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Martina Pacini

Il vescovo Ovidio racconta la Visita ad Limina Apostolorum

Diario di un cammino ecclesiale

(La Visita ad limina Apostolorum dei Vescovi dell’Emilia-Romagna)

 

Al termine dell’esperienza ecclesiale che ha visto la partecipazione dei quattordici Vescovi dell’Emilia-Romagna alla Visita ad limina Apostolorum (Roma, 26 febbraio - 2 marzo 2024) intendo condividere con la comunità cristiana fidentina la particolarità di questo evento ecclesiale a partire da tre prospettive peculiari che hanno tracciato il percorso: le celebrazioni liturgiche, gli incontri con Papa Francesco e i Dicasteri romani, la vita fraterna episcopale.

Secondo le norme del Diritto Canonico ogni Vescovo di una diocesi è tenuto a compiere quella che viene definita nella lingua latina: Visita ad limina Apostolorum. Si tratta, in realtà, di narrare e di condividere con il Vescovo di Roma il cammino di fede e pastorale di quella porzione di Chiesa che è stata affidata alla cura pastorale di un vescovo diocesano. Questa visita normalmente avviene ogni cinque anni; l’ultima effettuata dai vescovi dell’Emilia-Romagna risale ormai a dieci anni orsono (2013). Ogni vescovo diocesano è tenuto a consegnare un mese prima della Visita ad limina una dettagliata, documentata e analitica relazione alla Nunziatura Apostolica in Italia, finalizzata ad illustrare un quadro complessivo del cammino di fede ecclesiale e pastorale di ogni diocesi. La diocesi di Fidenza ha elaborato un dossier di ben 180 pagine grazie al contributo redatto a cura dei Direttori degli Uffici pastorali e dei Vicari episcopali responsabili dei vari settori.

Un primo aspetto peculiare che ha caratterizzato la Visita ad limina Apostolorum è quello relativo alle celebrazioni liturgiche. Infatti, questa esperienza ha contemplato la celebrazione eucaristica dei Vescovi nelle quattro Basiliche fondamentali di Roma: S. Pietro in Vaticano, S. Giovanni in Laterano (antica basilica di S. Salvatore), S. Maria Maggiore, S. Paolo fuori le Mura. Non è stato casuale, pertanto, avviare il cammino partendo dall’Eucaristia celebrata presso il sepolcro dell’apostolo Pietro situato nelle grotte vaticane (26 febbraio). È stato un atto mediante il quale i vescovi hanno confermato il loro impegno di annunciatori dell’Evangelo e di custodi della autentica tradizione della Chiesa fondata sulla confessione di fede del primo degli apostoli; a lui, infatti, Gesù ha affidato il compito di edificare la sua Chiesa (cfr. Mt 16,18-19) e di pascere il suo gregge (cfr. Gv 21,15-19). Nella medesima prospettiva si sono svolte le altre celebrazioni eucaristiche nella chiesa di S. Bartolomeo apostolo all’Isola Tiberina (27 febbraio) dedicata alla memoria dei martiri del XX-XXI secolo, testimoni della fede evangelica in un tempo segnato da violenze, conflitti e persecuzioni contro i discepoli del Signore. La celebrazione in S. Giovanni in Laterano (28 febbraio) ha avuto la sua significazione particolare in quanto questa basilica papale custodisce la prima cattedra del Vescovo di Roma, quale segno di unità della Chiesa cattolica e segno di ortodossia in obbedienza all’unico evangelo di Gesù Cristo. In questa basilica, anticamente dedicata al Santo Salvatore e custode del primo battistero della chiesa di Roma, i vescovi hanno confermato la loro fede in Gesù il Signore e sottolineato l’atteggiamento di obbedienza al Papa che presiede le comunità cristiane della Chiesa universale nella carità. È seguita l’eucaristia celebrata a S. Maria Maggiore (29 febbraio). Si tratta della prima testimonianza in Roma del culto attribuito a Maria, la madre del Signore, dopo il Concilio di Efeso del 431. I Vescovi hanno affidato a Maria, madre della Chiesa, le loro comunità diocesane e il loro ministero pastorale. Infine, nella basilica di S. Paolo fuori le Mura (1° marzo) i vescovi hanno celebrato l’eucaristia sul luogo della memoria testimoniale dell’apostolo Paolo, annunciatore dell’evangelo tra le genti. Qui i Vescovi hanno confermato il loro impegno assiduo per l’evangelizzazione, che costituisce il contenuto unico e la modalità precipua della missione pastorale della Chiesa nel mondo. È stato ribadito a più riprese il fatto che il compito dell’annuncio dell’Evangelo oggi deve essere fondato sulla predicazione e sull’ascolto della Parola, sull’esperienza sacramentale, in particolare dell’Eucaristia e sull’opera della carità che nella Parola e nel mistero eucaristico trova la sua sorgente e l’alimento di ogni azione missionaria della Chiesa.

Il secondo tratto che ha caratterizzato la Visita ad limina Apostolorum è da individuare nella molteplicità e nella ricchezza degli incontri. Anzitutto, l’udienza che Papa Francesco ha riservato ai vescovi dell’Emilia-Romagna in forma privata il 29 febbraio per ben due ore e mezza di colloquio, senza interruzione alcuna. Invitati da Papa Francesco ad assumere lo stile fraterno nella conversazione secondo verità e parrēsìa, l’incontro con i vescovi si è svolto nella forma più autentica di sinodalità, senza ipocrisia o subdole riverenze; ogni vescovo ha avuto la possibilità di esporre a Papa Francesco domande, fatiche e speranze a partire dalla propria esperienza ecclesiale e pastorale, con atteggiamento di devozione filiale e di umile ascolto di quanto Papa Francesco ha avuto la premura di consegnare e condividere con ciascun vescovo, senza disattendere nessuna questione esposta. Il filo conduttore che ha animato il dialogo è stato quello dell’evangelizzazione nella linea tracciata prima da Papa Paolo VI (Evangelii nuntiandi) e poi da Papa Francesco stesso nella Esortazione apostolica Evangelii gaudium, quale impegno e missione inderogabili per la Chiesa nel mondo contemporaneo. Non sono mancate parole di incoraggiamento, di ammonimento e di consolazione con le quali il Vescovo di Roma ha espresso la sua preoccupazione per il forte cambiamento d’epoca in atto nell’umanità, ma senza disperare perché Gesù ha promesso di essere presente accanto ai suoi in ogni tempo, sino alla fine del mondo (cfr. Mt 28,20). Altri incontri hanno scandito la settimana della Visita ad limina Apostolorum, in particolare quelli con i vari Dicasteri romani che lavorano a servizio della Chiesa universale: Comunicazione sociale; Vescovi; Dottrina della Fede; l’incontro con il card. Pietro Parolin Segretario di Stato; Cause dei Santi; Cultura ed Educazione; Servizio per lo Sviluppo umano integrale; Laici-Famiglia-Vita; Istituti di vita consacrata e Società di Vita apostolica; Dicastero per l’Evangelizzazione; Clero; Culto Divino e disciplina dei Sacramenti; Tutela dei minori, persone vulnerabili e vittime di abusi; Segreteria generale per il Sinodo. Per ogni incontro era previsto una relazione introduttiva di un vescovo incaricato del settore coinvolto, il dialogo, la condivisione con il Prefetto del dicastero competente e l’indicazione di alcuni orientamenti pastorali. Ogni incontro si è rivelato molto intenso sia per la ricchezza della condivisione e dei contenuti, sia per la possibilità di delineare uno sguardo di sintesi sulla Chiesa universale.

L’ultima dimensione, non certo minore per importanza, che ha caratterizzato la Visita ad limina Apostolorum si è precisata nell’esperienza di fraternità e di comunione che si è potuta verificare tra i vescovi dell’Emilia-Romagna. La condivisione dei tempi di preghiera, di confronto, di studio, di riflessione e, nondimeno, della mensa ha permesso di respirare un’autentica fraternità episcopale senza formalismi né ipocrisie. Il tempo vissuto insieme è stato un tempo di grazia; ha offerto la possibilità di una conoscenza gli uni degli altri sincera, anche nella condivisione umana e spirituale delle stesse fatiche, delle medesime perplessità, a volte anche delle stanchezze, ma senza che si affievolissero il desiderio e la responsabilità di camminare nella fedeltà all’Evangelo, nella prossimità alle comunità cristiane che ci sono state affidate e nella missione di edificare l’unico corpo vivente di Cristo che è la sua Chiesa.

+ Ovidio Vezzoli

vescovo di Fidenza

Foto: Vatican Media

Brillano le "Stelle d'InCanto" al teatro Magnani di Fidenza

Nell’ambito delle iniziative organizzate in occasione del trentennale della scomparsa di Ilaria Alpi, la Direzione Didattica ha ricordato la giornalista nella serata “Stelle d’inCanto” che si è svolta il 19 marzo presso il Teatro Magnani di Fidenza.

L’evento ha visto l’esibizione del coro femminile “fuoridallerighe” e quella canora delle classi VA e VB  della scuola "De Amicis", dirette dalla maestra Versace Gabriella.

I ragazzi delle quinte hanno voluto ricordare la giornalista con due canti: “Quando una stella muore” di Giorgia e “La notte dei desideri”di Jovanotti.

I testi sono stati scelti per trasmettere un messaggio importante: Ilaria è come una stella che, anche se è stata uccisa, continua ad emanare una luce bellissima.

Nella canzone “La notte dei desideri” di Jovanotti è presente il tema del sogno e della capacità di avere grandi desideri come quello che ebbe ”Cristoforo Colombo il marinaio”. Egli ebbe il coraggio di gettarsi in un’impresa che sembrava impossibile  e che lo portò a scoprire un Continente nuovo, così anche Ilaria ritenne giusto partire per una missione importante che era quella di smascherare il traffico illegale di armi e di rifiuti tossici tra i Paesi industrializzati e la Somalia.

Ilaria è diventata per i bambini della Direzione Didattica un modello di donna tenace, coraggiosa e libera.

Al termine della serata i ragazzi delle quinte hanno donato diversi ritratti di Ilaria Alpi, fatti da loro stessi.

Le insegnanti hanno ricordato ai bambini che ognuno di loro può diventare una stella per gli altri, proprio come Ilaria.

Un ringraziamento particolare è stato rivolto a Raffaele Mancuso, presentatore della serata, nonché promotore degli eventi organizzati in memoria di Ilaria Alpi.

Da Busseto pellegrini a Brescia

E' iniziato molto bene il primo dei pellegrinaggi promossi dalla parrocchia di San Bartolomeo in Busseto con amici e amiche di Fidenza e di Salsomaggiore Terme. Ben 58 persone hanno preso parte a una visita guidata alla città di Brescia, iniziando con la celebrazione della s. Messa da parte del parroco don Luigi Guglielmoni nel Santuario di Santa Maria delle Grazie, dove il Papa San Paolo VI ha celebrato la sua Prima Messa. Poi la visita alla chiesa del Santo Corpo di Cristo, ai "Due Duomi", alla chiesa di San Francesco, al centro storico,  al Foro Romano e al Tempio, al Castello. 
Tutti i pellegrini sono stati positivamente colpiti dal patrimonio artistico, storico e spirituale della città, dall'accoglienza, dalla pulizia del centro storico abbellito anche da tanti fiori.
Le prossime mete saranno:
sabato 20 aprile a Pesaro, capitale italiana della cultura; sabato 18 maggio a La Verna, dove San Francesco d'Assisi ha ricevuto le stimmate; in giugno al Vittoriale, a Desenzano e a Sirmione.

Tutti possono partecipare, prenotandosi al n. 3281167935.

Fidenza: al via il progetto “La strada verso casa”

85 mila euro per sostenere l'emergenza abitativa delle famiglie. Una delle principali criticità segnalate a livello distrettuale, è infatti la difficoltà nella ricerca di una casa in locazione adeguata alle esigenze e alle capacità reddituali. D'altro canto si è evidenziata da parte dei proprietari di case una mancanza di fiducia verso i potenziali affittuari, non solo per l'incertezza di ricevere con regolarità il pagamento del canone di affitto, ma anche per la mancata conoscenza delle regole del corretto utilizzo dell'alloggio e della convivenza civile nei rapporti con gli altri inquilini.

Il Comune di Fidenza ha colto l'occasione offerta dal Bando 2023 “Inclusione e coesione” della Fondazione Cariparma per presentare un nuovo progetto denominato “La strada verso CASA - Percorsi guidati di accompagnamento all'abitare e al benessere abitativo” per un costo complessivo di 85.000 euro, di cui 8.500 euro di cofinanziamento e 76.500 euro quale contributo richiesto alla Fondazione stessa.

Le risorse disponibili sono destinate:

- per € 45.000,00 allo scorrimento della graduatoria fondo affitto 2022;

- per € 35.000,00 all'accompagnamento all'abitare;

- per € 5.000,00 a sostegno di famiglie in emergenza abitativa.

“Sono due i principali obiettivi che vogliamo raggiungere con questo progetto – ha spiegato l'assessore alle Politiche Sociali Alessia Frangipane -: sostenere il maggior numero possibile di famiglie in difficoltà nel pagamento del canone di locazione in lista d'attesa nell'ultima graduatoria relativa al Fondo affitto (almeno 35 famiglie) e accompagnare i cittadini (oltre 100 famiglie), che intendono accedere  a un alloggio pubblico o privato, fornendo informazioni sulle opportunità abitative a canone sociale o agevolato, attive nel corso dell'anno nel territorio”.

E' prevista inoltre un'accurata attività di sostegno nella prima fase di accesso all'alloggio sociale per coloro che necessitano di un supporto nella redazione delle pratiche da avviare, per la conoscenza e condivisione delle regole condominiali, della buona gestione dell'alloggio e del migliore utilizzo degli spazi comuni, nonché interventi di prevenzione di situazioni conflittuali, anche mediante attività ludico-educative, mediazione linguistica, culturale e sociale.

La parte progettuale relativa allo scorrimento della graduatoria Fondo affitto è gestita, per conto del Comune, dall'Azienda Casa Emilia-Romagna di Parma (Acer Parma)  in quanto già gestore del Fondo a livello provinciale mentre la parte riguardante l'accompagnamento delle famiglie e la cura di particolari situazioni di conflittualità, che potrebbero verificarsi negli ambiti condominiali, è affidata all'Associazione Ciac di Parma, con esperienza pluridecennale nell'affiancamento e nell'inserimento sociale di persone e di famiglie con difficoltà.

Da lunedì 25 marzo il punto informazione “ABITARE” a cui i cittadini, sia proprietari sia potenziali inquilini, potranno rivolgersi per avere indicazioni e chiarimenti sulle attività previste dal progetto è a Fidenza in via Carducci n. 47 e sarà aperto al pubblico il lunedì e il giovedì dalle 9,30 alle 12,30 oppure è contattabile per appuntamento al n. 0521 522080.

Alle famiglie in stato d'emergenza è stato riservato un budget complessivo di 5.000 euro, quale sostegno economico per le spese iniziali previste per la locazione di un alloggio e gli allacci alle utenze o ad ottemperare con regolarità al pagamento del canone di locazione nella prima fase di avvio del contratto. Le famiglie individuate in collaborazione con Asp “Distretto di Fidenza” saranno quelle per le quali verrà formulato un progetto socio-assistenziale condiviso e si trovano nelle condizioni di adulto solo con minori a carico in grave condizione di disagio, di persone vittime di maltrattamenti intrafamiliari, di nuclei familiari composti da uno o più componenti portatori di gravi patologie sanitarie appositamente certificate, di famiglie già collocate in strutture pubbliche a seguito di progetto dei servizi sociali oppure di nuclei di persone oltre i 65 anni in grave disagio socio sanitario.

Oltre a ciò, con un'integrazione di 10.000 euro, la Giunta comunale, su indicazione del Comitato di Distretto e in qualità di Comune capofila, ha approvato la prosecuzione del progetto “Benessere abitativo negli alloggi e negli edifici di E.R.P.”, da realizzarsi a favore delle famiglie per le quali emerga la necessità di un percorso di accompagnamento in occasione dell'assegnazione di un alloggio di edilizia residenziale pubblica o sociale in ambito distrettuale, in favore del benessere e delle buone relazioni nell'ambito delle convivenze condominiali degli edifici residenziali pubblici di proprietà dei Comuni del Distretto di Fidenza.

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