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Il 21 novembre veglia di preghiera per le vittime di abuso

Martedì 21 novembre alle ore 20.30 la Diocesi di Fidenza invita a una veglia di preghiera per le vittime di abuso e coloro che sono sopravvissuti a violenze di ordine fisico e spirituale, unitamente alle persone vulnerabili.
La veglia sarà presieduta dal Vescovo Ovidio e si terrà presso la chiesa di s. Pietro Apostolo. Il tema di quest’anno è: “La Bellezza Ferita. «Curerò la tua ferita e ti guarirò dalla tue piaghe» (Ger 30,17).

I Vescovi italiani, riuniti in Assemblea Generale Straordinaria ad Assisi, hanno approvato una Dichiarazione per la pace

Dichiarazione per la pace
 

Al termine della sessione mattutina del 15 novembre, i Vescovi italiani, riuniti in Assemblea Generale Straordinaria ad Assisi, hanno approvato una Dichiarazione per la pace. Di seguito il testo. 

Come Vescovi, riuniti in Assemblea Generale ad Assisi, esprimiamo la nostra preoccupazione per l’escalation di violenza e odio di questi giorni, che sta assumendo proporzioni sempre più tragiche. Sentiamo impellente il compito di denunciare le logiche della contrapposizione e dell’individualismo, e di favorire la collaborazione e la riconciliazione. Sogniamo un mondo che sia davvero casa di tutti, dove il riconoscimento della dignità umana cammini di pari passo con il dovere di amare gli altri come fratelli e sorelle.

Guardiamo con particolare dolore alla situazione in Medio Oriente e rinnoviamo l’appello al “cessate-il-fuoco”, facendo nostre le parole di Papa Francesco: «Le armi si fermino, non porteranno mai la pace, e il conflitto non si allarghi! Basta! Basta, fratelli, basta! A Gaza, si soccorrano subito i feriti, si proteggano i civili, si facciano arrivare molti più aiuti umanitari a quella popolazione stremata. Si liberino gli ostaggi, tra i quali ci sono tanti anziani e bambini» (Angelus, 12 novembre 2023). Insieme al Medio Oriente, il nostro pensiero va anche all’Ucraina, al Sud Sudan e ai tanti altri luoghi segnati da conflitti spesso dimenticati. Non possiamo rassegnarci al silenzio: sentiamo forte l’imperativo a comunicare il Vangelo dell’unità e della riconciliazione in un mondo sprofondato nelle tenebre ma desideroso di luce.

Da Assisi, la Città della Pace, con l’intercessione di San Francesco, eleviamo la preghiera a Cristo nostra pace (Ef 2,14), che ha la forza per abbattere il muro di inimicizia. Egli sostenga l’impegno di tutti gli uomini e le donne di buona volontà, nella consapevolezza che la costruzione della pace è responsabilità di tutti. Non vogliamo che la cultura dell’odio e del pregiudizio continui a seminare divisione, distruzione e morte. Questa è una sfida da affrontare insieme, non più procrastinabile. Nel cantiere della pace c’è posto per tutti: «C’è bisogno di artigiani di pace disposti ad avviare processi di guarigione e di rinnovato incontro con ingegno e audacia» (Fratelli tutti, 225).

 

Sabato 18 novembre torna la Colletta Alimentare

Torna sabato 18 novembre l’appuntamento con la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, l’iniziativa promossa dalla Fondazione Banco Alimentare durante la quale si potranno acquistare alimenti non deperibili da donare alle persone in difficoltà, aiutate dalle organizzazioni partner territoriali convenzionate con le 21 sedi Banco Alimentare.

Tutti gli alimenti donati saranno poi distribuiti a quasi 7.600 organizzazioni partner territoriali convenzionate con Banco Alimentare (mense per i poveri, case-famiglia, comunità per i minori, centri d’ascolto, unità di strada, etc..) che sostengono circa 1.700.000 persone.

“La Colletta Alimentare è un gesto semplice, a testimonianza che la solidarietà e il dono rendono realmente umana la convivenza civile e vincono l’indifferenza, causa vera di tante ingiustizie - afferma Giovanni Bruno, presidente di Fondazione Banco Alimentare Onlus. - Facciamo un appello affinché la partecipazione sia tanta e si possa dare insieme un aiuto concreto a chi è in difficoltà”.

In più di 11.000 supermercati in tutta Italia, oltre 140.000 volontari di Banco Alimentare, riconoscibili dalla pettorina arancione, inviteranno ad acquistare prodotti a lunga conservazione come olio, verdure o legumi in scatola, polpa o passata di pomodoro, tonno o carne in scatola e alimenti per l'infanzia.

Sarà possibile donare la spesa anche online su alcune piattaforme dedicate: per conoscere le varie modalità di acquisto dei prodotti e le insegne aderenti all’iniziativa è possibile consultare il sito www.colletta.bancoalimentare.it .

Per la prima volta Benedetta Parodi è il volto della Colletta Alimentare e commenta così la sua partecipazione: “Ogni anno Banco Alimentare organizza la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare e in questa occasione mi unisco all’invito a compiere un gesto semplice, concreto e alla portata di chiunque. Aderisco da sempre, ma quest’anno sono ancora più felice di aver aiutato gli amici di Banco Alimentare partecipando anche allo spot tv e li ringrazio per avermi coinvolta in questa bellissima iniziativa” - conclude Benedetta Parodi.

 
LA COLLETTA ALIMENTARE IN EMILIA ROMAGNA

Nel 2022 la Colletta in Emilia Romagna ha visto l’adesione di 14.200 volontari ed ha portato alla raccolta di 798 tonnellate di prodotti in 1.093 punti vendita. Questi alimenti sono stati distribuiti alle 739 organizzazioni benefiche convenzionate con Banco Alimentare, raggiungendo oltre 125.000 persone in condizioni di bisogno.

Quest’anno in regione sono circa 1.100 i punti vendita aderenti e 128.000 le persone bisognose che beneficeranno dei prodotti donati durante la Giornata.

“Anche quest’anno è importante aderire alla Colletta, perché i dati ci raccontano di una realtà in cui la povertà assoluta è in aumento - dichiara Stefano Dalmonte, presidente del Banco Alimentare Emilia Romagna. Partecipare alla Colletta Alimentare è un gesto semplice per far arrivare un aiuto concreto a chi più ha bisogno: è fondamentale quindi che, anche nella nostra regione, quante più persone possibile aderiscano facendo una spesa solidale: è una proposta davvero per tutti!”

I punti vendita del territorio diocesano che aderiscono all'iniziativa:

Busseto: Conad, Eurospin, Sigma.
Fidenza: Aldi, Conad, Coop, Lidl, Eurospin.
Polesine Zibello: Sigma.
Salsomaggiore Terme: Conad, Coop, Dimeglio, Eurospin, Famila, Lidl.
Castelvetro Piacentino: Rossetto.
Monticelli d'Ongina: Coop.
 

Sabato 18 novembre visita al cantiere di restauro della Basilica di San Lorenzo in Monticelli d'Ongina

La Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per le province di Parma e Piacenza promuove una visita della durata di due ore al cantiere di restauro della Basilica di San Lorenzo Martire in Monticelli d’Ongina. Il cantiere è finanziato dal Ministero della Cultura con la compartecipazione della Diocesi di Fidenza.

Introdurranno la visita l’arch. Cristian Prati e l’arch. Emanuela Rossi. Seguirà l’intervento della dott.ssa Paola Mazzieri affiancata dal progettista architettonico arch. Paolo Villani e dalla dott.ssa Maria Giovanna Cremona, professionista incaricata delle indagini archeologiche. Focus dell’incontro saranno i ritrovamenti delle camere sepolcrali diffuse lungo le navate e le cappelle della basilica, riportate alla luce a seguito dell’apertura del cantiere.

Appuntamento sabato 18 novembre alle ore 15.30 sul sagrato della Basilica.

Dal 13 novembre fino a Natale, la campagna di comunicazione per le Offerte Uniti nel dono

Torna lo spot Cei sulla vita e la missione dei sacerdoti

Dal 13 novembre fino a Natale, la campagna di comunicazione per le Offerte Uniti nel dono, destinate al sostentamento del clero diocesano, declinata su tv, web, social e stampa.

 

Ogni giorno ci offrono il loro tempo, ascoltano le nostre difficoltà e incoraggiano percorsi di ripresa. Sono i nostri sacerdoti che si dedicano ai luoghi in cui tutti noi possiamo sentirci accolti e si affidano alla generosità dei fedeli per essere liberi di servire tutti.

Una partecipazione che ci rende “Uniti nel dono”: questo il messaggio al centro della nuova campagna della Conferenza Episcopale Italiana, on air da novembre, che intende sensibilizzare sul tema della corresponsabilità economica verso la missione dei sacerdoti e sul valore della donazione. La Chiesa, grazie anche all’impegno dei nostri preti, è sempre al fianco dei più fragili e in prima linea per offrire risposte a chi ha bisogno.

Ogni offerta destinata al sostentamento dei sacerdoti è il segno tangibile della vicinanza dei fedeli, un mezzo per ringraziare tutti i sacerdoti, dal più lontano al nostro - sottolinea il responsabile del Servizio Promozione per il sostegno economico alla Chiesa cattolica, Massimo Monzio Compagnoni Basta una piccola offerta ma donata in tanti”.

 

Ideata e prodotta da Casta Diva Group la campagna della Conferenza Episcopale Italiana si snoda tra spot tv, radio, web, social. Gli spot raccontano la “missione” dei sacerdoti, ripresi nella loro quotidianità all’interno delle comunità, luoghi in cui tutti noi possiamo sentirci accolti. Protagonisti dei sei spot, on air fino a Natale, tre sacerdoti, esempi concreti di come i nostri preti, da nord a sud, fanno la differenza per tanti.

Come Don Stefano Cascio, parroco di San Bonaventura da Bagnoregio, nel quartiere periferico di Torre Spaccata a Roma, che guida la comunità dal 2016 ed accoglie tutti con un sorriso: anziani soli, ragazzi di strada, rifugiati in fuga dalla guerra. Nella sua parrocchia c’è sempre posto nel nome di una famiglia allargata in cui ciascuno è il benvenuto. Nel bellunese, invece, don Fabio Fiori, parroco di Danta di Cadore e San Nicolò di Comelico (BL), è l’anima di una cooperativa di comunità che combatte lo spopolamento delle vallate, aiutando le persone a rimanere nel proprio paese senza abbandonare questo angolo di paradiso.

Idee creative che spesso si traducono in iniziative di rilievo sociale come accade a Milano dove Don Domenico Storri, parroco di San Pietro in Sala, da oltre vent’anni coordina una web radio, i SempreVivi, che coinvolge alcuni adolescenti con disagio psichico. Un progetto che dimostra come grazie a un microfono e a tanta passione si possa dare voce a chi abitualmente non ce l’ha.

Oltre agli spot, sul web e sui social, sono previste alcune pillole video, brevi interviste ad alcuni parrocchiani che raccontano i “don” dal loro punto di vista.

Non solo digital ma anche carta stampata. “Ci sono posti che esistono perché sei tu a farli insieme ai sacerdoti” o “Ci sono posti che non appartengono a nessuno perché sono di tutti” sono alcuni dei messaggi incisivi al centro della campagna stampa, pianificata su testate cattoliche e generaliste, che ricorda nuovamente i valori dell’unione e della condivisione. Sono posti dove si cerca un aiuto, un sorriso, una mano, un’opportunità, o, semplicemente un amico. “Sono i posti dove ci sentiamo parte di una comunità”.

Nonostante siano state istituite nel 1984, a seguito della revisione concordataria, le offerte deducibili sono ancora poco comprese e utilizzate dai fedeli che ritengono sufficiente l’obolo domenicale; in molte parrocchie, però, questo non basta a garantire al parroco il necessario per il proprio fabbisogno. Da qui l’importanza di un sistema che permette a ogni persona di contribuire, secondo un principio di corresponsabilità, al sostentamento di tutti i sacerdoti diocesani.

“In questo tempo di ‘cammino sinodale’ l’offerta per il sostentamento del clero – conclude Monzio Compagnoni - diventa un gesto concreto, un dono per ‘camminare insieme’. Una scelta valoriale che si traduce in un sostegno reale alla missione dei nostri preti”.

Diverse da tutte le altre forme di contributo a favore della Chiesa cattolica, le offerte per i sacerdoti sono espressamente destinate al sostentamento dei preti al servizio delle 226 diocesi italiane; tra questi figurano anche 300 sacerdoti diocesani impegnati in missioni nei Paesi più poveri del mondo e 2.500 sacerdoti ormai anziani o malati, dopo una vita spesa al servizio degli altri e del Vangelo. L’importo complessivo delle offerte nel 2022 si è attestato appena sopra gli 8,4 milioni di euro in linea con il 2021. È una cifra ancora lontana dal fabbisogno complessivo annuo, che ammonta a 514,7 milioni di euro lordi, necessario a garantire a tutti i sacerdoti una remunerazione pari a circa mille euro mensili per 12 mesi.

Nel sito www.unitineldono.it è possibile effettuare una donazione ed iscriversi alla newsletter mensile per essere sempre informati sulle numerose storie di sacerdoti e comunità che, da nord a sud, fanno la differenza per tanti.

Per maggiori informazioni:

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Modalità per fare un’Offerta per il sostentamento dei sacerdoti

Per sostenere i sacerdoti diocesani con le Offerte Uniti nel dono, si hanno a disposizione 4 modalità:

1 - Conto corrente postale

Si può utilizzare il c/c postale n. 57803009 per effettuare il versamento alla posta.

2 - Carta di credito

Grazie alla collaborazione con Nexi, i titolari di carte di credito Mastercard e Visa possono inviare l’Offerta, in modo semplice e sicuro, chiamando il numero verde 800 825000 oppure collegandosi al sito Internet www.unitineldono.it/dona-ora/

3. Paypal

Si può donare tramite paypal in modo veloce e sicuro selezionando questa opzione sul sito al momento della donazione. www.unitineldono.it/dona-ora/

4- Versamento in banca

Si può donare con un bonifico sull’iban IT 33 A 03069 03206 100000011384 a favore dell’Istituto Centrale Sostentamento Clero specificando nella causale “Erogazioni Liberali” ai fini della deducibilità.

L’elenco delle altre banche disponibili a ricevere un ordine di bonifico è consultabile su www.unitineldono.it/sostienici/.

5 - Istituti Diocesani Sostentamento Clero

Si può anche effettuare il versamento direttamente presso gli Istituti Diocesani Sostentamento Clero (elenco Istituti Diocesani Sostentamento Clero www.unitineldono.it/lista-idsc).

L’offerta è deducibile. 

Il contributo è libero. Per chi vuole queste Offerte sono deducibili dal proprio reddito complessivo, ai fini del calcolo dell’Irpef e delle relative addizionali, fino ad un massimo di 1032,91 euro annui. L’Offerta versata entro il 31 dicembre di ciascun anno può essere quindi indicata tra gli oneri deducibili nella dichiarazione dei redditi da presentare l’anno seguente. Conservare la ricevuta del versamento.

Polesine Zibello: don Giannino Regolani riceve il premio "Pallavicino"

Polesine Zibello ha celebrato nei giorni scorsi sia la festa dell'Unità nazionale e delle forze armate che la festività di San Carlo Borromeo, patrono del Comune.
Hanno avuto luogo cerimonie con deposizione delle corone e ai monumenti ai caduti a Vidalenzo, a Polesine, a Santa Croce, a Pieveottoville e a Zibello.
Poi messa solenne, sia in ricordo dei caduti che per la festa di San Carlo Borromeo, nella chiesa parrocchiale di Zibello. Nell'occasione, ad una settimana dalla improvvisa scomparsa, è stato ricordato il commissario capo Giorgio Bodini che da tre anni era alla guida del servizio di Polizia Locale di Polesine Zibello.
Quindi nel teatro Pallavicino ha avuto luogo la consegna del "Premio Pallavicino" al maresciallo Salvatore Gelsomino (per tanti anni al comando della locale stazione dei carabinieri) e al parroco don Gianni Regolani (da quarant'anni parroco a Zibello) “con sincera gratitudine – è stato scritto nella motivazione – per il prezioso servizio pastorale svolto con fede e dedizione a servizio della comunità di Polesine Zibello”.
Riconoscimenti speciali per meriti sportivi anche a Tiziano Dall'Asta e a Gino Meloni.

Il 19 novembre a Fidenza il tradizionale pranzo solidale dell'associazione "Fratelli dell'India"

L'associazione "Fratelli dell'India ODV" invita al tradizionale pranzo solidale.
Appuntamento domenica 19 novembre alle ore 12.45 presso l'oratorio di S. Giuseppe Lavoratore (Via Pascoli, 2 - Fidenza).
Sarà l'occasione per vivere insieme momenti di solidarietà, ascoltare i racconti sui progetti e sulle missioni portate avanti dall'associazione in questo anno e quelli previsti per i prossimi.
Prenotazioni entro giovedì 16 novembre al numeri:
Valeria 3358029457 - Paolo 3358181462 - Fernanda 3332723694

"Ascoltare in uno stile di fraternità": a Fidenza il convegno della Caritas Diocesana

In occasione della Giornata Mondiale dei Poveri, la Caritas Diocesana di Fidenza promuove una mattinata di preghiera e di riflessione sul tema della fraternità. Appuntamento presso il Cenacolo (via Micheli 19) sabato 18 novembre alle ore 9.30. Dopo un momento iniziale di confronto seguirà il racconto di tre esperienze sul tema “Ascoltare in modo innovativo”. Concluderà la mattinata l’intervento del Vescovo Ovidio Vezzoli sul tema “La carità, esperienza in uscita”.

Dicastero per il dialogo interreligioso: il messaggio per la festa di Deepavali 2023

DICASTERO PER IL DIALOGO INTERRELIGIOSO

Cristiani e indù: costruiamo
la pace nella verità, nella giustizia, nell'amore e nella libertà

MESSAGGIO PER LA FESTA DI DEEPAVALI 2023

Cari amici indù,

Il Dicastero per il Dialogo Interreligioso vi porge i suoi festosi saluti e i suoi migliori auguri mentre celebrate il Deepavali in tutto il mondo il 12 novembre di quest'anno. Possa Dio, Luce suprema, illuminare i vostri cuori e le vostre menti, benedire le vostre case e i vostri quartieri e riempire le vostre vite di pace e felicità!

Quest'anno ricorre il sessantesimo anniversario della Pacem in Terris (Pace in Terra), la Lettera Enciclica di Papa Giovanni XXIII. Nel 1963, quando il mondo era profondamente turbato e sull'orlo di una guerra nucleare, quel documento lanciò un appello tempestivo, appassionato e quanto mai necessario ai capi e ai popoli del mondo affinché lavorassero insieme per la pace, esortandoli a trovare soluzioni amichevoli ai problemi in uno spirito di fiducia reciproca, attraverso il dialogo e i negoziati. Papa Giovanni XXIII, ora venerato come santo, affermò profeticamente che "la pace non è che una parola vuota se non poggia su... un ordine fondato sulla verità, costruito sulla giustizia, nutrito e animato dalla carità, e attuato sotto gli auspici della libertà" (n. 167). Ispirati dall'alta visione che la Pacem in Terris proponeva per la costruzione della pace, vorremmo, in questa occasione, condividere con voi alcune riflessioni sulla costruzione della pace nella verità, nella giustizia, nell'amore e nella libertà.

L'insegnamento della Pacem in terris ha dato origine, negli ultimi sessant'anni, a una maggiore consapevolezza tra le persone di tutto il mondo - anche se in misura diversa - della necessità di rispettare la dignità trascendentale delle persone, i loro diritti legittimi e la loro responsabilità condivisa di operare per il bene comune in uno spirito di solidarietà. Ha anche dato vita a movimenti che si impegnano con passione nella protezione e nella difesa dei diritti umani e nella promozione della pace attraverso il dialogo e il negoziato. Tuttavia, la piena realizzazione della sua profezia di pace rimane un sogno lontano, che può essere realizzato solo attraverso sforzi di collaborazione da parte di uomini e donne di ogni tradizione religiosa e di tutti i settori della società. Questi sforzi devono continuare e progredire ulteriormente.

Le iniziative volte a promuovere la pace e il bene comune universale non devono cedere al pessimismo, allo scoraggiamento e alla rinuncia. Questi atteggiamenti possono essere provocati da casi di disprezzo della dignità umana, dalla negazione o dalla limitazione dei diritti e delle libertà fondamentali dei cittadini, compresi i diritti religiosi, dall'intolleranza e dall'odio, dall'ingiustizia e dalla discriminazione, dalla violenza e dall'aggressione nei confronti di coloro che sono etnicamente, culturalmente, economicamente, linguisticamente e religiosamente diversi, o contro i membri più vulnerabili della società. Il pessimismo e lo scoraggiamento possono essere presenti oggi, come lo erano nel 1963, eppure San Giovanni XXIII, da uomo di profonda speranza, rimase convinto che la pace è possibile, purché sia basata sulla verità, sulla giustizia, sull'amore e sulla libertà. Queste sono, come ha insistito San Giovanni Paolo II di felice memoria, "condizioni essenziali per la pace" e "pilastri fondamentali della pace" (cfr. Messaggio per la celebrazione della Giornata Mondiale della Pace 2003 - Pacem in terris: Un impegno permanente, nn. 3-4). Come credenti, dobbiamo esprimere la nostra aspirazione alla pace attraverso sforzi coerenti e concordati, fondati su una fedeltà incrollabile a questi pilastri.

Nei nostri sforzi per contribuire alla costruzione di un mondo pacifico, utilizzando ogni mezzo in nostro potere, dobbiamo rafforzare questi pilastri della pace. Per questo motivo, le famiglie, guidate dall'esempio dei genitori e degli anziani, così come le istituzioni educative e i media, dovrebbero svolgere un ruolo preminente nell'ispirare il desiderio di pace e nell'insegnare i valori che costruiscono la pace negli uomini e nelle donne di ogni età.

Il dialogo interreligioso possiede un grande potenziale per alimentare la fiducia reciproca e l'amicizia sociale tra le comunità interreligiose, ed è infatti diventato "una condizione necessaria per contribuire alla pace nel mondo" (Papa Francesco, Discorso alla delegazione dell'Associazione degli ex alunni della Fraternità Emouna, 23 giugno 2018). Pertanto, spetta alle religioni e ai responsabili religiosi sforzarsi di incoraggiare i loro seguaci a essere persone la cui vita è plasmata dalla verità, dalla giustizia, dall'amore e dalla libertà.

Come credenti e responsabili delle nostre rispettive religioni, con convinzioni comuni e un senso di responsabilità condivisa per il benessere dell'umanità, possiamo noi, cristiani e indù, sforzarci sinceramente di diventare artigiani della pace. Unendoci ai seguaci di altre tradizioni religiose e a tutte le persone di buona volontà, possiamo lavorare insieme per costruire il nostro mondo sulle fondamenta durature della verità, della giustizia, dell'amore e della libertà, in modo che tutti possano godere di una pace autentica e duratura!

Auguriamo a tutti voi un felice Deepavali!

Cardinale Miguel Ángel Ayuso Guixot, MCCJ

Mons. Indunil Janakaratne Kodithuwakku Kankanamalag

 

Foto: Udayaditya Barua on Pexels

 
 

50ª Settimana Sociale dei cattolici in Italia : una WebApp per informarsi ed essere protagonisti

Uno strumento facile, utile e social per essere aggiornati sulla 50ª Settimana Sociale e diventarne sempre più protagonisti. È disponibile la WebApp Settimane Sociali, piattaforma accessibile da smartphone e computer, che consente di avere informazioni e materiali riguardanti l’appuntamento in programma a Trieste dal 3 al 7 luglio 2024, ma anche di gestire attività, gruppi ed eventi. L’obiettivo del Comitato scientifico e organizzatore delle Settimane Sociali è quello di favorire un coinvolgimento più ampio possibile di parrocchie, diocesi, gruppi, associazioni, movimenti, giovani ma anche istituzioni, imprese, pubbliche amministrazioni e quanti, a vario titolo, hanno a cuore la democrazia e la cura del bene comune. Il tutto attraverso una modalità digitale, nella prospettiva indicata dalla Relazione di sintesi della prima Sessione del Sinodo dei Vescovi: “La cultura digitale non è tanto un’area distinta della missione, quanto una dimensione cruciale della testimonianza della Chiesa nella cultura contemporanea. Per questo riveste un significato particolare in una Chiesa sinodale”.

Del resto, le rilevazioni della Banca dati Ipsos svolte a maggio 2023 su un campione di 1000 italiani maggiorenni confermano che Internet e i social vengono gestiti in maniera efficace da parte della Chiesa nella comunicazione ai fedeli per il 63% del campione intervistato: tale percentuale sale all’87% nel caso dei credenti più impegnati e, in ogni caso, non scende sotto il 39%, incidenza registrata tra chi non segue alcuna religione. Stando alla ricerca, soprattutto negli ultimi anni, i social network, i blog e le app hanno facilitato una maggiore vicinanza alle questioni legate a spiritualità e religione per il 40% degli intervistati, dato che sale al 45% per i millennials, mentre a essere maggiormente scettici sull’efficacia della comunicazione social da parte della Chiesa sono i baby boomers tra i quali la percentuale scende al 35%. Più fiduciosi sono invece gli over 75, il 67% dei quali è convinto che questi canali abbiano contribuito ad avvicinarli maggiormente alle questioni spirituali.  

Attraverso la WebApp, disegnata e realizzata da SpazioUau e accessibile dal sito app.settimanesociali.it dopo aver aperto il proprio account, è già possibile creare gruppi di lavoro per la fase preparatoria come “Cantiere”, “Buona Pratica” e “Gruppo Spontaneo”. Si possono scambiare messaggi e informazioni, consultare le guide e compilare le risposte elaborate nel gruppo di lavoro. Da marzo si potranno visualizzare tutti gli eventi che si terranno durante la Settimana Sociale e ogni utente potrà iscriversi, riservando il proprio posto. Sarà possibile anche effettuare il pagamento della quota di partecipazione alle Settimane Sociali e verranno condivisi gli enti convenzionati, con la possibilità di accedere agli sconti. Inoltre, la piattaforma metterà a disposizione una mappa con tutti i punti di interesse: fermate delle navette, enti convenzionati, ecc. Ogni utente avrà un proprio badge digitale, con cui accedere a tutti gli eventi organizzati durante le Settimane Sociali. Un sistema di notifiche permetterà di mantenersi aggiornati su tutte le novità.  Nei giorni dell’incontro di Trieste, la WebApp sarà infine utilizzata dai delegati per svolgere le diverse attività in programma.

Un tutorial sulla WebApp è disponibile a questo link: https://youtu.be/XL4JDPUY85U

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