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Martina Pacini

A maggio torna "Testo...Pretesto"

"Testo... Pretesto" torna in presenza con una edizione multidisciplinare che vedrà e la letteratura e la lettura, con eventi itineranti nelle strade, nelle piazze e in teatro. Lo ha annunciato l'assessore alla Cultura del Comune di Fidenza, prof.ssa Maria Pia Bariggi.
Il Festival come occasione di riflessione e di confronto della comunità che si apre e si riappropria degli spazi e dei luoghi della città.

Il centenario della nascita del grande intellettuale Pier Paolo Pasolini - scrittore e regista profetico - sarà l’occasione per riscoprire l’attualità del suo pensiero.
Testo Pretesto nasce per promuovere e valorizzare la lettura quale strumento di crescita personale per aiutarci a comprendere la complessità del nostro tempo. Otto giorni di conferenze, spettacoli, cinema, concerti, camminate, laboratori e reading. Dal 13 al 21 maggio.

In Cattedrale il diorama pasquale

Quest’anno gli storici artisti del presepe della Cattedrale di Fidenza hanno deciso di cimentarsi con una nuova proposta rivolta alla cittadinanza e a tutti i fedeli e visitatori del Duomo fidentino: la realizzazione di un diorama pasquale raffigurante i principali momenti della Settimana Santa (Ultima Cena, Passione, Morte e Resurrezione del Signore).
I momenti saranno svelati e illuminati giorno dopo giorno a partire dal Giovedì Santo (14 aprile) fino al Sabato Santo (16 aprile). Il diorama è stato allestito negli spazi dove ogni anno viene collocato il tradizionale presepe e sarà visitabile negli orari di apertura della Cattedrale da giovedì 14 aprile sino alla fine del mese.
Di seguito gli orari: dal lunedì al venerdì 8 - 12:00/15:00 - 18:00; sabato, domenica e festivi 8 - 12:00/ 15:00 - 19:00.

Dal Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso il Messaggio per il mese di Ramadan e ‘Id Al-Fitr

Cari fratelli e sorelle musulmani,

Come tutti sappiamo, la pandemia causata dal COVID-19 ha portato via la vita a milioni di persone in tutto il mondo, compresi membri delle nostre famiglie. Altri si sono ammalati e sono guariti, passando però per molto dolore e soffrendo a lungo per le conseguenze del virus. Mentre celebrate il mese di Ramadan che si conclude con ‘Id al-Fitr, il nostro pensiero è di gratitudine a Dio Onnipotente che ha protetto tutti noi nella Sua Provvidenza. Portiamo anche nella preghiera i morti e gli ammalati con dolore e speranza.

La pandemia con i suoi tragici effetti su ogni aspetto del nostro stile di vita ha attratto nuovamente la nostra attenzione su un aspetto importante: la condivisione. Per questo abbiamo ritenuto opportuno affrontare questo tema nel Messaggio che siamo lieti di inviare a tutti e a ciascuno di voi.

Tutti condividiamo i doni di Dio: aria, acqua, vita, cibo, riparo, i frutti del progresso in campo medico e farmaceutico, i risultati del progresso scientifico e tecnologico in diversi campi e la loro applicazione, la continua scoperta dei misteri dell'universo ... La consapevolezza della bontà e della generosità di Dio riempie i nostri cuori di gratitudine verso di Lui e, allo stesso tempo, ci incoraggia a condividere i suoi doni con i nostri fratelli e sorelle che si trovano in ogni tipo di bisogno. La povertà e la situazione di precarietà in cui versano molte persone a causa della perdita di posti di lavoro e dei problemi economici e sociali legati alla pandemia rendono ancora più urgente il nostro dovere di condivisione.

La condivisione trova la sua motivazione più profonda nella consapevolezza che tutto ciò che siamo e tutto ciò che abbiamo è dono di Dio e che, di conseguenza, dobbiamo mettere i nostri talenti al servizio di tutti i nostri fratelli e sorelle, condividendo con loro ciò che abbiamo.

La migliore forma di condivisione ha la sua fonte in una genuina empatia e in un’efficace compassione verso gli altri. A questo proposito, troviamo una sfida significativa nel Nuovo Testamento: “Se uno ha ricchezze di questo mondo e, vedendo il suo fratello in necessità, gli chiude il proprio cuore, come rimane in lui l’amore di Dio? Figlioli, non amiamo a parole né con la lingua, ma con i fatti e nella verità” (1 Gv 3,17- 18).

Tuttavia, la condivisione non si limita ai beni materiali, ma è soprattutto condivisione delle gioie e dei dolori reciproci, che fanno parte di ogni vita umana. San Paolo raccomandava ai cristiani di Roma di rallegrarsi con quelli che sono nella gioia; e piangere con quelli che sono nel pianto (cfr. Rom 12,15). Papa Francesco, da parte sua, ha affermato che un dolore condiviso è dimezzato e una gioia condivisa è raddoppiata (cfr. Incontro con gli alunni di Scholas Occurrentes, 11 maggio 2018).

Dall’empatia nasce la condivisione degli atteggiamenti e dei sentimenti dei nostri parenti, amici e vicini, anche di coloro che appartengono ad altre religioni, in occasione di eventi importanti, gioiosi e tristi delle loro vite: le loro gioie e i loro dolori diventano nostri.

Tra le gioie condivise vi sono la nascita di un bambino, la guarigione da una malattia, il successo negli studi, nel lavoro o negli affari, il tornare sani e salvi da un viaggio e sicuramente altre circostanze. Vi è anche una gioia particolare per i credenti: la celebrazione delle principali feste religiose. Quando facciamo visita ai nostri amici e vicini di altre religioni o ci congratuliamo con loro in queste occasioni, condividiamo la loro gioia per la celebrazione della loro festa senza dover fare nostra la dimensione religiosa dell'occasione celebrata.

Tra i dolori condivisi, in primis, la morte di una persona cara, la malattia di un familiare, la perdita di un lavoro, il fallimento di un progetto o di un'impresa, una crisi in famiglia, che a volte provoca la sua divisione. È ovvio che abbiamo bisogno della vicinanza e della solidarietà dei nostri amici più nei momenti di crisi e di dolore che in quelli di gioia e di pace.

La nostra speranza, cari fratelli e sorelle musulmani, è che continuiamo a condividere gioie e dolori dei nostri vicini e amici, perché l’amore di Dio abbraccia ogni persona e l’universo intero.

Come segno della nostra comune umanità e della fraternità che ne scaturisce, vi auguriamo un pacifico e fruttuoso Ramadan e una gioiosa celebrazione di ‘Id al-Fitr.

Dal Vaticano, 18 febbraio 2022

Miguel Ángel Cardinal Ayuso Guixot, MCCJ

Presidente

Gli appuntamenti del Triduo Pasquale con il Vescovo Ovidio

Giovedì 14 aprile (Giovedì Santo)

Ore 8 In Cattedrale Ufficio di Lettura e delle Lodi

Ore 10 In Cattedrale S. Messa Crismale

Ore 20.30 In Cattedrale S. Messa per la Cena del Signore

Venerdì 15 aprile (Venerdì Santo)

Ore 8 In Cattedrale Ufficio di Lettura e delle Lodi

Ore 18 In Cattedrale liturgia della Passione del Signore

Ore 20.30 A Fidenza, guida la Via Crucis Cittadina con partenza dalla Parrocchia di S. Francesco

Sabato 16 aprile (Sabato Santo)

Ore 8 In Cattedrale Ufficio di Lettura e delle Lodi

Ore 21 In Cattedrale Veglia Pasquale

Domenica 17 aprile (Pasqua di Resurrezione)

Ore 11 In Cattedrale s. Messa

Ore 17 In cattedrale Secondi Vespri di Pasqua

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