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L'Ucid in visita a due gioielli di cultura e fede nella città di Busseto

La sezione fidentina dell’Ucid promuove un momento di interesse culturale a Busseto alla scoperta della biblioteca storica del Monte di Pietà (ora Fondazione Cariparma) e della chiesa-convento di Santa Maria degli Angeli (realizzata nel 1474, ospita al suo interno il “Compianto sul Cristo morto” di Guido Mazzoni, unica e straordinaria serie di sculture in terracotta). Guideranno le due visite la prof.ssa Marzia Marchesi e il dott. Cristiano Dotti, responsabile del fondo storico della diocesi di Fidenza e bibliotecario del Monte di Pietà. Insieme a loro ci sarà anche il prof. Corrado Mingardi, che mostrerà la sua collezione di libri preziosi di elevatissimo valore artistico e culturale.

L’evento, dal titolo “Busseto: la biblioteca ed il monastero di Giuseppe Verdi. Gioielli di arte, cultura e fede” avrà luogo sabato 10 dicembre con ritrovo alle ore 10 in piazza Verdi a Busseto.

"Il tuo volto, Signore, io cerco": giornate di preghiera e discernimento spirituale

L’Ufficio diocesano per la pastorale delle vocazioni in collaborazione con l’ufficio diocesano per la pastorale giovanile promuovono alcune giornate di preghiera e di discernimento spirituale dal titolo “Il tuo volto Signore io cerco” (sal 27,8) rivolte ai giovani dai 18 ai 35 anni.
L’iniziativa avrà luogo dal 27 al 30 dicembre presso il monastero dei carmelitani scalzi a Bocca di Magra (SP).
Per partecipare alle giornate e per ulteriori informazioni è possibile contattare i numeri in locandina.

Dialoghi d'Arte: dalla Patagonia alla Groenlandia

DIALOGHI D'ARTE
SABATO 26 NOVEMBRE 2022, ORE 18,00
AUDITORIUM ORSOLINE

Dalla Patagonia alla Groenlandia
Le naturografie di Roberto Ghezzi

L’artista dialogherà con Simone Ponzi, artista e curatore del Fondo Bottarelli.

Roberto Ghezzi, nato a Cortona nel 1978, ha avviato la propria formazione all’interno dello studio di scultura di famiglia e si è perfezionato all’Accademia di Belle Arti di Firenze.
Inizia ad esporre negli anni Novanta e i suoi esordi sono legati alla pittura.
Negli anni matura un disegno concettuale che, muovendo da riflessioni e sperimentazioni sulla natura, a partire dalla pittura, trova espressione in un corpus di lavori inediti, da lui stesso denominati, mediante un neologismo, Naturografie©.
Si tratta di opere che Roberto Ghezzi realizza attraverso la natura, in un dialogo dove Uomo e Ambiente entrano in profonda e originale connessione.
Le Naturografie di Roberto Ghezzi sono creazioni inedite, che nascono da studi e sperimentazioni su luoghi naturali, spesso incontaminati, e il cui nome stesso ha in sé il concetto fondante sia del risultato finale, che del processo.

Aiuto alla Chiesa che Soffre: la fede e la croce in Siria e Libano

Nella maggior parte del territorio siriano il conflitto è terminato, anche se non mancano attacchi, sporadici ma letali, come quello che lo scorso gennaio ha visto i jihadisti dell'ISIS protagonisti di un attacco a una prigione nel nordest del Paese, con un bilancio di circa 500 vittime. Nonostante la guerra sia sostanzialmente conclusa le piaghe siriane sono tuttavia ancora profonde e doloranti.

La crisi economica ha fatto precipitare il Paese a un livello di povertà che non si era visto neppure nei periodi peggiori del conflitto armato. Tale crisi è esacerbata dalle sanzioni economiche che hanno di fatto reso più difficile il lavoro nel Paese anche per coloro che hanno legittimi scopi commerciali o umanitari. Le sanzioni, secondo la Chiesa siriana, affliggono anzitutto coloro che sono già poveri, mentre colpiscono molto meno quanti sono vicini al governo. Per questo recentemente il Vescovo latino di Aleppo, mons. Georges Abu Khazen, sostiene che esse sono una "condanna a morte" per il popolo. Se in passato la Siria utilizzava il Libano per aggirare tali misure, ed essere quindi almeno parzialmente integrata nell'economia internazionale, il grave malfunzionamento delle istituzioni finanziarie libanesi ha ora interrotto la linea di liquidità.

In tutto il territorio della Siria continuano a verificarsi gravi violazioni dei diritti umani fondamentali come detenzioni illegittime, torture e maltrattamenti, inoltre le condizioni nei campi profughi del Paese sono sempre più drammatiche, soprattutto per migliaia di bambini, e gli attacchi indiscriminati contro i civili causano innumerevoli vittime. A ciò si aggiunge quanto viene segnalato da diverse Agenzie umanitarie delle Nazioni Unite: la prima epidemia di colera in Siria dopo anni. Il contagio, concentrato in particolare nelle province di Aleppo e Deir al-Zour, ha avuto probabilmente origine da coloro che hanno bevuto l’acqua contaminata del fiume Eufrate, evento attribuibile alla grave carenza idrica in tutta la nazione. Sempre fonti ONU riferiscono che nel Paese mediorientale più di un individuo su quattro (28%) di età pari o superiore ai 2 anni è affetto da disabilità, tasso superiore di 10 punti percentuali rispetto alla media del 18% riscontrata nei Paesi a basso reddito e significativamente superiore alla media globale del 15%.

Ma in Medio Oriente vi è un’altra nazione gravemente oppressa: il Libano. Una delegazione della Fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS) ha recentemente visitato il Paese dei Cedri per esprimere solidarietà e vicinanza alla comunità cristiana locale e per fare il punto sulle molteplici necessità cui far urgentemente fronte. La delegazione ha incontrato il Cardinale Béchara Boutros Raï, Patriarca di Antiochia dei Maroniti, il quale ha raccontato amaramente che «questo non è il popolo libanese di prima. I libanesi vivevano con dignità, non erano di peso per alcuno, e mi dispiace che i nostri politici in Libano abbiano reso il nostro popolo povero, mendicante. Questa - ha proseguito il Patriarca - non è la dignità del nostro popolo, infatti i libanesi hanno accolto, non hanno chiuso le frontiere. Nel 1948 hanno accolto i rifugiati palestinesi e il Patriarca di allora mandò una circolare a tutti i conventi, a tutte le scuole, a tutte le università che dipendevano dalla Chiesa maronita, dicendo loro: aprite le porte, perché questi sono fratelli nella disgrazia, che dovete accogliere. I [rifugiati] siriani, un milione e mezzo, sono ora in mezzo a noi. Nessuno ha chiuso le frontiere, a scapito dei libanesi che vivono nella povertà. Ora ci sono due milioni di profughi. Noi stiamo perdendo il nostro popolo con un’emorragia migratoria. Un dollaro valeva, un anno e mezzo fa, 1.500 lire libanesi, adesso [ne vale] 25.000», e per questi motivi «quelli che possono emigrare emigrano», ha concluso il Card. Raï.

In queste nazioni le comunità cristiane, sempre più povere, sono particolarmente vulnerabili e hanno bisogno delle nostre preghiere e della nostra compassionevole carità. Sta anche alla comunità cattolica italiana raccogliere il loro drammatico grido di aiuto.

di Massimiliano Tubani

Banco alimentare: sabato 26 novembre torna la Giornata nazionale della Colletta alimentare

Sabato 26 novembre torna in tutta Italia la Giornata nazionale della Colletta alimentare l’iniziativa, giunta alla sua XXVI edizione, promossa dalla Fondazione Banco Alimentare Onlus.

In circa 11mila supermercati saranno presenti oltre 140.000 volontari che inviteranno a comprare prodotti a lunga conservazione: verdura in scatola, tonno e carne in scatola, polpa o passata di pomodoro, olio, alimenti per l’infanzia come omogeneizzati o latte in polvere. I volontari indosseranno una pettorina arancione, nuovo colore di riconoscimento presente nel logo Banco Alimentare e che verrà utilizzato anche per i sacchetti forniti per fare la spesa.

Il ricavato della Colletta sarà donato alle persone in difficoltà, aiutate dalle strutture caritative territoriali. Sono sempre di più, infatti, coloro che chiedono aiuto per la spesa o per un pasto rivolgendosi alle circa 7.600 strutture caritative che il Banco Alimentare sostiene in tutta Italia attraverso la rete di 21 organizzazioni territoriali. Dall’inizio dell’anno ad oggi sono state 85.000 in più le richieste ricevute che hanno fatto salire a 1.750.000 le persone aiutate. In questo difficile momento economico e sociale, Banco Alimentare deve far fronte anche ad un aumento del 45% dei costi di gestione tra logistica, trasporti ed energia elettrica e ad un calo del 30% delle donazioni economiche da aziende e privati.

“Siamo preoccupati per la situazione che stiamo vedendo nel nostro Paese con sempre più persone e famiglie che si trovano in povertà assoluta o che rischiano di scivolarci nonostante abbiano un lavoro – afferma Giovanni Bruno, presidente della Fondazione Banco Alimentare Onlus –. È fondamentale quindi continuare a sensibilizzare tutti coloro che possono compiere un atto concreto di aiuto. La Colletta Alimentare è un gesto educativo semplice e di carità, che promuoviamo da oltre un quarto di secolo. Partecipare a questa iniziativa significa contrastare l’indifferenza e favorire la condivisione, facendo un gesto concreto a cui tutti siamo invitati. Il gesto di volontariato più partecipato In Italia e la prima esperienza solidale di questo tipo. Ci auguriamo dunque che anche quest’anno la solidarietà sia tanta”.

Nel 2021 grazie alla Colletta Alimentare sono state raccolte 7.000 tonnellate di cibo, l’equivalente di 14 milioni di pasti (1 pasto equivalente corrisponde a un mix di 500 gr di alimenti in base ai Larn, i Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia per la popolazione italiana) per un controvalore economico di oltre 25 milioni di euro.

Dal 26 novembre 2022 la Colletta Alimentare proseguirà anche online. Sarà infatti possibile continuare a donare alimenti su Amazon.it/bancoalimentare, Carrefour.it, Esselungaacasa.it e EasyCoop.com.

Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito www.colletta.bancoalimentare.it

La chiesa di Polesine costretta a chiudere per motivi di sicurezza

Nei giorni scorsi per motivi di sicurezza, in accordo con le autorità competenti, è stata chiusa al culto la chiesa parrocchiale di Polesine, dedicata ai santi Vito e Modesto. Sono in corso tutti gli accertamenti necessari.

Le celebrazioni eucaristiche feriali e festive avranno luogo nella chiesa della Beata Vergine di Loreto, anche conosciuta come chiesa della Madonnina del Po.

A Fidenza al via il progetto "Tutto è bene quel che finisce bene"

PROGETTO “TUTTO È BENE QUEL CHE FINISCE BENE”

DA COMUNE E FONDAZIONE CARIPARMA 123 MILA EURO

PER LE FAMIGLIE IN DIFFICOLTA' ECONOMICA

 

Un progetto di aiuto alla famiglie, in difficoltà per l'emergenza sanitaria e la successiva crisi energetica, messo in campo grazie alla stretta collaborazione tra Comune di Fidenza, Fondazione Cariparma, Acer Parma, Asp Distretto di Fidenza e Caritas Fidenza.

Grazie ad uno stanziamento di ben 123 mila euro, di cui 33 mila messi dal Comune di Fidenza e 90 mila attraverso un contributo erogato dalla Fondazione Cariparma, “Tutto è bene quel che finisce bene” - questo il nome dell'iniziativa - punta a dare una mano a tutte le famiglie bisognose mettendo a disposizione fino ad un massimo di 1.500 euro per il pagamento dell'affitto e 1.000 euro per il pagamento delle bollette energetiche.

L'iniziativa – spiega l'Assessore alle Politiche Sociali Alessia Frangipane - è finalizzata al sostegno diretto del maggior numero possibile di famiglie residenti nel Comune di Fidenza che si trovino ad essere in lista d'attesa per un contributo o che hanno bisogno di un aiuto per contrastare la forte difficoltà economica. Le famiglie beneficiarie verranno individuate fra quelle in lista d'attesa nelle graduatorie relative alle domande di "contributi affitto" anno 2021 e, nel contempo, Asp Distretto di Fidenza provvederà ad emanare un ulteriore bando, a partire da lunedì 21 novembre, per contributi sulle bollette delle utenze domestiche, così da consentire un allargamento della platea dei beneficiari”.

A Fidenza la rete a difesa delle famiglie si è attivata e si prepara a fronteggiare al meglio le situazioni di emergenza”. Così commenta il Sindaco Andrea Massari, il quale aggiunge: “In questo senso ringrazio la Fondazione Cariparma per questo importante contributo che ci ha permesso di dar vita a un progetto che ci permetterà di erogare fino a 1500 euro per sostegno sugli affitti e fino a 1000 euro per bollette. Ad Asp Distretto di Fidenza, Acer e Caritas va il merito di essersi prontamente messi a disposizione, dimostrando una volta di più la grandissima attenzione che queste realtà hanno nei confronti della nostra Comunità”.

Il sostegno a tale iniziativa - spiega il Presidente Franco Magnani - rientra tra le azioni che Fondazione Cariparma rivolge a situazioni di fragilità economica e sociale, frangenti che le attuali e difficili congiunture stanno ancor più aggravando, trattandosi di un’attenzione alla persona che la Fondazione promuove per una comunità maggiormente inclusiva e accorta nei confronti delle categorie più vulnerabili del nostro territorio”.

Come Asp – aggiunge il Presidente Massimiliano Franzoni - siamo grati a Comune di Fidenza e Fondazione Cariparma per questa progettualità che va ad integrare sulle utenze e sugli affitti il lavoro che quotidianamente il nostro servizio sociale svolge. Per dare una misura dell'impegno, nel 2022 Asp ha investito mediamente 11 mila euro al mese. Dunque sommando il valore complessivo del budget messo a disposizione da “Tutto è bene quel che finisce bene” si arriva ad ottenere un monte considerevole di oltre 250 mila euro investiti sul territorio di Fidenza”.

"In un periodo come quello che stiamo vivendo, caratterizzato dal crescente numero di famiglie in difficoltà, è giusto mettere in campo contributi che allevino il carico economico collegato all'abitazione - è questo il commento del Presidente Acer Bruno Mambriani all'iniziativa "Tutto è bene quel che finisce bene" - Acer ringrazia pertanto sia il Comune di Fidenza che Fondazione Cariparma per questo intervento che mira, appunto, a sostenere le fasce di popolazione più fragili nel segno della solidarietà: come abbiamo avuto modo di constatare, è sempre maggiore la richiesta di aiuti per far fronte ai canoni di locazione, un'attenzione che andrà sicuramente mantenuta anche nei prossimi mesi".

Quattro incontri con padre Oriano sul tema “Le Chiese dell’Apocalisse”

In preparazione al Natale, la Fraternità dell’Ordine Francescano Secolare di Fidenza propone un percorso di riflessione sul tema “Le Chiese dell’Apocalisse”.
Il primo incontro avrà luogo venerdì 18 novembre e avrà al centro la Chiesa di Efeso. Il secondo incontro è previsto per venerdì 25 novembre e sarà incentrato sulla Chiesa di Pergamo. Seguiranno venerdì 2 dicembre la Chiesa di Sardi e venerdì 9 dicembre la Chiesa di Laodicea.
Tutti gli incontri saranno tenuti da p. Oriano Granella nella sala verde del convento dei frati cappuccini di Fidenza con inizio alle ore 21.
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