Si avviano verso la fase finale i restauri alla chiesetta di Cogolonchio dedicata a San Giorgio Martire. Nell’enciclopedia diocesana fidentina a cura di Dario Soresina si legge che l’edificio sacro venne eretto in soli cinque mesi ed inaugurato il 15 dicembre 1625. La chiesa da tempo mostrava segni evidenti di instabilità: si è reso quindi necessario un intervento di restauro reso possibile grazie al prezioso contributo dei fondi dell’8xmille che la Cei ogni anno destina alle Diocesi e grazie al contributo di generosi benefattori e parrocchiani, cui è andato il profondo ringraziamento da parte del parroco don Marek Jaszczak. Tra gli interventi realizzati si ricorda la posa di tiranti in ferro per migliorare il comportamento statico dell’edificio e il restauro della cappella dedicata alla Madonna Addolorata.
La presentazione dei lavori effettuati avrà luogo sabato 30 aprile al termine della celebrazione eucaristica delle ore 18 presieduta dal Vescovo Ovidio.
Sabato 9 aprile in Cattedrale a Fidenza il Vescovo Ovidio ha incontrato i ragazzi che parteciperanno al pellegrinaggio a Roma con Papa Francesco previsto per il 18 aprile. Il presule ha conferito loro il mandato insieme al crocifisso in terracotta realizzato per l’occasione dal Servizio nazionale di pastorale giovanile e inserito all’interno del “kit del pellegrino”. La croce reca al centro un pesciolino, simbolo delle prime comunità di cristiani a Roma durante il lungo periodo delle persecuzioni. Il pesce, Ichthus in greco, racchiude infatti in sè l’acrostico “Gesù Cristo Figlio di Dio Salvatore”, che per molto tempo venne utilizzato dalle comunità cristiane come segno di riconoscimento segreto e reciproco durante la clandestinità. Ora per i ragazzi che parteciperanno al pellegrinaggio il suo significato diventa quello di un ritorno alle origini, a una fede semplice che con coraggio vuole ripartire dal centro: da Gesù Cristo.
“Cari giovani, dovete avere occhi luminosi anche dentro le tenebre, non smettere di cercare la luce in mezzo alle oscurità che tante volte portiamo nel cuore e vediamo attorno a noi. Alzare lo sguardo da terra, verso l’alto, non per fuggire, ma per vincere la tentazione di rimanere stesi sui pavimenti delle nostre paure. Questo è il pericolo: che ci reggano le nostre paure. Non rimanere rinchiusi nei nostri pensieri a piangerci addosso. Alza lo sguardo, àlzati! Questo è l’invito che il Signore ci rivolge. È il compito più arduo, ma è il compito affascinante che vi è consegnato: stare in piedi mentre tutto sembra andare a rotoli; essere sentinelle che sanno vedere la luce nelle visioni notturne; essere costruttori in mezzo alle macerie; essere capaci di sognare. E questo per me è la chiave: un giovane che non è capace di sognare, poveretto, è diventato vecchio prima del tempo! Grazie per quando coltivate il sogno della fraternità, per quando avete a cuore le ferite del creato, lottate per la dignità dei più deboli e diffondete lo spirito della solidarietà e della condivisione. Non vivete o addormentati o anestetizzati. No: sognate vivi. Questo aiuta noi adulti e la Chiesa” ha scritto Papa Francesco nel messaggio rivolto ai giovani pellegrini.
Il Vescovo nella sua omelia ha lasciato ai giovani due indicazioni a partire dal commento del Vangelo della Domenica delle Palme (Lc 19,28-40). Ha sottolineato come Gesù si sia messo in cammino all’entrata di Gerusalemme davanti ai suoi discepoli per dare loro il ritmo, la direzione, l’esempio. L’invito che ne scaturisce è quello di partire per Roma alla sua sequela, seguendo le sue orme, come fecero quel giorno i discepoli. Ha rimarcato la risposta che Gesù ha rivolto agli anziani che volevano zittire i discepoli che cantavano e proclamavano la gloria del Signore a voce alta per le vie di Gerusalemme. L’invito che ne scaturisce è quello di poter essere testimoni di quello che vivranno a Roma con tutta la propria vita, non solo a parole ma soprattutto con l’esempio.
Al termine del conferimento del mandato don Marek Jaszczak, Vicario per la pastorale, si è rivolto ai ragazzi sottolineando come l’ampia adesione al pellegrinaggio (oltre 300 giovani partiranno dalla nostra Diocesi) abbia superato ogni aspettativa e abbia creato un clima di gioia e di attesa perché ciò è testimonianza che la sete di Dio non si è spenta e ciò traspare proprio dai volti dei ragazzi pronti a partire.
Il prossimo appuntamento sarà quindi il 18 aprile: alle ore 6 presso la chiesa di san Giuseppe a Fidenza il Vescovo celebrerà la s. Messa. Poi i pellegrini partiranno suddivisi in 6 pullman accompagnati da una trentina di educatori e dal Vicario generale don Gianemilio Pedroni (che celebrerà la s. Messa il martedì mattina alle ore 9 per tutti i partecipanti), don Francesco Mazza, don Francesco Villa, don Armand, don Jean Paul, don Damian e frà Christophe con i seminaristi Vincenzo e Fabrizio.
Tv2000 InBlu2000 Caritas Italiana Focsiv
MARATONA TELEVISIVA E RADIOFONICA
“INSIEME PER GLI ULTIMI”
Dal 3 al 18 aprile si può donare al numero 45582
9 volti di Tv2000: Lucia Ascione di Finalmente domenica, Giuseppe Caporaso di Vediamoci chiaro, Monica Di Loreto di Il mio medico, Clara Iatosti di TGtg, Monica Mondo di Soul, Leonardo Possati di Tg2000, Andrea Sarubbi di Today, Michele Sciancalepore di Retroscena, Enrico Selleri di In cammino.
10 trasmissioni televisive e 4 radiofoniche (Magazine InBlu2000; Magazine InBlu2000 Weekend, A come Ambiente e Le Parole di InBlu2000); servizi e interviste nelle edizioni del Tg2000; 26.636 giovani, uomini e donne, che beneficiano dei 21 interventi di sviluppo umano di Caritas Italiana, Focsiv e di 8 suoi soci in 7 Paesi del Medio Oriente: Libano, Iraq, Siria, Giordania, Turchia e Terra Santa.
Sono i numeri della nuova Maratona “Insieme per gli ultimi”, promossa da Focsiv e Caritas Italiana, in onda su Tv2000 e InBlu2000 martedì 12 aprile dalle 7.30 fino alle 20, con anticipazioni in quattro programmi di Tv2000 e InBlu2000 in onda sabato 9 e domenica 10 aprile.
La Maratona, programmata nella Settimana Santa, è l’avvio della nuova Campagna, promossa da Caritas Italiana insieme a Focsiv “La pace va oltre. Sostieni la speranza”. Dedicata ai giovani, semi di speranza e di futuro, che vivono in Medio Oriente, la Campagna proseguirà fino al 31 dicembre.
“Confidando nella sensibilità del nostro pubblico - sottolinea Vincenzo Morgante, direttore di Tv2000-InBlu2000 – vogliamo contribuire concretamente ai 21 interventi di sostegno a favore di giovani che in Libano, Iraq, Siria, Giordania, Turchia e in Terra Santa danno vita a percorsi di formazione, opportunità di lavoro e progetti di sviluppo. Ed è importante che proprio dal Medio Oriente, ricordato da Papa Francesco anche nel suo ultimo viaggio a Malta, giunga oggi questa testimonianza di dialogo e di impegno condiviso. Nelle nostre reti vogliamo continuare a dare voce alla speranza in quei territori, confermando un impegno che già nell’ottobre del 2019 ci ha spinto ad aprire un ufficio di corrispondenza da Gerusalemme. Volevamo e vogliamo tenere una finestra sempre aperta sulla Terra Santa e sul Medio Oriente tutto e raccontare attraverso il nostro sguardo quella realtà complessa, caratterizzata spesso dalle tensioni, ma anche da esperienze quotidiane di pace, tolleranza e reciproco rispetto”.
La Campagna “La pace va oltre” intende alimentare una cultura della cura e delle relazioni solidali e accompagnare concretamente nella ricostruzione di asili, scuole, centri di salute, ma soprattutto nella realizzazione di progetti di rigenerazione del tessuto sociale con servizi per la comunità, educazione, formazione, cultura. Interventi che sono volti alla creazione di opportunità di lavoro per i giovani e le donne, grazie alla formazione-lavoro, atelier di apprendimento di mestieri, creazione di piccole imprese, di cooperative, di lavoro autonomo e di ingresso in aziende. L’impegno si rivolge anche al sostegno dei profughi e dei rifugiati, migliorando il loro accesso ai servizi di base e aiutandoli ad integrarsi nelle comunità locali se non vi è la possibilità di tornare nelle loro terre di origine.
“La costruzione della pace è un processo lungo. Dobbiamo investire ogni nostro sforzo - evidenzia Ivana Borsotto, Presidente Focsiv – per una società giusta, libera, basata sui diritti e sulla pratica del Bene comune: una società di pace. ‘La pace va oltre’, deve avere negli occhi tutte le donne e gli uomini del mondo e guardare lontano. Deve costruire qui e ora un cammino di fratellanza e prossimità. La pace va costruita qui e ora, in Medio Oriente, in Terra Santa la culla delle tre grandi religioni monoteiste, in un cammino di fratellanza e prossimità, come indicato da Papa Francesco nel suo discorso sulla Piana di Ur. Bisogna ogni giorno lavorare per la pace, sostenere la speranza, tessere fratellanza, a partire dai giovani. Azioni di pace che trovano alleati nel compierle come con Tv2000 e Radio InBlu2000, con i quali realizziamo la Maratona della Settimana Santa. Una Maratona che ricorda a tutti l’importanza della pace che può concretizzarsi solo con azioni di giustizia, di tutela dei diritti ed anche con il garantire i servizi di base, l’educazione, la salute, il lavoro, una abitazione dignitosa e con una Fratellanza Universale”.
Questo è il compito degli artigiani della pace, che Papa Francesco indica come il Buon Samaritano nella Fratelli Tutti. “[…] Occorrono percorsi di pace che conducano a rimarginare le ferite, c’è bisogno di artigiani di pace disposti ad avviare processi di guarigione e di rinnovato incontro con ingegno e audacia. […]” (par. 225, Fratelli Tutti) Artigiani della pace che dagli aiuti materiali, dalla ricostruzione delle strutture in tanti luoghi martoriati, ritessono relazioni umane per dare dignità a tutti, per nutrire la speranza mettendo al centro i giovani, le donne, i profughi.
“Edificare un mondo più pacifico, accogliente, inclusivo, attraverso un impegno condiviso, a partire dai giovani. È il senso di questa nuova iniziativa – spiega don Marco Pagniello, direttore di Caritas Italiana - che ci vede di nuovo insieme. Insieme per gli ultimi. Un impegno che alimenta la pace, la fraternità e la solidarietà, ha a cuore le ferite del creato, lotta per la dignità e i diritti dei più deboli. La situazione che tutta l’umanità sta vivendo a livello globale, a causa della pandemia e ora anche dell’orrore della guerra, è stata ed è fonte di profondo disagio. Possiamo e dobbiamo però ripartire dalla nostra responsabilità intercettando bisogni e fragilità nella fitta rete di relazioni e interazioni quotidiane, per non essere solo semplici spettatori del cambiamento. Sapendo di poter contare su tanti giovani che ogni giorno non smettono di credere nella luce anche dentro le notti della vita, e si impegnano con passione per rendere più bello e umano il nostro mondo. Accompagniamoli, investendo energie e competenze”.
Per sostenere la speranza e il futuro di migliaia di giovani che vivono in Medio Oriente grazie ai 21 interventi di Caritas Italiana, Focsiv e dei suoi soci dal 3 al 18 aprile si possono donare, al 45582, 2 Euro per ciascun SMS inviato da cellulare WINDTRE, TIM, Vodafone, Iliad, PosteMobile, Coop Voce, Tiscali 5 o 10 Euro per le chiamate da rete fissa TIM, Vodafone, WINDTRE, Fastweb e Tiscali e, sempre per la rete fissa, 5 Euro da TWT, Convergenze, PosteMobile.