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Martina Pacini

Il ricordo di Pierina Belli nelle parole del pronipote Egidio

Il 19 ottobre 1949 la Camera di Commercio, industria e agricoltura di Piacenza scrive al comune di Castelvetro Piacentino, chiedendo «[…] se la S.A. Cooperativa Lavoratrici dell’Ago, iscritta al n° 5204 del Registro delle ditte, con sede in frazione Croce S. Spirito, ha cessato o meno la sua attività. Dalla denuncia di esercizio presentata a suo tempo, risulta presidente tale Belli Pierina di Armando».

Al di là dell’errore nel nome, che invece di Armando era Alessandro, la Belli Pierina in questione era la mia prozia (anzi, pro-prozia, essendo zia di mio nonno) che, dopo aver fondato nel 1908 l’Unione Donne di Azione cattolica nella diocesi di Fidenza e a Croce S. Spirito, con l’aiuto di Mons. Allegri, nel 1912 fa aprire un asilo infantile con annessa una scuola di lavoro, fonda un Oratorio femminile e un teatrino funzionante nel 1913.

Durante la Grande guerra fonda l’ufficio “Notizie per militari e loro famiglie” e coordina la raccolta di mezzi e di indumenti per le famiglie bisognose Nel 1918 fonda la Gioventù Femminile di A.C. diocesana. Successivamente è segretaria del comitato “Profughi della disfatta di Caporetto”. Con padre Enrico Mauri lavora all’Opera “Madonnina del Grappa” per l’assistenza alle madri e alle vedove di guerra. Fonda una sezione dell’Opera a Castelvetro. Subito dopo la prima guerra mondiale aveva istituito, sempre a Corce S. Spirito, una biblioteca, un cinema, un doposcuola e la “Cooperativa Lavoratrici dell’Ago”. Finisce la Grande Guerra, inizia e finisce anche la Seconda guerra mondiale e Pierina Belli torna in “prima linea” con gli uffici notizie per i militari e le famiglie e con l’assistenza ai figli dei soldati al fronte. E arriviamo così al 1949, a quel 27 ottobre quando il comune di Castelvetro Piacentino invita Pierina Belli a presentarsi nell’ufficio segreteria. Lei risponde così: «Croce S. Spirito 28 ottobre 1949. Egregio Sig. Segretario, un impegno mi vieta di venire in ufficio come da invito in data 27/10. Le mando indicazioni per iscritto circa la Cooperativa dell’ago esistita in Croce vari anni or sono. Per le tassazioni ingiuste e retroattive imposte dal governo di allora (1926) appunto ideate (illeggibile) per far cadere le cooperative, anche la nostra non ha più potuto sostenersi ed è finita. Siccome ha avuto una specie di fallimento il curatore ne è stato il Dott. Marcello Dresda che della cessazione ha dato avviso ai competenti uffici, compreso il comune di Castelvetro il quale, forse, non avrà tenuto conto della comunicazione. Non ci sono altre notizie infrastanti al riguardo. La Cooperativa (Lavoratrici dell’ago ndr.) era stata istituita da sarte e cucitrici per economia nell’acquisto di generi di loro prima necessità. La ringrazio vivamente. Dev. Pierina Belli».

Nel frattempo, in tutti quegli anni, Pierina aveva continuato la sua personalissima “missione” e stava sostenendo con tutte le sue forze il seminario di Fidenza. Nel suo testamento spirituale ha scritto: «Ringrazio commossa il Signore, che accettando la mia nullità e un dolorosissimo sacrificio volontario, ha cosparso di grazie il mio cammino, nella mia diocesi e nella nostra Italia meravigliosa (continente ed isole) permettendomi di lavorare per Lui e la Sua Santa Chiesa, animando e sorreggendo la mia incapacità e dandomi sempre rassegnazione e pace nelle prove della vita. Amate Dio, amatevi fra di Voi e avrete la pace. Mi perdonino tutti se a volte li ho scontentati, pur amandoli molto». Oggi Pierina Belli è Serva di Dio.

                                                                                                 Egidio Bandini

8xmille alla Chiesa cattolica: con i contributi prosegue l’opera di restauro dei documenti in archivio

Anche quest’anno, grazie ai contributi dell’8xmille, prosegue l’opera di restauro dei documenti conservati nel nostro Archivio storico diocesano. Sono in tanti a non sapere che scegliere di destinare una quota Irpef alla Chiesa Cattolica permette di realizzare migliaia di progetti non solo per sostenere chi è più debole e in difficoltà, ma anche per salvaguardare e valorizzare i beni culturali ecclesiastici: chiese, quadri, statue, oggetti sacri e libri, ma anche documenti, che a pieno titolo rientrano tra i beni culturali. Un documento, infatti, nasce come strumento giuridico per attestare diritti e doveri e per comprovare un’attività ma, nel tempo, accresce la propria importanza culturale di testimonianza del passato e fonte per la storia. Gli archivi ecclesiastici, quindi, hanno un rilevante valore storico, sociale e religioso, riconosciuto in più occasioni dalla Chiesa e sancito anche dallo Stato italiano, che ne promuovono tutela e valorizzazione. Essi non conservano soltanto tracce delle vicende umane, ma in quanto luoghi della memoria delle comunità cristiane, svelano l’azione della divina Provvidenza nella storia, facendosi autentico strumento pastorale per una nuova evangelizzazione.

L’Archivio storico diocesano, che ha il compito di conservare, tutelare e valorizzare il patrimonio storico-documentario della nostra diocesi, da diversi anni investe le risorse derivate dall’8xmille soprattutto per finanziare progetti di salvaguardia e restauro dei documenti di cui è custode. I numerosi interventi hanno riguardato sia materiale cartaceo che pergamene deteriorati in seguito al bombardamento del Vescovado e dell’Archivio vescovile nel maggio del 1944, oppure a causa dell’usura, della cattiva conservazione o semplicemente dello scorrere del tempo.

 

Pergamene Monticelli 997 9 prima copia

(La pergamena prima del restauro)

Nell’ultimo biennio, in particolare, gli sforzi si sono concentrati nel recupero delle pergamene appartenenti all’Archivio parrocchiale di Monticelli d’Ongina, recentemente depositato dal parroco, don Stefano Bianchi, presso l’Archivio storico diocesano proprio per garantirne la migliore custodia, tutela e gestione. Si tratta di un gruppo di ventiquattro documenti, datati tra il secolo XV e il secolo XIX, di grande interesse per la storia di Monticelli e della sua collegiata, che si trovavano in uno stato di conservazione molto precario, con danni talora irreversibili, e sui quali è stato necessario intervenire con urgenza per preservarli da ulteriori guasti. Tra questi bolle e brevi pontifici per l’erezione, la dotazione e la conferma degli statuti della collegiata di San Lorenzo Martire, decreti relativi alle confraternite e indulgenze. L’intervento di restauro, a causa dell’entità della spesa, è stato diviso in due lotti ed è stato affidato al laboratorio “Cartantica”, con sede a Parma e specializzato nel settore, che ha già ultimato e consegnato la prima parte del lavoro.

Pergamene Monticelli 997 9 dopo copia

(La pergamena dopo il restauro)

 

I documenti, previa analisi per stabilire l’entità dei danni presenti dal punto di vista sia fisico che chimico e microbiologico, sono stati sottoposti a prove di solubilità di inchiostri e colori, sono stati puliti a secco a pennello, umidificati e spianati, sono quindi state risarcite con carta giapponese le eventuali lacune e sono stati suturati tagli e strappi. Anche i sigilli plumbei, quando presenti, sono stati puliti e, nel caso di sigilli in cera, si è provveduto anche a consolidarne i bordi per scongiurare ulteriori perdite. Nelle miniature sono stati consolidati i colori con fissaggio di pigmenti e oro. Per favorire la conservabilità nel tempo e preservare da danni futuri, il laboratorio ha anche provveduto a realizzare appositi contenitori in cartoncino acid- free impilabili e di misura adeguata alla cassettiera dove verranno riposti. Questi contenitori, inoltre, sono stati progettati per poter essere utilizzati anche nel corso di eventuali eventi espositivi.

Elena Nironi

 

 

COME FIRMARE - DESTINAZIONE 8XMILLE

Un piccolo gesto,
una grande missione

Non è una tassa, e a te non costa nulla. Con la tua firma per l’8xmille alla Chiesa cattolica potrai offrire formazione scolastica ai bambini, dare assistenza ad anziani e disabili, assicurare accoglienza ai più deboli, sostenere progetti di reinserimento lavorativo, e molto altro ancora. Firmare è molto semplice. Scopri come fare seguendo le istruzioni riportate di seguito.

Scheda allegata al Modello CU

Chi può firmare?

Coloro che possiedono solo redditi di pensione, di lavoro dipendente o assimilati, attestati dal modello CU e sono esonerati dalla presentazione della dichiarazione dei redditi.

Come scegliere?

Utilizzare l’apposita scheda allegata al modello CU e:

  1. nel riquadro relativo alla scelta per l’Otto per mille, firmare nella casella “Chiesa cattolica”, facendo attenzione a non invadere le altre caselle per non annullare la scelta.
  2. Firmare anche nello spazio "Firma" posto in basso nella scheda.

Nel caso in cui, per qualsiasi ragione, non si disponga della scheda allegata al modello CU, sarà possibile utilizzare per la scelta la apposita scheda presente all’interno del Modello REDDITI.

In tal caso, negli appositi spazi della scheda dovranno essere indicati anche il Codice Fiscale e le generalità del contribuente. Per effettuare la scelta:

1.         nel riquadro relativo alla scelta per l’Otto per mille, firmare nella casella “Chiesa cattolica”, facendo attenzione a non invadere le altre caselle per non annullare la scelta.

2.         Firmare anche nello spazio "Firma" posto in fondo alla scheda nel riquadro “RISERVATO AI CONTRIBUENTI ESONERATI”

La scheda è liberamente scaricabile dal sito internet dell’Agenzia delle Entrate (www.agenziaentrate.gov.it – sezione: cittadini – dichiarazioni ).

I tempi e modalità di consegna sono gli stessi di quelli previsti per la scheda allegata al Modello CU.

Quando e dove consegnare?

1. Consegnare entro il 30 novembre solo la scheda con la scelta, in una busta chiusa, che deve recare cognome, nome, codice fiscale del contribuente e la dicitura "SCELTA PER LA DESTINAZIONE DELL’OTTO, DEL CINQUE E DEL DUE PER MILLE DELL'IRPEF” secondo una delle seguenti modalità:

-    presso qualsiasi ufficio postale . Il servizio di ricezione è gratuito. L’ufficio postale rilascia una apposita ricevuta.

-    ad un intermediario abilitato alla trasmissione telematica (professionista, CAF). Gli intermediari devono rilasciare, anche se non richiesta,una ricevuta attestante l’impegno a trasmettere la scelta; inoltre hanno facoltà di accettare la scheda e possono chiedere un corrispettivo per il servizio.

2. Inoltre è possibile trasmettere la scelta direttamente via internet entro il 30 novembre.

  

Modello 730

Premessa

Il modello 730 precompilato viene messo a disposizione del contribuente, a partire dal 30 aprile, in un’apposita sezione del sito internet dell’Agenzia delle entrate (www.agenziaentrate.gov.it. – area riservata )

Si può accedere a questa sezione utilizzando:

un’identità SPID – Sistema pubblico d’identità digitale;

CIE - Carta di identità elettronica;

una Carta Nazionale dei Servizi.

Il contribuente può accedere alla propria dichiarazione precompilata anche tramite il proprio sostituto che presta assistenza fiscale oppure tramite un intermediario (Caf o un professionista abilitato).

In questo caso deve consegnare al sostituto o all’intermediario un’apposita delega per l’accesso al 730 precompilato.

Per chi è messo a disposizione il modello 730 precompilato?

Il 730 precompilato è messo a disposizione dei contribuenti che – oltre ai redditi di pensione, di lavoro dipendente o assimilati - possiedono altri redditi da dichiarare con questo modello e/o hanno oneri deducibili/detraibili, non hanno la partita IVA e possono avvalersi dell’assistenza fiscale del proprio sostituto d’imposta (datore di lavoro o ente pensionistico) oppure di un CAF o di un professionista abilitato .

Modalità di presentazione

Presentazione diretta all’Agenzia delle Entrate

Se il contribuente intende presentare il 730 precompilato direttamente tramite il sito internet dell’Agenzia delle entrate deve anche compilare il modello 730 – 1 con la scelta per la destinazione dell’8, del 5 e del 2 per mille dell’Irpef (anche se non esprime alcuna scelta).

Presentazione al sostituto d’imposta

Chi presenta la dichiarazione al proprio sostituto d’imposta deve consegnare la delega per l’accesso al modello 730 precompilato. Il medesimo sostituto acquisisce anche la scheda contenente la scelta per destinare l’8, il 5 e il 2 per mille dell’Irpef secondo le disposizioni indicate dallo specifico provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate, previsto dall’art. 37, comma 2-bis, lettera c-bis) del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, in materia di dematerializzazione delle schede relative alle scelte.

Presentazione al Caf o al professionista abilitato

Chi si rivolge a un Caf o a un professionista abilitato deve consegnare, oltre alla delega per l’accesso al modello 730 precompilato, il modello 730-1 con la scelta, in busta chiusa.

Il contribuente deve consegnare la scheda anche se non esprime alcuna scelta,indicando il codice fiscale ed i dati anagrafici.

Termine di presentazione

Il Modello 730 precompilato ed il modello 730-1 devono essere presentati al CAF o al professionista o al sostituto d’imposta entro il 30 settembre.

Inoltre, il contribuente può presentare all’Agenzia delle Entrate il modello 730 precompilato e il 730-1 direttamente via internet entro il 30 settembre.

I termini che scadono di sabato o in un giorno festivo sono prorogati al primo giorno feriale successivo.

 

Modello 730 ordinario (non precompilato)

Il contribuente non è obbligato ad utilizzare il modello 730 precompilato messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate. Può infatti presentare la dichiarazione dei redditi con le modalità ordinarie (utilizzando il modello 730 o il modello REDDITI).

Il contribuente per cui l’Agenzia delle entrate ha predisposto il modello 730 precompilato, ma ha percepito altri redditi che non possono essere dichiarati con il modello 730 (ad esempio redditi d’impresa), non può utilizzare il modello 730 precompilato, ma deve presentare la dichiarazione utilizzando il modello REDDITI ordinario o modificando il modello REDDITI precompilato.

Il contribuente per cui l’Agenzia delle Entrate non ha predisposto il modello 730 precompilato (ad esempio perché non è in possesso di alcun dato da riportare nella dichiarazione dei redditi) deve presentare la dichiarazione dei redditi con le modalità ordinarie utilizzando il modello 730, ove possibile, oppure il modello REDDITI.

A chi e quando si presenta

Il modello 730 ordinario, insieme al modello 730 1 – con la scelta ,può essere presentato al sostituto d’imposta che presta l’assistenza fiscale, al Caf o al professionista abilitato entro il 30 settembre

Modello REDDITI

La scelta viene effettuata utilizzando l’apposita scheda, presente all’interno del modello REDDITI, che è usata sia in caso di obbligo di presentazione della dichiarazione sia in caso di esonero.

Negli appositi spazi della scheda dovranno essere indicati anche il Codice Fiscale e le generalità del contribuente.

Chi può firmare?

I contribuenti che non scelgono di utilizzare il modello 730 per la dichiarazione dei redditi oppure i contribuenti che sono obbligati per legge a compilare il modello REDDITI.

Come scegliere?

Firmare nella casella “Chiesa cattolica” facendo attenzione a non invadere le altre caselle per non annullare la scelta, nell’apposito riquadro denominato "Scelta per la destinazione dell’Otto per mille dell’Irpef “ posto nella scheda.

Quando e dove consegnare?

  1. Il modello REDDITI e la scheda possono essere predisposti da qualsiasi intermediario abilitato alla trasmissione telematica (CAF, professionista), che provvederà anche all’invio della dichiarazione entro il 30 novembre. È importante comunque ricordare all’intermediario fiscale la propria scelta per la destinazione dell’Otto per mille.
  1. Chi invece predispone da solo il modello REDDITI , deve effettuare la consegna via internet entro il 30 novembre , ovvero, se non è obbligato all'invio telematico, presso qualsiasi ufficio postale dal 2 maggio al 30 giugno.

Busseto, tutta la comunità in lutto per la morte sul lavoro di Maurizio Giordano

Si è svolta all’aperto, in un clima di grande commozione e di vero raccoglimento, la preghiera in suffragio di Maurizio Giordano, proprio nel luogo in cui si è verificato il tragico incidente nel quale ha perso la vita. La direzione dell’azienda Ibis, leader nel settore degli insaccati, il cui stabilimento si trova alle porte di Busseto, ha proposto alle maestranze di fermarsi nel pomeriggio dopo il turno di lavoro per fare memoria del tragico evento verificatosi sabato 8 luglio scorso. A questo desiderio hanno risposto in molti.
L’operaio, stimato dipendente di una ditta che stava eseguendo alcuni lavori di ampliamento dell’azienda, per cause ancora al vaglio degli inquirenti è caduto da un’impalcatura metallica, alta una decina di metri.
Il parroco don Luigi Guglielmoni ha ringraziato il dottor Mauro Fara e il dottor Silvano Pisotti, della direzione dell’Ibis, per la significativa proposta di ritrovarsi a pregare e le numerose maestranze che hanno accolto l’invito.
“Mi piacerebbe molto poter ascoltare da voi i pensieri, i sentimenti e le considerazioni scaturiti nel vostro cuore in questi giorni. Avrei sicuramente tanto da imparare. Il Signore, che vede nel segreto, ha tutto ben presente. Siamo qui, ognuno con l’umanità e la fede di cui è capace, per affidare al Signore della vita Maurizio, la sua sposa, i suoi figli e quanti ne piangono la prematura e improvvisa scomparsa. In un solo mese abbiamo dato l’ultimo saluto a ben due vittime sul lavoro nel nostro territorio”, ha detto don Luigi.
Poi la preghiera: “Signore, che per anni hai lavorato a Nazaret, ti chiediamo di benedire questa azienda e tutti i luoghi di lavoro nei quali le persone trovano occupazione, dignità e sostentamento. Aiuta ciascuno di loro a dare il meglio di sè nel rispetto delle norme di sicurezza per la salvaguardia della vita propria e altrui per evitare infortuni e la perdita di vite umane. Il suo sacrificio ci sia di monito. Il pensiero a Maurizio e ai suoi cari, privati della sua preziosa presenza, ravvivi in noi la solidarietà e la ricerca di un punto certo cui aggrappare la nostra vita, ogni giorno, per qualunque evenienza”.

Periodo estivo: chiusura degli uffici di Curia

Con il numero 29 in uscita oggi il nostro settimanale diocesano sospende le pubblicazioni: ritornerà nelle case degli abbonati venerdì 2 settembre. Con l’occasione ricordiamo a coloro che non hanno ancora rinnovato l’abbonamento per il presente anno che possono farlo attraverso le modalità presenti sul nostro sito web a questo link: (http://www.ilrisvegliofidenza.it/index.php/abbonamenti)

Gli uffici della Curia Vescovile di Fidenza saranno chiusi dal 31 luglio al 16 agosto: riapertura il 17 agosto.

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