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Martina Pacini

Tre università pontificie insieme per rileggere l’Inter Mirifica

Tre università pontificie legate dall’insegnamento e dalla ricerca in materia di comunicazione. Un documento importante frutto delle riflessioni del Concilio Vaticano II che il 4 dicembre 2023 compie 60 anni. E il desiderio scientifico di ricordarlo e di rileggerlo alla luce della contemporaneità mediale sempre più orientata dalle logiche della cultura digitale.

Sono questi gli ingredienti del Convegno interuniversitario “60 anni di meraviglie. Storicità ed attualizzazione del Decreto Conciliare Inter Mirifica”, che si svolgerà a Roma il 7, 8 e 9 novembre. Ad organizzarlo la Facoltà di Comunicazione Istituzionale della Pontificia Università della Santa Croce, l’Istituto Pastorale della Pontificia Università Lateranense e la Facoltà di Scienze della Comunicazione Sociale dell’Università Pontificia Salesiana che per l’occasione hanno deciso di “fare rete” e di “attivare sinergie” come chiede Papa Francesco nella Costituzione Apostolica Veritatis gaudium circa le Università e le Facoltà ecclesiastiche.


L’iniziativa sarà articolata in tre pomeriggi che inizieranno alle 15.30. La sessione inaugurale si svolgerà in Santa Croce il 7 novembre e rifletterà sull’Inter Mirifica attraverso una prospettiva storico-istituzionale. Il giorno dopo (8 novembre) i lavori proseguiranno in Lateranense con un focus teologico-pastorale e relativo al rapporto del Decreto con i media studies. Il pomeriggio conclusivo (9 novembre), ospitato dalla Salesiana, proverà ad attualizzare il Documento in relazione ai processi di digitalizzazione che hanno rivoluzionato il pensiero comunicativo.
Il convegno, patrocinato dal Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede, vedrà la partecipazione di diversi studiosi che contribuiranno a offrire uno sguardo multidisciplinare al documento con l’obiettivo – spiegano i tre docenti organizzatori (Daniel Arasa della Santa Croce, Massimiliano Padula della Lateranense e Fabio Pasqualetti della Salesiana) – “di articolare analisi e riflessioni attraverso due macro-direttrici: una storica e storiografica, evidenziando come il documento si inserisca a pieno titolo nella media research. E un’altra prospettica, sottolineandone l’attualità in riferimento all’evoluzione mediale e tecnologica”.

Per informazioni e per consultare il programma clicca qui.

Fidenza: sabato 4 novembre torna "Dialoghi d'arte"

Ha per titolo “Dialoghi d’arte” il ciclo d’incontri a cura di Simone Ponzi in programma al Ridotto del teatro Magnani con inizio alle ore 21. Apertura sabato 4 novembre con Andrea Dall’Asta sul tema “Quale arte sacra oggi? Un percorso dall’icona ai giorni nostri”. Sabato 25 novembre è la volta di Giacomo Cossio che in “ControNatura” dialogherà con Simone Ponzi, curatore del Fondo Bottarelli. Conclusione sabato 9 dicembre con Luca Sommi che affronterà un tema di grande fascino: “La Bellezza. Istruzioni per l’uso”.

Ricordiamo che “Dialoghi d’arte” si propone di dare risposte alle grandi domande che solleva l’arte e che sono poi le questioni centrali della nostra via: sapere chi siamo, inter- pretare il presente e le sue complessità, cercare di capire dove stiamo andando.

L’ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti. Per informazioni telefonare al seguente numero: 0524.517390.

Giubileo 2025: disponibile negli store l’App “Iubilaeum25”

È disponibile per il download l’applicazione mobile ufficiale del Giubileo 2025, “Iubilaeum25”. L’app, che renderà più agevole la registrazione agli eventi giubilari, potrà essere scaricata da App Store per iOS e da Play Store per Android. Tramite l’applicazione, disponibile in sei lingue informa il Dicastero per l’Evangelizzazione – si potrà accedere a tutte le ultime notizie sul Giubileo, iscriversi come pellegrino all’Anno santo e ottenere gratuitamente la Carta del Pellegrino. Una volta registrati sul portale ciascuno potrà iscriversi anche agli eventi giubilari e ai pellegrinaggi alla Porta Santa. Navigando grazie al menù intuitivo e semplice, l’utente potrà salvare gli eventi a cui è interessato, accedere più velocemente alla propria area personalizzata e disporre del Qr code univoco per l’ingresso alla Porta Santa.

 

Foto Siciliani-Gennari/SIR

Oltre 150mila i download per la nuova app Bibbia CEI

Sono oltre 150mila i download per la nuova app Bibbia CEI, lo strumento di consultazione dei testi biblici adatto ai dispositivi di ultima generazione, scaricabile da Apple Store e Google Play.

L’app offre tutti i servizi del sito www.bibbiaedu.it, ovvero consente di accedere e mettere a confronto la traduzione della Bibbia Cei 2008 con tutti gli altri testi ufficiali in italiano, ebraico e greco. La nuova versione può essere utilizzata anche in modalità offline e permette alle persone con difficoltà visive di personalizzare il contrasto e le dimensioni del carattere.
Sia l’app che il sito BibbiaEdu.it contengono i testi della Bibbia Cei (2008 e 1974), della Bibbia Interconfessionale, dell’Antico Testamento in ebraico e greco, del Nuovo Testamento in greco e della Nova Vulgata.

“I numeri confermano la bontà del progetto e sono anche stimolo ad andare avanti con altre novità. Non dimenticando peraltro che il sito BibbiaEdu.it mette a disposizione anche alcuni audio dei testi: è un progetto in via di sviluppo che vorremmo integrare sulle piattaforme podcast”, sottolinea Vincenzo Corrado, direttore dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali che, insieme al Settore dell’apostolato biblico dell’Ufficio catechistico, ha supervisionato l’iniziativa sostenuta dalla Segreteria Generale della CEI. “La presenza digitale – osserva Corrado – continua con quella motivazione all’origine del sito e dell’app: strumenti per ‘visionare, scomporre, richiamare, studiare la Parola che sta a fondamento della fede e della vita della comunità cristiana, patrimonio culturale e spirituale dell’umanità intera’”.


“Questa app è una risposta concreta all’invito del Concilio di rendere la Sacra Scrittura accessibile e familiare a tutti. Per far questo non basta ‘caricare’ dei testi su una piattaforma digitale. Bisogna vigilare che i testi siano corretti, che le corrispondenze siano effettive, che ogni elemento (dal testo alle note) sia in ordine”, spiega don Dionisio Candido, responsabile del Settore dell’apostolato biblico, ricordando inoltre che “è necessario trovare le soluzioni migliori per le persone ad esempio con disabilità visiva, attraverso accorgimenti nel settaggio delle lettere”. Infine, aggiunge, “non vanno trascurati gli esperti, che adesso possono consultare sul palmo di una mano anche i testi ebraico, greco e latino della Bibbia”.

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