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Martina Pacini

La visita del card. Emil Paul Tscherrig al Museo del Duomo di Fidenza

Il 9 ottobre, festività patronale di San Donnino Martire, prima di presiedere il solenne pontificale in Cattedrale, S. E. Rev.ma il cardinale Emil Paul Tscherrig, Nunzio Apostolico in Italia, ha onorato il Museo del Duomo e Diocesano di Fidenza di una sua breve visita, accompagnato dal Vicario generale don Gianemilio Pedroni e dal Cancelliere don Alessandro Frati.
Si è soffermato sulle più importanti opere esposte, tra cui la Maestà mariana di Benedetto Antelami, l’acquamanile a forma di colomba di bronzo dorato, di bottega germanica medievale (dono di un personaggio d’alto rango in transito lungo la via Francigena), il fonte battesimale romanico, i mattoni-reliquie di San Donnino e san Gislamerio, la rara stampa proveniente dalla chiesa di San Pietro che raffigura l’albero genealogico dell'ordine agostiniano, opera di Oliviero Gatti, incisore allievo di Agostino Carracci; la quadreria a soggetto principalmente mariano; il paliotto di San Donnino, d’argento sbalzato, cesellato e dorato, opera di Gaetano Sanini, orafo di fiducia di maria Luigia d’Austria.
Il cardinale ha rivelato di conoscere bene la Storia di San Donnino, scolpita nella facciata della Cattedrale, illustratagli il giorno precedente dal nostro Vescovo Ovidio.

Festività patronale di San Donnino Martire: tutte le celebrazioni

Apertura l’8 ottobre con i primi vespri solenni in cripta (ore 17).
Seguirà la s. Messa vigiliare presieduta da don Gianemilio Pedroni, Vicario generale della Diocesi (ore 18).
Il 9 ottobre solenne pontificale presieduto da S. Eminenza Rev.ma card. Emil Paul Tscherring, Nunzio Apostolico in Italia.
In serata secondi vespri solenni in cripta (ore 17); seguirà (ore 18) la s. Messa presieduta da S. E. mons. Ovidio Vezzoli, vescovo di Fidenza.

Domenica 8 ottobre, Speciale su "Avvenire"

Domenica 8 ottobre il quotidiano dei Vescovi “Avvenire” dedica un inserto speciale alla Diocesi di Fidenza in occasione della festa patronale di San Donnino Martire.
Oltre alla presentazione della Lettera pastorale del Vescovo Ovidio sulla comunione fraterna, l’inserto conterrà: il messaggio del nostro Pastore sul significato della festa patronale e alcune note circa il cammino sinodale con un breve cenno al lavoro che ci attende in futuro a cura della nostra equipe.

Fidenza: il 5 ottobre corteo delle Luminarie

Giovedì 5 ottobre, come da tradizione, si terrà il corteo delle luminarie dedicato al santo patrono Donnino Martire.
Pubblichiamo di seguito il programma completo.
- Alle ore 20.30 da via Cavour e da via Berenini le rappresentanze delle comunità fidentine muoveranno in direzione del Municipio con “candele e luminarie” precedute dalla banda municipale. Accoglierà il corteo la banda “Città di Fidenza”. Saranno poi presentati gli stendardi di tutte le frazioni cittadine. Anche quest’anno verrà presentato un nuovo stendardo: quello delle frazioni di Chiusa Ferranda e Chiusa Viarola, che si aggiungerà agli altri 8 già realizzati negli anni precedenti.
- Seguirà il saluto del sindaco Andrea Massari e la lettura degli “Statuta”.
A partire dalle ore 21 il corteo percorrerà piazza Garibaldi, piazza Verdi, via Milani, piazza Omati (chiesa di S. Giorgio), via Rossi, via Don Minzoni (abside del Duomo), via Cavour via Petrarca, fino a giungere in piazza Duomo. In piazza Omati proiezioni e intermezzo musicale a cura della corale “Chorus Laetus” diretta dal maestro Luca Pollastri. In via don Minzoni proiezioni e intermezzo musicale a cura della Corale San Donnino diretta dal maestro Giovanni Chiapponi.
- Seguiranno in Cattedrale il saluto e l’intervento del Vescovo Ovidio, la preghiera a San Donnino, l’omaggio del sindaco e dei cittadini all’urna del Santo Patrono con la consegna del cero e dei doni.
La processione attuale è l’ultima testimonianza di una antica usanza diffusa nel medioevo dove le popolazioni si impegnavano, come segno della sottomissione, a portare un tributo di cera. Tale offerta veniva presentata in forma solenne, una volta all’anno, alla festività del patrono. Le origini dell’evento sono antiche: la menzione si trova negli Statuti 52 e 53 emanati nel 1425 dal Podestà con l’approvazione dei Visconti, Signori di Milano. Lo Statuto 52 recita infatti:
“Come il Potestà, per due giorni prima della Festa del Beato Donnino, faccia bandire che tutti si preparino con candele e ceri. E poi stabilirono e ordinarono che in onore di San Donnino Martire il signor Podestà faccia bandire per due giorni prima della Festa del Beato Donnino, che tutte le persone debbano prepararsi con candele e luminarie da farsi e da portarsi per la Festa del Beato Donnino, che debbano venire con le candele accese insieme con il signor Podestà alla Vigilia di San Donnino alla sua Chiesa, e lì lasciare le candele, e che in tempo di pace ogni Console delle Ville con un doppiere di quattro libbre di cera per ciascuna Villa Comunale si presenti, e faccia scrivere dal notaio del Comune, e lascino le stesse luminarie quando il Vicario andrà alla Chiesa, e questa sotto pena da imporsi e da apportarsi secondo la volontà del sig. Vicario”.
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