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Martina Pacini

“A metà strada”: sabato 19 marzo incontro con don Mattia Ferrari

Riprendono gli incontri dal titolo “A metà strada” promossi dall’ufficio diocesano per la pastorale giovanile e vocazionale e rivolti ai giovani universitari e post Cresima.
Il prossimo appuntamento è fissato per sabato 19 marzo alle ore 18.30 presso la sala multimediale di San Michele a Fidenza. Ospite della serata sarà don Mattia Ferrari, sacerdote volontario sulla nave “Mare Jonio” della ong italiana Mediterranea. 

Una riflessione di mons. Castellucci, Vice Presidente CEI e Referente per il Cammino sinodale, sul sinodo

Il Cammino sinodale nella vita ordinaria delle comunità

Evento o stile? Mentre percorriamo insieme il cammino tracciato da papa Francesco – e quindi letteralmente facciamo "sinodo" – diventa sempre più evidente che l'accento è sullo stile. L'evento è importante, certo, ma deve porsi a servizio dello stile. Molti eventi e poco stile: forse è uno dei problemi delle comunità cattoliche in Italia. Già da tempo la caduta della "cristianità" reclama il passaggio dal paradigma della conservazione a quello della missione, come ripetono tutti i Papi dal Vaticano II ad oggi. La pandemia, poi, ha sparigliato le carte, costringendoci a reimpostare non solo la partita, ma il gioco stesso e le sue regole. Non basta oggi convocare le persone per gli eventi, siano essi liturgici, catechistici, caritativi o ricreativi: è necessario, sì, ma non più sufficiente per annunciare il Vangelo e formare donne e uomini cristiani.

Il Cammino sinodale sta attivando molti eventi, diffusi in tutte le diocesi: soprattutto gruppi di ascolto e riflessione, celebrazioni, attività, iniziative culturali, dialoghi, spettacoli... e presto verranno prodotti testi di sintesi e documenti di lavoro. Ma soprattutto si sta formando uno stile: quello, appunto, sinodale. Non è un'invenzione di papa Francesco, ma è semmai un'invenzione di Gesù, che decise di lavorare per il regno di Dio, camminando insieme a una dozzina di collaboratori: "camminando", non convocando la gente dentro una scuola, una sinagoga o un tempio; "insieme", non muovendosi come un profeta solitario. La Chiesa ha poi fin dall'inizio accolto e praticato questo stile di itineranza comunitaria: e i sinodi, a tutti i livelli, ne segnano la storia. Si è però annebbiata qua e là, nel corso dei secoli, la prassi partecipativa dell'intero popolo di Dio, rilanciata dal Concilio Vaticano II sia per la liturgia, sia per l'annuncio e la carità.

Ecco lo stile, al cui servizio deve porsi l'evento: la fraternità. Del resto "fraternità" fu una delle prime definizioni della comunità cristiana (cf. 1 Pt 2,17 e 5,9); e la fraternità non era riservata a pochi eletti, i battezzati, ma si apriva a tutti, ebrei e gentili, donne e uomini, schiavi e liberi (cf. Gal 3,27-28). La fraternità è la rete di relazioni intessute da Gesù, con la sua carne prima che con la sua parola: per questo va vissuta, più che pensata e progettata; e chi la sperimenta si rende conto che è proprio questo lo stile evangelico. La fraternità si esprime in tante direzioni, richiamate continuamente da papa Francesco già dalla Evangelii Gaudium: accoglienza, ascolto, prossimità, condivisione, solidarietà, annuncio, missione, essenzialità, povertà, e così via. In fondo papa Bergoglio impostava già quello stile sinodale che ha poi impresso alle Chiese, quando prospettava di mettersi in cammino, come cristiani, prendendo parte a quella "marea un po’ caotica che può trasformarsi in una vera esperienza di fraternità, in una carovana solidale, in un santo pellegrinaggio" (EG 87).

Grazie a tutti coloro che si impegnano nel Cammino sinodale, stiamo riscoprendo una fraternità aperta, che può e deve diventare stile. Per questo cercheremo, nelle Chiese in Italia, di favorire la sinodalità non solo in questa prima fase narrativa, dell'ascolto, ma anche nelle altre fasi – sapienziale e profetica – e negli anni successivi, favorendo la recezione di quanto sarà emerso. Stiamo approfondendo e imparando nuove modalità, più fraterne e più snelle, più umili e più capillari, di vivere il discepolato del Signore Gesù insieme all'umanità del nostro tempo.

Erio Castellucci

Arcivescovo Abate di Modena – Nonantola e Vescovo di Carpi

Vice Presidente CEI e Referente per il Cammino sinodale

Foto: (Siciliani-Gennari/SIR)

Il Comune di Busseto aderisce a "Mi illumino di meno"

"M’illumino di Meno" è la Giornata del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili promossa da Caterpillar e Rai Radio2 con Rai per il Sociale.
 
In occasione della Giornata del Risparmio Energetico e degli Stili di Vita Sostenibili indetta dalla trasmissione radiofonica Caterpillar e Rai Radio2 con Rai per il Sociale, prevista per venerdì 11 marzo 2022, il Comune di Busseto ha deciso di spegnere una parte di luci in Piazza Giuseppe Verdi, del monumento Giuseppe Verdi e sulla Rocca Comunale.
L'amministrazione comunale consiglio alla cittadinanza il decalogo stilato da Caterpillar sul risparmio energetico con semplici regole facilmente applicabili nel quotidiano da tutti:

- Spegnere le luci quando non servono.

- Spegnere e non lasciare in stand by gli apparecchi elettronici.

- Sbrinare frequentemente il frigorifero; tenere la serpentina pulita e distanziata dal muro in modo che possa circolare l’aria.
 
- Mettere il coperchio sulle pentole quando bolle l’acqua ed evitare sempre che la fiamma sia più ampia del fondo della pentola.
 
- Se si ha troppo caldo abbassare i termosifoni invece di aprire le finestre.
 
- Ridurre gli spifferi degli infissi riempiendoli di materiale che non lascia passare aria.
 
- Utilizzare le tende per creare intercapedini davanti ai vetri, gli infissi, le porte esterne.
 
- Non lasciare tende chiuse davanti ai termosifoni.
 
- Inserire apposite pellicole isolanti e riflettenti tra i muri esterni e i termosifoni.
 
- Utilizzare l’automobile il meno possibile, condividerla con chi fa lo stesso tragitto. Utilizzare la bicicletta per gli spostamenti in città.

Venerdì 11 marzo "Mi illumino di meno" anche a Fidenza

Torna a Fidenza l'appuntamento con la diciottesima edizione di "M'illumino di Meno", la manifestazione ideata dalla trasmissione di Rai Radio2 Caterpillar che nel 2005 ebbe l’idea di coinvolgere il pubblico in una grande festa degli stili di vita sostenibili, immaginando con l’aiuto di alcuni scienziati un decalogo sul risparmio energetico attuabile nelle vite di tutte e tutti.
 
Quest’anno la celebre campagna radiofonica si svolgerà venerdì 11 marzo 2022, in quella che sarà l'edizione della piena maturità.
“Fidenza aderisce anche quest'anno alla manifestazione – ha spiegato l'assessore all'Ambiente Franco Amigoni – e lo farà sfruttando la giornata simbolo dell'11 marzo per portare a sintesi una serie di iniziative e progetti che abbiamo messo in campo da tempo. In questo senso la nostra non sarà una partecipazione 'vetrina', con iniziative spot pensate per l'occasione, ma l'esatto contrario, ovvero una partecipazione che mostrerà i risultati e darà il via a progettualità di sensibilizzazione ambientale che la nostra comunità da tempo coltiva con successo”.
 
La giornata inizierà alle ore 12 ai limiti del quartiere Europa con la piantumazione, sotto la direzione degli studenti dell'istituto agrario “Solari” di Fidenza e la presenza di quelli dell'istituto “Berenini”, di alcuni alberi facenti parte della “Biblioteca degli alberi”. Il progetto prevede la creazione di un nuovo bosco urbano con 700 piante di 17 specie autoctone diverse messe a dimora in un’area da 10.500 metri quadrati, posta lungo via Togliatti, nei pressi degli orti sociali e della centrale di cogenerazione. Si tratta di un'iniziativa, costruita dai tecnici del servizio Ambiente -Verde del Comune – che è stata promosso a pieni voti dalla Regione, ottenendo un finanziamento di 20.000 euro e che, nel suo insieme, realizza un investimento di 70.000 euro.
 
Parlando invece di mobilità sostenibile l'11 marzo vedrà l'avvio della fase sperimentale del progetto “Bike to school” e il lancio del secondo ciclo di “Bike to work”. In entrambi i casi, come da titolo, le iniziative mirano a far lasciare l'auto (o il motorino) nel garage a vantaggio delle due ruote spinte dal motore più ecologico che ci sia: le nostre gambe. Il primo sarà realizzato a cura degli istituti secondari “Paciolo D'annunzio” e “Berenini” e coinvolgerà, in convenzione con il Comune di Fidenza, un totale di dieci classi. L'edizione 2022 di Bike to Work fa invece seguito alla sperimentazione avviata a fine 2021 e conclusasi il 31 dicembre con un centinaio di iscritti e ben 10 mila chilometri percorsi nell'arco di circa due mesi.
 
Infine il “silenzio energetico” verrà realizzato spegnendo la pubblica illuminazione di piazza Garibaldi, del Municipio, di Palazzo Porcellini e della Torre Medievale in piazza Grandi.
 
“Sul tema centrale di “M'illumino di meno” - conclude l'assessore Amigoni - abbiamo coinvolto gli istituti scolastici del territorio, che ringrazio, e ai quali abbiamo chiesto di partecipare spegnendo l'illuminazione all'interno degli edifici. Allo stesso tempo voglio rivolgere un appello a cittadini, pubblici esercizi ed imprese affinché aderiscano anch'essi al silenzio energetico con degli spegnimenti che avvengano nell'arco di orario in cui spegneremo gli edifici comunali, ovvero dalle 19 alle 22. Mai come in questo momento è davanti agli occhi di tutti come il tema energetico sia sempre più centrale per garantire un futuro alle nostre comunità e in questo senso nulla deve rimanere intentato per sensibilizzare le persone”.
 
Le iniziative del Comune di Fidenza per “M'illumino di meno” saranno seguite sui canali social del Comune di Fidenza con video, interventi e dirette destinate a documentare l'impegno sempre più importante messo in campo dalla comunità per favorire l'affermarsi di stili di vita improntati alla sostenibilità e alla difesa dell'ambiente.
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