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"Ascoltare in uno stile di fraternità": a Fidenza il convegno della Caritas Diocesana

In occasione della Giornata Mondiale dei Poveri, la Caritas Diocesana di Fidenza promuove una mattinata di preghiera e di riflessione sul tema della fraternità. Appuntamento presso il Cenacolo (via Micheli 19) sabato 18 novembre alle ore 9.30. Dopo un momento iniziale di confronto seguirà il racconto di tre esperienze sul tema “Ascoltare in modo innovativo”. Concluderà la mattinata l’intervento del Vescovo Ovidio Vezzoli sul tema “La carità, esperienza in uscita”.

Dicastero per il dialogo interreligioso: il messaggio per la festa di Deepavali 2023

DICASTERO PER IL DIALOGO INTERRELIGIOSO

Cristiani e indù: costruiamo
la pace nella verità, nella giustizia, nell'amore e nella libertà

MESSAGGIO PER LA FESTA DI DEEPAVALI 2023

Cari amici indù,

Il Dicastero per il Dialogo Interreligioso vi porge i suoi festosi saluti e i suoi migliori auguri mentre celebrate il Deepavali in tutto il mondo il 12 novembre di quest'anno. Possa Dio, Luce suprema, illuminare i vostri cuori e le vostre menti, benedire le vostre case e i vostri quartieri e riempire le vostre vite di pace e felicità!

Quest'anno ricorre il sessantesimo anniversario della Pacem in Terris (Pace in Terra), la Lettera Enciclica di Papa Giovanni XXIII. Nel 1963, quando il mondo era profondamente turbato e sull'orlo di una guerra nucleare, quel documento lanciò un appello tempestivo, appassionato e quanto mai necessario ai capi e ai popoli del mondo affinché lavorassero insieme per la pace, esortandoli a trovare soluzioni amichevoli ai problemi in uno spirito di fiducia reciproca, attraverso il dialogo e i negoziati. Papa Giovanni XXIII, ora venerato come santo, affermò profeticamente che "la pace non è che una parola vuota se non poggia su... un ordine fondato sulla verità, costruito sulla giustizia, nutrito e animato dalla carità, e attuato sotto gli auspici della libertà" (n. 167). Ispirati dall'alta visione che la Pacem in Terris proponeva per la costruzione della pace, vorremmo, in questa occasione, condividere con voi alcune riflessioni sulla costruzione della pace nella verità, nella giustizia, nell'amore e nella libertà.

L'insegnamento della Pacem in terris ha dato origine, negli ultimi sessant'anni, a una maggiore consapevolezza tra le persone di tutto il mondo - anche se in misura diversa - della necessità di rispettare la dignità trascendentale delle persone, i loro diritti legittimi e la loro responsabilità condivisa di operare per il bene comune in uno spirito di solidarietà. Ha anche dato vita a movimenti che si impegnano con passione nella protezione e nella difesa dei diritti umani e nella promozione della pace attraverso il dialogo e il negoziato. Tuttavia, la piena realizzazione della sua profezia di pace rimane un sogno lontano, che può essere realizzato solo attraverso sforzi di collaborazione da parte di uomini e donne di ogni tradizione religiosa e di tutti i settori della società. Questi sforzi devono continuare e progredire ulteriormente.

Le iniziative volte a promuovere la pace e il bene comune universale non devono cedere al pessimismo, allo scoraggiamento e alla rinuncia. Questi atteggiamenti possono essere provocati da casi di disprezzo della dignità umana, dalla negazione o dalla limitazione dei diritti e delle libertà fondamentali dei cittadini, compresi i diritti religiosi, dall'intolleranza e dall'odio, dall'ingiustizia e dalla discriminazione, dalla violenza e dall'aggressione nei confronti di coloro che sono etnicamente, culturalmente, economicamente, linguisticamente e religiosamente diversi, o contro i membri più vulnerabili della società. Il pessimismo e lo scoraggiamento possono essere presenti oggi, come lo erano nel 1963, eppure San Giovanni XXIII, da uomo di profonda speranza, rimase convinto che la pace è possibile, purché sia basata sulla verità, sulla giustizia, sull'amore e sulla libertà. Queste sono, come ha insistito San Giovanni Paolo II di felice memoria, "condizioni essenziali per la pace" e "pilastri fondamentali della pace" (cfr. Messaggio per la celebrazione della Giornata Mondiale della Pace 2003 - Pacem in terris: Un impegno permanente, nn. 3-4). Come credenti, dobbiamo esprimere la nostra aspirazione alla pace attraverso sforzi coerenti e concordati, fondati su una fedeltà incrollabile a questi pilastri.

Nei nostri sforzi per contribuire alla costruzione di un mondo pacifico, utilizzando ogni mezzo in nostro potere, dobbiamo rafforzare questi pilastri della pace. Per questo motivo, le famiglie, guidate dall'esempio dei genitori e degli anziani, così come le istituzioni educative e i media, dovrebbero svolgere un ruolo preminente nell'ispirare il desiderio di pace e nell'insegnare i valori che costruiscono la pace negli uomini e nelle donne di ogni età.

Il dialogo interreligioso possiede un grande potenziale per alimentare la fiducia reciproca e l'amicizia sociale tra le comunità interreligiose, ed è infatti diventato "una condizione necessaria per contribuire alla pace nel mondo" (Papa Francesco, Discorso alla delegazione dell'Associazione degli ex alunni della Fraternità Emouna, 23 giugno 2018). Pertanto, spetta alle religioni e ai responsabili religiosi sforzarsi di incoraggiare i loro seguaci a essere persone la cui vita è plasmata dalla verità, dalla giustizia, dall'amore e dalla libertà.

Come credenti e responsabili delle nostre rispettive religioni, con convinzioni comuni e un senso di responsabilità condivisa per il benessere dell'umanità, possiamo noi, cristiani e indù, sforzarci sinceramente di diventare artigiani della pace. Unendoci ai seguaci di altre tradizioni religiose e a tutte le persone di buona volontà, possiamo lavorare insieme per costruire il nostro mondo sulle fondamenta durature della verità, della giustizia, dell'amore e della libertà, in modo che tutti possano godere di una pace autentica e duratura!

Auguriamo a tutti voi un felice Deepavali!

Cardinale Miguel Ángel Ayuso Guixot, MCCJ

Mons. Indunil Janakaratne Kodithuwakku Kankanamalag

 

Foto: Udayaditya Barua on Pexels

 
 

50ª Settimana Sociale dei cattolici in Italia : una WebApp per informarsi ed essere protagonisti

Uno strumento facile, utile e social per essere aggiornati sulla 50ª Settimana Sociale e diventarne sempre più protagonisti. È disponibile la WebApp Settimane Sociali, piattaforma accessibile da smartphone e computer, che consente di avere informazioni e materiali riguardanti l’appuntamento in programma a Trieste dal 3 al 7 luglio 2024, ma anche di gestire attività, gruppi ed eventi. L’obiettivo del Comitato scientifico e organizzatore delle Settimane Sociali è quello di favorire un coinvolgimento più ampio possibile di parrocchie, diocesi, gruppi, associazioni, movimenti, giovani ma anche istituzioni, imprese, pubbliche amministrazioni e quanti, a vario titolo, hanno a cuore la democrazia e la cura del bene comune. Il tutto attraverso una modalità digitale, nella prospettiva indicata dalla Relazione di sintesi della prima Sessione del Sinodo dei Vescovi: “La cultura digitale non è tanto un’area distinta della missione, quanto una dimensione cruciale della testimonianza della Chiesa nella cultura contemporanea. Per questo riveste un significato particolare in una Chiesa sinodale”.

Del resto, le rilevazioni della Banca dati Ipsos svolte a maggio 2023 su un campione di 1000 italiani maggiorenni confermano che Internet e i social vengono gestiti in maniera efficace da parte della Chiesa nella comunicazione ai fedeli per il 63% del campione intervistato: tale percentuale sale all’87% nel caso dei credenti più impegnati e, in ogni caso, non scende sotto il 39%, incidenza registrata tra chi non segue alcuna religione. Stando alla ricerca, soprattutto negli ultimi anni, i social network, i blog e le app hanno facilitato una maggiore vicinanza alle questioni legate a spiritualità e religione per il 40% degli intervistati, dato che sale al 45% per i millennials, mentre a essere maggiormente scettici sull’efficacia della comunicazione social da parte della Chiesa sono i baby boomers tra i quali la percentuale scende al 35%. Più fiduciosi sono invece gli over 75, il 67% dei quali è convinto che questi canali abbiano contribuito ad avvicinarli maggiormente alle questioni spirituali.  

Attraverso la WebApp, disegnata e realizzata da SpazioUau e accessibile dal sito app.settimanesociali.it dopo aver aperto il proprio account, è già possibile creare gruppi di lavoro per la fase preparatoria come “Cantiere”, “Buona Pratica” e “Gruppo Spontaneo”. Si possono scambiare messaggi e informazioni, consultare le guide e compilare le risposte elaborate nel gruppo di lavoro. Da marzo si potranno visualizzare tutti gli eventi che si terranno durante la Settimana Sociale e ogni utente potrà iscriversi, riservando il proprio posto. Sarà possibile anche effettuare il pagamento della quota di partecipazione alle Settimane Sociali e verranno condivisi gli enti convenzionati, con la possibilità di accedere agli sconti. Inoltre, la piattaforma metterà a disposizione una mappa con tutti i punti di interesse: fermate delle navette, enti convenzionati, ecc. Ogni utente avrà un proprio badge digitale, con cui accedere a tutti gli eventi organizzati durante le Settimane Sociali. Un sistema di notifiche permetterà di mantenersi aggiornati su tutte le novità.  Nei giorni dell’incontro di Trieste, la WebApp sarà infine utilizzata dai delegati per svolgere le diverse attività in programma.

Un tutorial sulla WebApp è disponibile a questo link: https://youtu.be/XL4JDPUY85U

Fidenza: in Cattedrale il mandato ai catechisti diocesani

Domenica 12 novembre con il titolo “Affidati alla Parola” i catechisti della Diocesi di Fidenza sono convocati alle ore 15 in Cattedrale per ricevere dal Vescovo Ovidio Vezzoli il mandato per l’anno 2023- 2024.

La celebrazione si aprirà con una riflessione di don Jean Paul Koffi, direttore dell’ufficio catechistico diocesano, cui seguirà, alle ore 16, la Liturgia della Parola presieduta dal Vescovo Vezzoli.

Il saluto dell'associazione "Fratelli dell'India" a madre Maria Scremin

Domenica 22 ottobre l’Associazione Fratelli dell’India si è raccolta in preghiera nella Santa Messa presso la chiesa di S. Pietro Apostolo in Fidenza, unitamente alle Suore Canossiane, per la cara Madre Maria Scremin, tornata alla Casa del Padre lo scorso 20 ottobre all’età di 83 anni.
Nata a Bassano del Grappa, ha vissuto da consacrata 67 anni, dei quali 61 trascorsi nelle Missioni Canossiane in India.
“Con cuore ardente e piedi in cammino”: sorretta da una incrollabile fede nell’aiuto della Provvidenza, con instancabile determinazione e costante attenzione ai bisogni dei più poveri tra i poveri, ha portato avanti nel corso degli anni un immenso lavoro in campo educativo, sociale e sanitario.
Nella sua vita ha formato fino all’ultimo infermiere e insegnanti unitamente alle novizie che grazie a lei hanno ricevuto una testimonianza esemplare della carità cristiana. Senza dimenticare la crescita dell’Ordine dei Padri Canossiani in India.
Rientrata in Italia per motivi di salute ci ha lasciato in Sicilia dove come ultima missione era stata chiamata in una casa di riposo ad accudire le sue sorelle anziane ed ammalate. Lì riposerà nella cappella delle Canossiane ad Acibonaccorsi (CT) come da rego- la dell’Istituto e come da suo desiderio.

Lettera dei parrocchiani a un anno dalla scomparsa di don Albino Buzzetti

Pubblichiamo di seguito la lettera dei parrocchiani di Frescarolo e Spigarolo che è stata letta venerdì 13 ottobre durante la s. Messa di suffragio nel primo anniversario della morte di mons. Albino Buzzetti.
Carissimo mons. Albino, per tutti noi ‘don’, in tutti questi anni di sacerdozio lei ha scritto molte lettere a noi parrocchiani: messaggi semplici e chiari che ogni volta lasciavano il segno e ci facevano riflettere. Questa sera, in occasione del primo anniversario della sua morte, vogliamo provare noi a scrivere una lettera, tutta dedicata a lei.
Grazie, don Albino, perchè lei ha sempre amato la sua vocazione sacerdotale donando tutto se stesso, il suo tempo, il suo impegno, la sua preghiera, il suo ascolto.
Grazie, don Albino, perchè lei ha testimoniato quotidianamente, con fede e con ostinazione, di essere un umile discepolo di Gesù.
Grazie, don Albino, perchè come un buon pastore ha custodito e amato il suo gregge: bambini, giovani, anziani, malati e famiglie attraverso una presenza costante, attenta e umile. Lei per noi è stato un vero maestro e una guida sicura. Grazie, don Albino, perchè a volte è stato severo ed esigente ma ci ha voluto bene come un padre. Lei ha fatto della sua vita un’offerta continua a Dio.
Caro don Albino, il suo pellegrinaggio terreno è terminato un anno fa e da allora senza di lei per noi è stato difficile perchè ci sentiamo come delle pecorelle smarrite. Abbiamo perso con lei il nostro faro e il nostro punto fermo. Niente è più come prima, una piccola parte di noi se ne è andata insieme a lei.
Ringraziamo il Signore perchè ha messo sul nostro cammino padre Tommaso e don Gianemilio che con grande impegno e carità cristiana si prodigano per confortare le nostre anime smarrite e impaurite diventando un nuovo punto di riferimento per sostenere le nostre parrocchie.
Caro don Albino, lei ci manca tanto. Continui a vegliare su di noi e a proteggerci. E noi, umili peccatori, cercheremo di impegnarci al meglio per mettere in pratica i suoi preziosi insegnamenti.
Con affetto,
i parrocchiani di Frescarolo e Spigarolo

Tre università pontificie insieme per rileggere l’Inter Mirifica

Tre università pontificie legate dall’insegnamento e dalla ricerca in materia di comunicazione. Un documento importante frutto delle riflessioni del Concilio Vaticano II che il 4 dicembre 2023 compie 60 anni. E il desiderio scientifico di ricordarlo e di rileggerlo alla luce della contemporaneità mediale sempre più orientata dalle logiche della cultura digitale.

Sono questi gli ingredienti del Convegno interuniversitario “60 anni di meraviglie. Storicità ed attualizzazione del Decreto Conciliare Inter Mirifica”, che si svolgerà a Roma il 7, 8 e 9 novembre. Ad organizzarlo la Facoltà di Comunicazione Istituzionale della Pontificia Università della Santa Croce, l’Istituto Pastorale della Pontificia Università Lateranense e la Facoltà di Scienze della Comunicazione Sociale dell’Università Pontificia Salesiana che per l’occasione hanno deciso di “fare rete” e di “attivare sinergie” come chiede Papa Francesco nella Costituzione Apostolica Veritatis gaudium circa le Università e le Facoltà ecclesiastiche.


L’iniziativa sarà articolata in tre pomeriggi che inizieranno alle 15.30. La sessione inaugurale si svolgerà in Santa Croce il 7 novembre e rifletterà sull’Inter Mirifica attraverso una prospettiva storico-istituzionale. Il giorno dopo (8 novembre) i lavori proseguiranno in Lateranense con un focus teologico-pastorale e relativo al rapporto del Decreto con i media studies. Il pomeriggio conclusivo (9 novembre), ospitato dalla Salesiana, proverà ad attualizzare il Documento in relazione ai processi di digitalizzazione che hanno rivoluzionato il pensiero comunicativo.
Il convegno, patrocinato dal Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede, vedrà la partecipazione di diversi studiosi che contribuiranno a offrire uno sguardo multidisciplinare al documento con l’obiettivo – spiegano i tre docenti organizzatori (Daniel Arasa della Santa Croce, Massimiliano Padula della Lateranense e Fabio Pasqualetti della Salesiana) – “di articolare analisi e riflessioni attraverso due macro-direttrici: una storica e storiografica, evidenziando come il documento si inserisca a pieno titolo nella media research. E un’altra prospettica, sottolineandone l’attualità in riferimento all’evoluzione mediale e tecnologica”.

Per informazioni e per consultare il programma clicca qui.

Fidenza: sabato 4 novembre torna "Dialoghi d'arte"

Ha per titolo “Dialoghi d’arte” il ciclo d’incontri a cura di Simone Ponzi in programma al Ridotto del teatro Magnani con inizio alle ore 21. Apertura sabato 4 novembre con Andrea Dall’Asta sul tema “Quale arte sacra oggi? Un percorso dall’icona ai giorni nostri”. Sabato 25 novembre è la volta di Giacomo Cossio che in “ControNatura” dialogherà con Simone Ponzi, curatore del Fondo Bottarelli. Conclusione sabato 9 dicembre con Luca Sommi che affronterà un tema di grande fascino: “La Bellezza. Istruzioni per l’uso”.

Ricordiamo che “Dialoghi d’arte” si propone di dare risposte alle grandi domande che solleva l’arte e che sono poi le questioni centrali della nostra via: sapere chi siamo, inter- pretare il presente e le sue complessità, cercare di capire dove stiamo andando.

L’ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti. Per informazioni telefonare al seguente numero: 0524.517390.

Giubileo 2025: disponibile negli store l’App “Iubilaeum25”

È disponibile per il download l’applicazione mobile ufficiale del Giubileo 2025, “Iubilaeum25”. L’app, che renderà più agevole la registrazione agli eventi giubilari, potrà essere scaricata da App Store per iOS e da Play Store per Android. Tramite l’applicazione, disponibile in sei lingue informa il Dicastero per l’Evangelizzazione – si potrà accedere a tutte le ultime notizie sul Giubileo, iscriversi come pellegrino all’Anno santo e ottenere gratuitamente la Carta del Pellegrino. Una volta registrati sul portale ciascuno potrà iscriversi anche agli eventi giubilari e ai pellegrinaggi alla Porta Santa. Navigando grazie al menù intuitivo e semplice, l’utente potrà salvare gli eventi a cui è interessato, accedere più velocemente alla propria area personalizzata e disporre del Qr code univoco per l’ingresso alla Porta Santa.

 

Foto Siciliani-Gennari/SIR

Oltre 150mila i download per la nuova app Bibbia CEI

Sono oltre 150mila i download per la nuova app Bibbia CEI, lo strumento di consultazione dei testi biblici adatto ai dispositivi di ultima generazione, scaricabile da Apple Store e Google Play.

L’app offre tutti i servizi del sito www.bibbiaedu.it, ovvero consente di accedere e mettere a confronto la traduzione della Bibbia Cei 2008 con tutti gli altri testi ufficiali in italiano, ebraico e greco. La nuova versione può essere utilizzata anche in modalità offline e permette alle persone con difficoltà visive di personalizzare il contrasto e le dimensioni del carattere.
Sia l’app che il sito BibbiaEdu.it contengono i testi della Bibbia Cei (2008 e 1974), della Bibbia Interconfessionale, dell’Antico Testamento in ebraico e greco, del Nuovo Testamento in greco e della Nova Vulgata.

“I numeri confermano la bontà del progetto e sono anche stimolo ad andare avanti con altre novità. Non dimenticando peraltro che il sito BibbiaEdu.it mette a disposizione anche alcuni audio dei testi: è un progetto in via di sviluppo che vorremmo integrare sulle piattaforme podcast”, sottolinea Vincenzo Corrado, direttore dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali che, insieme al Settore dell’apostolato biblico dell’Ufficio catechistico, ha supervisionato l’iniziativa sostenuta dalla Segreteria Generale della CEI. “La presenza digitale – osserva Corrado – continua con quella motivazione all’origine del sito e dell’app: strumenti per ‘visionare, scomporre, richiamare, studiare la Parola che sta a fondamento della fede e della vita della comunità cristiana, patrimonio culturale e spirituale dell’umanità intera’”.


“Questa app è una risposta concreta all’invito del Concilio di rendere la Sacra Scrittura accessibile e familiare a tutti. Per far questo non basta ‘caricare’ dei testi su una piattaforma digitale. Bisogna vigilare che i testi siano corretti, che le corrispondenze siano effettive, che ogni elemento (dal testo alle note) sia in ordine”, spiega don Dionisio Candido, responsabile del Settore dell’apostolato biblico, ricordando inoltre che “è necessario trovare le soluzioni migliori per le persone ad esempio con disabilità visiva, attraverso accorgimenti nel settaggio delle lettere”. Infine, aggiunge, “non vanno trascurati gli esperti, che adesso possono consultare sul palmo di una mano anche i testi ebraico, greco e latino della Bibbia”.

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