Chiesa cattolica, in quanto espressamente destinate al sostentamento dei preti al servizio delle 227 diocesi italiane; tra questi figurano anche 300 preti diocesani impegnati in missioni nei Paesi più poveri del mondo e 2.500 sacerdoti ormai anziani o malati, dopo una vita spesa al servizio degli altri e del Vangelo. L’importo complessivo delle offerte nel 2022 si è attestato appena sopra gli 8,4 milioni di euro in linea con il 2021. È una cifra ancora lontana dal fabbisogno complessivo annuo, che ammonta a 514,7 milioni di euro lordi, necessario a garantire a tutti i sacerdoti una remunerazione pari a circa mille euro mensili per 12 mesi.

In occasione della Giornata del 17 settembre in ogni parrocchia i fedeli troveranno locandine e materiale informativo per le donazioni ed avranno la possibilità di ricevere un “dono speciale”: le riflessioni di Papa Francesco. Basterà inquadrare il Qr code, presente sulla locandina con l’immagine del Santo Padre e lasciare i propri dati per ricevere via e-mail ogni settimana i commenti del Papa al Vangelo.

Nel sito www.unitineldono.it è possibile effettuare una donazione ed iscriversi alla newsletter mensile per essere sempre informati sulle numerose storie di sacerdoti e comunità che, da nord a sud, fanno la differenza per tanti.

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Virgen del Cisne: s. Messa con il Vescovo Ovidio in san Michele

Domenica 17 settembre alle ore 11.15 come ormai da tradizione la numerosa comunità ecuadoregna che è in Fidenza si ritroverà nella chiesa di San Michele Arcangelo per lodare il Signore e invocare l’intercessione della Beata Vergine Maria del Cigno (Cisne).

Il Vescovo di Fidenza, mons. Ovidio Vezzoli, presiederà la s. Messa nella chiesa dove viene ospitata la statua della Madonna. Seguirà la processione con l’effigie, che da molto tempo anima le vie della città. E poi festa in oratorio con canti e balli. 

I 40 anni di Casa Lodesana

“Oggi ho visto il deserto rifiorire”: questo il titolo, che vuole inviare un messaggio di speranza, della festa comunitaria che avrà luogo domenica 17 settembre a partire dalle ore 16 sul piazzale della comunità terapeutica “Casa Lodesana” di Fidenza.
Nata dalla passione educativa di un sacerdote, don Enrico Tincati, e dall’impegno generoso della parrocchia di s. Maria Annunziata, affidata alla sua guida pastorale, ha cominciato a muovere i primi passi come casa-famiglia grazie alla disponibilità di due giovani coniugi, Cristina e Vincenzo, nell’accogliere giovani con gravi problemi di disagio ospitandoli all’interno di un luogo di proprietà della Diocesi di Fidenza ubicato sulla strada collinare che collega il Borgo con Salsomaggiore Terme.
Al centro non c’è la sostanza, ma la persona con la sua storia, il suo ambiente familiare, la sua fragilità e una domanda sul senso del vivere rimasta senza risposta. La comunità è il luogo dove far emergere le risorse, piccole o grandi, che ognuno porta dentro di sé per avviare un percorso attraverso il quale uscire dal tunnel della droga (come pure delle altre dipendenze) e compiere scelte per il futuro riconsegnato alla vita e non più preda della morte. E’ l’abbandono, doloroso ma necessario, dell’io nutrito di individualismo e di narcisismo per riscoprire nelle relazioni con gli altri la bellezza del dono: e presso Casa Lodesana nel corso degli anni si sono così realizzati tanti piccoli “miracoli” dove gli ospiti sono stati restituiti alla loro dignità di persone. Ma questo non sarebbe stato possibile senza il coinvolgimento costante dei volontari che con la loro presenza, 24 ore su 24, si sono rivelati un supporto insostituibile nel generare intorno amicizia, solidarietà e condivisione.
Oggi, a 40 anni di distanza, le dipendenze si sono moltiplicate con nuovi stili di consumo e problemi comportamentali di carattere psichiatrico sempre più estesi. Ciò ha reso necessaria la nascita di realtà diversificate di piccole dimensioni in collegamento con Casa Lodesana (s. Giuliano P.no, Castione Marchesi, Parma, Salsomaggiore) con target d’intervento specifici. Tutto questo in un’ottica di rete dove la collaborazione con i servizi pubblici presenti sul territorio (SERT, ASP, etc.) si è rivelata decisiva per l’affermarsi di un nuovo modello di comunità terapeutica: diffuso, reticolare, multicentrico.
 
Il programma della festa:
- Alle ore 16 Marco Begarani, direttore di Casa Lodesana, introduce la festa delineando il percorso compiuto dalla comunità nel corso degli anni: seguono alcune testimonianze di ospiti, familiari, volontari, operatori e amici, insieme agli interventi di rappresentanti delle istituzioni locali e territoriali.
- Alle ore 18 celebrazione eucaristica dove, nel Vangelo, Gesù sottolinea la centralità del perdono nel cammino della fede. E’ la s. Messa soprattutto dei giovani, accompagnata dai canti e dal coro, con la presenza amichevole del “Gen” Davide di Piacenza.
- Alle ore 19.30 un momento conviviale dove gli ospiti della Casa prepareranno il buffet e intratterranno i presenti, con l’accompagnamento musicale di Seba Pezzani e della sua band “RAB 4”.
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