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Martina Pacini

17° Giornata mondiale per la Custodia del Creato

In occasione della 17° Giornata mondiale per la Custodia del Creato, come di consueto la Diocesi promuove una veglia di preghiera presieduta dal Vescovo Ovidio.
La veglia avrà luogo sabato 3 settembre alle ore 20.30 presso il Santuario di Careno.

Il premio "Magister Docet" 2022

Il premio "Magister Docet" considera e valorizza il lavoro svolto da quegli insegnanti che hanno ispirato i loro alunni sostenendone la realizzazione e contribuendo a migliorare la comunità scolastica, ed è oggi il segno della particolare attenzione che nel tempo la nostra città ha riservato all'educazione scolastica.
Il Bando, che sotto riportiamo integralmente, prevede una cerimonia ufficiale di premiazione per martedì 4 ottobre 2022 alle ore 17 presso il Ridotto del Teatro G. Magnani. In calce al presente articolo diamo i riferimenti per poter scaricare in formato PDF il Regolamento del premio ed il Modulo Candidatura.
 
Le motivazioni del Premio  
 
L’istruzione è un diritto umano e gli insegnanti portano in aula, ogni giorno, la grande responsabilità di istruire e di educare le generazioni future alla costruzione di una società basata sullo sviluppo sostenibile, la pace, la democrazia, i diritti umani e l’uguaglianza.
Per questo nel 1994 l’UNESCO ha istituito, per il 5 ottobre, la Giornata Mondiale degli Insegnanti come una significativa presa di coscienza e un apprezzamento del contributo indispensabile che i docenti forniscono all’educazione e allo sviluppo.
La Giornata vuole anche ribadire il ruolo centrale dei docenti, mettendo in rilievo l’importanza degli insegnanti nel percorso di formazione, educazione e guida delle nuove generazioni.
In tale ottica l’Amministrazione comunale conferisce un premio al magister in qualità di protagonista di una scuola, intesa come comunità inclusiva, che riconosce le differenze di ciascuno, che ne individua le potenzialità e che aiuta ad esplicitarle.
Attraverso il premio verranno raccolte e raccontate le storie e le esperienze di quegli insegnanti che hanno ispirato i propri studenti testimoniando accoglienza, esercizio senza fine di responsabilità, orgoglio di libertà personale.
PREMIO MAGISTER DOCET 2022
 
Il Premio intende sottolineare il ruolo imprescindibile di un docente che ha lasciato il segno nella vita scolastica dei suoi alunni: un’occasione per raccontare l’importanza dell’insegnante nella crescita delle nuove generazioni, creando cittadini attivi e consapevoli.
Il Comune di Fidenza bandisce un concorso per l’assegnazione di un premio per un insegnante, “magister”, che abbia contribuito positivamente alla formazione dei propri alunni e si sia distinto per il proprio impegno e le proprie capacità al servizio della comunità scolastica.
Il premio consisterà nella valorizzazione dell’operato del docente tramite:
• un evento di premiazione pubblica presso una sede dell’Amministrazione 
Comunale;
• conferimento di una pergamena.
 

Possono essere candidati tutti i docenti, in quiescenza o in attività, che abbiano prestato o che prestino servizio nelle scuole dell’infanzia, nelle scuole primarie e negli istituti di istruzione secondaria di primo e di secondo grado statali, paritarie e non paritarie del Comune di Fidenza.
Possono presentare candidature:
• coloro che abbiano frequentato o che frequentino le scuole di Fidenza;
• coloro i cui figli frequentino o abbiano frequentato le scuole situate nel Comune di 
Fidenza;
• coloro che abbiano operato o che operino come docenti, in qualità di personale ATA e come educatori nelle scuole di Fidenza.
I proponenti, secondo il modulo allegato, dovranno indicare il proprio nome e cognome, il nome e il cognome del docente, l’istituzione scolastica nella quale il docente ha prestato o presta servizio e allegare una breve motivazione entro e non oltre le ore 13,00 del 27 settembre 2022 all’ufficio protocollo del Comune di Fidenza, piazza Garibaldi n. 1 – 43036 Fidenza (tel. 0524 517270) una busta chiusa, debitamente sigillata e controfirmata sui lembi di chiusura, con l’indicazione del mittente, indirizzato al Comune di Fidenza c/o Ufficio Cultura, con la seguente dicitura “Premio Magister Docet 2022”.
Le candidature proposte verranno sottoposte a istruttoria dagli uffici competenti. A seguito dell’istruttoria sarà individuato il docente che abbia conseguito il maggior numero di candidature.
In caso di ex-aequo risulterà destinatario del premio il docente anagraficamente più anziano.

Documenti
 

V edizione del premio "Don Amos Aimi"

Inserito nel ricco calendario della "Festa Internazionale della Storia 2022", il premio "Don Amos Aimi" è giunto alla quinta edizione. La premiazione si terrà il 15 ottobre.
 
 
Premio Don Amos Aimi - V edizione
Il Comune di Fidenza bandisce la quinta edizione del premio "Don Amos Aimi" dedicato alla sua memoria.


Le ricerche storiche, che custodiscono la memoria, aiutano a cogliere il significato profondo del divenire dei territori in generale, dei luoghi culturali e dell’immaginario collettivo. I tratti identitari, infatti, che ruotano intorno al patrimonio culturale artistico e ambientale delle comunità, necessitano di continue ricerche che in modo sistemico ne indaghino le costanti perchè raccontando il passato, si parli di futuro.
 
La ricerca storica contribuisce ad individuare la forma urbis senza la quale le scelte sarebbero improntate da una estemporanea immediatezza che trova soluzioni altrettanto semplicistiche e certamente non lungimiranti.
Il premio vuole incentivare quelle ricerche, tradotte in saggi, romanzi o compendi che mappano le vicende della nostra città e che sistematizzano entusiasmo competenze ed energie perchè i più ne abbiano accesso e partecipino in modo consapevole alla vita della nostra comunità.
 
Passione, impegno e competenze che trovano una sintesi nell’opera di studioso di don Amos Aimi. La rilettura delle sue opere, la riflessione sulle sue proposte interpretative e sulle problematiche ancora aperte relative alla storia di Fidenza, misurano il peso del suo intenso lavoro sulla storiografia locale e non solo.
 
Motivo ispiratore delle sue ricerche la concezione del lavoro dello storico come assiduo e intenso dialogo metodologico e critico sia sui singoli temi e problemi volta per volta affrontati, sia di orizzonte generale e di dibattito, così che le scritture storiche abbiano il seguente obbiettivo: siano documenti significativi che aiutino ad individuare i campi d’indagine, raffinando e innovando i metodi della ricerca, sviluppando e moltiplicando i temi della conoscenza storica.
 
Il Premio
 
Il Premio considera e premia, a libera scelta di una selezionata e prestigiosa giuria, opere dell’ultimo decennio di autori italiani e stranieri (in questo caso tradotte e pubblicate in Italia) che trattino temi storici e mostrino due caratteristiche fondamentali, il rigore scientifico e la qualità della scrittura. La cerimonia ufficiale di premiazione si terrà il 15 ottobre 2022, alle ore 11 presso il Ridotto del Teatro G. Magnani.

Il Premio è in memoria di Don Amos Aimi, archivista della curia vescovile, bibliotecario del seminario vescovile, canonico penitenziere della Cattedrale, parroco di Bastelli, amministratore parrocchiale di Chiusa Ferranda, studioso appassionato e instancabile della storia di Fidenza come testimoniano i saggi da lui scritti e curati.
Il Comune di Fidenza bandisce un concorso per l’assegnazione di un premio per opere relative alla storia di Fidenza e dei territori vicini, nel loro divenire nei secoli, pubblicate nell’ultimo decennio.
Gli autori potranno essere italiani e stranieri (in questo caso le opere dovranno essere tradotte e pubblicate in Italia). Non esistono limiti di età per gli autori.
Il premio consisterà nella valorizzazione dell’opera individuata secondo le seguenti modalità:
• evento di premiazione pubblica presso una sede dell’Amministrazione  Comunale;
• acquisto di numero 30 copie dell’opera finalizzata ad un processo di divulgazione;
• inserimento nell’evento “Festa della Storia 2022” dedicato alla dimensione storico-letteraria;
I concorrenti dovranno presentare entro e non oltre il 10 ottobre 2022 alle ore 13:00 all’ufficio protocollo del Comune di Fidenza, piazza Garibaldi n. 1 – 43036 Fidenza (tel. 0524 517270) un plico, debitamente sigillato e controfirmato sui lembi di chiusura, con l’indicazione del mittente, indirizzato al Comune di Fidenza c/o Ufficio Cultura, con la seguente dicitura “Premio don Amos Aimi”.
Nel plico dovrà essere inserita la domanda di partecipazione secondo l’allegato modello, il curriculum del candidato, copia del documento di identità e una copia cartacea dell’opera presentata. Gli autori potranno concorrere con saggi, compendi e romanzi, relativi alla storia di Fidenza nel suo divenire nei secoli, già oggetto di pubblicazione negli ultimi 10 anni.
Le opere dovranno essere state pubblicate in formato cartaceo.
Le opere presentate saranno valutate da una Commissione giudicatrice composta da tre componenti, appartenenti ai seguenti ambiti: ambito giornalistico, ambito critico-letterario, ambito storico. 
Le decisioni della Commissione sono inappellabili.
Documenti
 

Cammino sinodale: online la Sintesi nazionale della fase diocesana

 
Sinodo 2021-2023
“Per una Chiesa sinodale: Comunione, partecipazione e missione”
Online la Sintesi nazionale della fase diocesana
È online sui siti https://camminosinodale.chiesacattolica.it e https://www.chiesacattolica.it la Sintesi nazionale della fase diocesana del Sinodo 2021-2023 “Per una Chiesa sinodale: Comunione, partecipazione e missione” che la Presidenza della CEI ha consegnato il 15 agosto alla Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi.
 
Il Sinodo è inteso come un processo sinodale e culminerà nel 2023 con la fase universale, preceduta da quella continentale.
 
Il documento dà sinteticamente conto del percorso compiuto nell’anno pastorale 2021-2022, dedicato all’ascolto e alla consultazione capillare del Popolo di Dio. Questo primo “step” è stato armonizzato, per volere dei Vescovi, con il Cammino sinodale delle Chiese che sono in Italia, che sta interessando sempre di più i diversi territori con proposte e progetti. La Sintesi, dunque, offre anche una panoramica del primo anno di Cammino sinodale, che fino al 2025 sarà strutturato in tre momenti: fase narrativa (2021-2022 e 2022-2023); fase sapienziale (2023-2024); fase profetica (2025).
 
“Il coinvolgimento – viene riportato nella Sintesi – è stato ampio ed eterogeneo: dalle Chiese locali nelle loro articolazioni (diocesi, parrocchie, zone pastorali o foranie...) e in tutte le loro componenti, con lo sforzo di raggiungere anche i mondi della politica, delle professioni, della scuola e dell’università, fino ai luoghi della sofferenza e della cura, alle situazioni di solitudine e di emarginazione”. Nonostante “incertezze e perplessità”, soprattutto nella fase iniziale, le Chiese in Italia hanno cercato di superare individualismi, scetticismi e steccati, e si sono messe in cammino: è stato costituito un Gruppo di coordinamento nazionale, si sono formati circa 50.000 gruppi sinodali, con i loro facilitatori, per una partecipazione complessiva di mezzo milione di persone. Più di 400 referenti diocesani hanno coordinato il lavoro, insieme alle loro équipe. Sono 200 le sintesi diocesane e 19 quelle elaborate da altri gruppi – per un totale di più di 1.500 pagine – pervenute alla Segreteria Generale della CEI a fine giugno. I diversi contributi giunti non vengono citati nominalmente, ma sono assorbiti all’interno del testo nella loro ricchezza e pluriformità.
“Non si è semplicemente parlato di sinodalità, ma la si è vissuta, facendo i conti anche con le inevitabili fatiche: nel lavoro dell’équipe diocesana – presbiteri, diaconi, laici, religiosi e religiose insieme, giovani e adulti, e con la presenza partecipe del Vescovo –, nell’accompagnamento discreto e sollecito delle parrocchie e delle realtà coinvolte, nella creatività pastorale messa in moto, nella capacità di progettare, verificare, raccogliere, restituire alla comunità”, rileva la Sintesi evidenziando che “l’esperienza fatta è stata entusiasmante e generativa per chi ha accettato di correre il rischio di impegnarvisi: in molti contesti ha contribuito a rivitalizzare gli organismi di partecipazione ecclesiale, ha aiutato a riscoprire la corresponsabilità che viene dalla dignità battesimale e ha lasciato emergere la possibilità di superare una visione di Chiesa costruita intorno al ministero ordinato per andare verso una Chiesa ‘tutta ministeriale’, che è comunione di carismi e ministeri diversi”.
 
Nella parte centrale, il documento presenta i dieci “nuclei” attorno a cui sono state organizzate le riflessioni emerse dalle sintesi diocesane: ascoltare, accogliere, relazioni, celebrare, comunicazione, condividere, dialogo, casa, passaggi di vita e metodo.
“La loro pluralità – viene precisato – non rappresenta un limite da superare, attraverso un’operazione di omogeneizzazione o di gerarchizzazione, ma contribuisce a custodire il fondamentale pluralismo dell’esperienza delle Chiese in Italia, con tutta la varietà di accenti e sensibilità da cui sono attraversate e di cui sono portatrici”.
Il discernimento sulle sintesi diocesane e l’elaborazione dei dieci nuclei hanno permesso di individuare alcune priorità che, con l’obiettivo di alimentare e sostenere il Cammino sinodale delle Chiese in Italia in comunione con il processo in corso a livello universale, si è scelto di raggruppare lungo tre assi, definiti “cantieri sinodali”: quello della strada e del villaggio (l’ascolto dei mondi vitali), quello dell’ospitalità e della casa (la qualità delle relazioni e le strutture ecclesiali) e quello delle diaconie e della formazione spirituale. Questi cantieri potranno essere adattati liberamente e ogni Chiesa locale potrà aggiungerne un quarto che valorizzi una priorità risultante dal percorso compiuto lungo il primo anno.
“Quella del cantiere – ricorda la Sintesi - è un’immagine che indica la necessità di un lavoro che duri nel tempo, che non si limiti all’organizzazione di eventi, ma punti alla realizzazione di percorsi di ascolto e di esperienze di sinodalità vissuta, la cui rilettura sia punto di partenza per le successive fasi del Cammino sinodale nazionale”.
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