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Cabriolo, torna la festa medievale

Il 7, l’8 e il 9 giugno torna la festa medievale nella parrocchia di Cabriolo. Apertura venerdì 7 giugno con il concerto musicale del gruppo “Data Zero”. Sabato 8 giugno giocoleria, equilibrismo, acrobazie a cura de “I giullari del carretto”; domenica 9 giugno lo spettacolo di scherma medievale con “Gens Innominabilis”.

Grazie ai fondi 8xmille finanziati 1218 progetti a favore dei bambini

Sono 1218 i progetti a favore dei bambini e dei minori in 80 Paesi di tutti i continenti per un totale di oltre 100 milioni di euro, finanziati dal 1991 attraverso il Servizio per gli interventi caritativi per lo sviluppo dei Popoli, grazie ai fondi dell’8xmille.
Nel mondo – secondo i dati Oil, Save the Children e Unicef – 1,4 miliardi di bambini con meno di 15 anni non godono di alcuna forma di protezione sociale e sono esposti a malattie, malnutrizione e povertà. Di questi 333 milioni vivono in povertà estrema e lottano per sopravvivere con meno di 2,15 dollari al giorno. Quasi un miliardo di bambini convive con la povertà multidimensionale.
“Ascoltiamoli, perché nella loro sofferenza ci parlano della realtà, con gli occhi purificati dalle lacrime e con quel desiderio tenace di bene che nasce nel cuore di chi ha veramente visto quanto è brutto il male”, esorta Papa Francesco nel Messaggio per la prima Giornata Mondiale dei bambini. Il Pontefice invita a non dimenticare “tutti quei bambini a cui ancora oggi con crudeltà viene rubata l’infanzia” e si trovano “a lottare contro malattie e difficoltà, all’ospedale o a casa, chi è vittima della guerra e della violenza, chi soffre la fame e la sete, chi vive in strada, chi è costretto a fare il soldato o a fuggire come profugo, separato dai suoi genitori, chi non può andare a scuola, chi è vittima di bande criminali, della droga o di altre forme di schiavitù, degli abusi”.
I progetti finanziati rappresentano semi di speranza e quelle generate sono storie di vita ritrovata nonostante le sofferenze.

Come quella di Jean-Claude, ex bambino-soldato nella Repubblica Democratica del Congo. “Il mio nome è Démocratie, anzi, questo è il nome che mi sono scelto poiché, anche se la democrazia non l’ho mai conosciuta, credo sia la cosa più importante. Sono stato rapito all’età di 12 anni dalla milizia ribelle Lord’s Resistance Army di Joseph Kony. Mi hanno torturato e usato come uno schiavo. Ho passato 10 anni nella foresta, dove sono stato addestrato come soldato. Ho ucciso e ho visto uccidere. Era il nostro primo dovere, quello che ognuno di noi doveva fare se non voleva morire. Ho scalato la gerarchia militare fino a diventare capo della guardia personale di Kony. Quella posizione mi ha permesso dopo 10 lunghi anni di scappare. Oggi vivo a Dungu in una capanna con mia sorella e i suoi 8 figli. Cammino chilometri per andare a scuola, chilometri per andare a lavorare, ma sono sicuro che riuscirò a diventare un medico.” Démocratie tutte le mattine si alza alle 5 per andare a scuola, quando esce all’ora di pranzo si reca nella foresta dove, per mantenere la famiglia, fa il taglia-legna. Nonostante tutto, riesce a trovare tempo per frequentare i corsi professionali del Centro Juvenat, dove i missionari agostiniani accolgono e assistono ex bambini-soldato come lui. Lì può dare il suo contributo e aiutare Padre Blaise nel percorso di reinserimento dei nuovi arrivati. A giugno dello scorso anno si è diplomato alla scuola secondaria agostiniana Maman Dorothée e vorrebbe proseguire gli studi per non rinunciare al suo sogno e al suo progetto di vita: quello di essere un medico.


Si stima che siano stati reclutati 30.000 bambini soldato nella zona di Dungu e Doruma e che molti siano nelle mani di vari gruppi paramilitari. La maggior parte di loro hanno dagli 8 ai 15 anni e il 40% sono ragazze.
“La problematica dei bambini-soldato – sottolinea Maurizio Misitano, direttore esecutivo della Fondazione Agostiniani nel Mondo – è molto complessa. Nella zona dell’Haut-Uélé c’è stato un conflitto devastante e di lungo periodo. I bambini hanno subìto le conseguenze più atroci: hanno perso i genitori, hanno abbandonato i processi educativi e, proprio per questo, la nostra azione vuole offrire riabilitazione psico-fisica ma anche alfabetizzazione e formazione lavorativa, non solamente a coloro che hanno avuto un’esperienza di guerra come soldati, ma a tutti quei bambini che hanno subito le conseguenze anche indirette della guerra e della povertà”.


Spesso poi i bambini pagano il prezzo più alto in situazioni e contesti discriminanti anche per gli adulti. Come avviene in Bangladesh per i Dalit, membri delle “caste basse”, etichettate come “intoccabili”, che sono da sempre oppresse ed emarginate. Sono poveri, con accesso limitato all’istruzione, al lavoro, all’alloggio, alla sanità e ai servizi pubblici. Circa il 96% è analfabeta. I bambini all’interno di questa comunità hanno pochissime opportunità per aspirare a un futuro dignitoso. Champa Das è un’eccezione, è riuscita a completare il ciclo di studi e ha iniziato a offrire a casa sua a tanti bambini un sostegno gratuito per l’apprendimento, sfidando le barriere secolari. Grazie a questo impegno le è stato affidato il ruolo di insegnante per 83 ragazzi e ragazze della comunità Dalit, dalla classe 1 alla 10, nel Kajra Learning Center, in Bangladesh. È un progetto finanziato dalla Conferenza Episcopale Italiana in collaborazione con chiesa locale, la Fondazione L’Albero della Vita (FADV) e il partner locale Dalit. La prima fase, dal 2021 al 2023, ha aiutato quasi 2000 bambini in 15 villaggi. È stata poi avviata una seconda fase che prevede di raggiungere altri 2500 piccoli in 22 villaggi.
Queste storie mettono in mostra, anche nelle situazioni più complesse e di grande sofferenza, l’importanza di farsi piccoli con i piccoli e imparare evangelicamente a guardare la vita con i loro occhi, con la loro capacità di stupirsi e di avere fiducia, nonostante tutto. E soprattutto la necessità di mettere al centro i bambini (Mt18,1-5, Mc 10,13-16). Testimoniano inoltre il grande potere di trasformazione dell’ascolto, dell’istruzione, dell’accompagnamento, della condivisione e il ruolo che tutto questo può giocare nel superare l’esclusione sociale, la discriminazione, la disperazione, restituendo prospettive di futuro. “Il mondo – sottolinea Papa Francesco nel Messaggio per la Giornata – si trasforma prima di tutto attraverso le cose piccole, senza vergognarsi di fare solo piccoli passi. Anzi, la nostra piccolezza ci ricorda che siamo fragili e che abbiamo bisogno gli uni degli altri, come membra di un unico corpo (cfr Rm 12,5; 1 Cor 12,26). Da soli non si può neppure essere felici, perché la gioia cresce nella misura in cui la si condivide: nasce con la gratitudine per i doni che abbiamo ricevuto e che a nostra volta partecipiamo agli altri”.

Fidenza: premiata una classe della scuola De Amicis

Giovedì 16 maggio si è svolta presso il teatro Emma Gramatica della scuola primaria De Amicis la cerimonia di premiazione della classe 5B, che ha vinto la selezione interregionale del concorso nazionale “Inventa una banconota”, indetto dalla Banca d’Italia insieme al ministero dell’Istruzione e del Merito. Alla presenza del dirigente scolastico Ferdinando Crespi, del direttore della Banca d’Italia dott. Calvisi e del direttore della filiale di Piacenza dott. Capurri, i ragazzi hanno spiegato il significato dei vari simboli posti sulla loro banconota premiata e il messaggio che hanno voluto veicolare attraverso la sua realizzazione. “Save the Earth” è il titolo dato alla banconota: si salva il pianeta attraverso accordi internazionali ben ponderati tra i vari Stati, ma anche attraverso l’impegno da parte di tutti.

Il dott. Capurri ha donato a tutti i presenti un breve ma interessante momento formativo,in cui è stata spiegata la storia della moneta dal baratto ai giorni nostri.
Le maestre hanno anche spiegato ai bambini che il segreto per fare bene qualsiasi lavoro è l’amore per ciò che si fa.

Grazie alla vincita di questo concorso la scuola ha ricevuto dalla Banca la cifra di 2000 euro per il supporto e lo sviluppo delle attività didattiche.

Il Messaggio di Papa Francesco per la I Giornata Mondiale dei Bambini

MESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO
PER LA I GIORNATA MONDIALE DEI BAMBINI

(25-26 maggio 2024)

Care bambine e cari bambini!

Si avvicina la vostra prima Giornata Mondiale: sarà a Roma il 25 e 26 maggio prossimo. Per questo ho pensato di mandarvi un messaggio, sono felice che possiate riceverlo e ringrazio tutti coloro che si adopereranno per farvelo avere.

Lo rivolgo prima di tutto a ciascuno personalmente, a te, cara bambina, a te, caro bambino, perché «sei prezioso» agli occhi di Dio (Is 43,4), come ci insegna la Bibbia e come Gesù tante volte ha dimostrato.

Allo stesso tempo questo messaggio lo invio a tutti, perché tutti siete importanti, e perché insieme, vicini e lontani, manifestate il desiderio di ognuno di noi di crescere e rinnovarsi. Ci ricordate che siamo tutti figli e fratelli, e che nessuno può esistere senza qualcuno che lo metta al mondo, né crescere senza avere altri a cui donare amore e da cui ricevere amore (cfr Lett. enc. Fratelli tutti, 95).

Così tutti voi, bambine e bambini, gioia dei vostri genitori e delle vostre famiglie, siete anche gioia dell’umanità e della Chiesa, in cui ciascuno è come un anello di una lunghissima catena, che va dal passato al futuro e che copre tutta la terra. Per questo vi raccomando di ascoltare sempre con attenzione i racconti dei grandi: delle vostre mamme, dei papà, dei nonni e dei bisnonni! E nello stesso tempo di non dimenticare chi di voi, ancora così piccolo, già si trova a lottare contro malattie e difficoltà, all’ospedale o a casa, chi è vittima della guerra e della violenza, chi soffre la fame e la sete, chi vive in strada, chi è costretto a fare il soldato o a fuggire come profugo, separato dai suoi genitori, chi non può andare a scuola, chi è vittima di bande criminali, della droga o di altre forme di schiavitù, degli abusi. Insomma, tutti quei bambini a cui ancora oggi con crudeltà viene rubata l’infanzia. Ascoltateli, anzi ascoltiamoli, perché nella loro sofferenza ci parlano della realtà, con gli occhi purificati dalle lacrime e con quel desiderio tenace di bene che nasce nel cuore di chi ha veramente visto quanto è brutto il male.

Miei piccoli amici, per rinnovare noi stessi e il mondo, non basta che stiamo insieme tra noi: è necessario stare uniti a Gesù. Da lui riceviamo tanto coraggio: lui è sempre vicino, il suo Spirito ci precede e ci accompagna sulle vie del mondo. Gesù ci dice: «Ecco, io faccio nuove tutte le cose» (Ap 21,5); sono le parole che ho scelto come tema per la vostra prima Giornata Mondiale. Queste parole ci invitano a diventare agili come bambini nel cogliere le novità suscitate dallo Spirito in noi e intorno a noi. Con Gesù possiamo sognare un’umanità nuova e impegnarci per una società più fraterna e attenta alla nostra casa comune, cominciando dalle cose semplici, come salutare gli altri, chiedere permesso, chiedere scusa, dire grazie. Il mondo si trasforma prima di tutto attraverso le cose piccole, senza vergognarsi di fare solo piccoli passi. Anzi, la nostra piccolezza ci ricorda che siamo fragili e che abbiamo bisogno gli uni degli altri, come membra di un unico corpo (cfr Rm 12,5; 1 Cor 12,26).

E c’è di più. Infatti, care bambine e cari bambini, da soli non si può neppure essere felici, perché la gioia cresce nella misura in cui la si condivide: nasce con la gratitudine per i doni che abbiamo ricevuto e che a nostra volta partecipiamo agli altri. Quando quello che abbiamo ricevuto lo teniamo solo per noi, o addirittura facciamo i capricci per avere questo o quel regalo, in realtà ci dimentichiamo che il dono più grande siamo noi stessi, gli uni per gli altri: siamo noi il “regalo di Dio”. Gli altri doni servono, sì, ma solo per stare insieme. Se non li usiamo per questo saremo sempre insoddisfatti e non ci basteranno mai.

Invece se si sta insieme tutto è diverso! Pensate ai vostri amici: com’è bello stare con loro, a casa, a scuola, in parrocchia, all’oratorio, dappertutto; giocare, cantare, scoprire cose nuove, divertirsi, tutti insieme, senza lasciare indietro nessuno. L’amicizia è bellissima e cresce solo così, nella condivisione e nel perdono, con pazienza, coraggio, creatività e fantasia, senza paura e senza pregiudizi.

E adesso voglio confidarvi un segreto importante: per essere davvero felici bisogna pregare, pregare tanto, tutti i giorni, perché la preghiera ci collega direttamente a Dio, ci riempie il cuore di luce e di calore e ci aiuta a fare tutto con fiducia e serenità. Anche Gesù pregava sempre il Padre. E sapete come lo chiamava? Nella sua lingua lo chiamava semplicemente Abbà, che significa Papà (cfr Mc 14,36). Facciamolo anche noi! Lo sentiremo sempre vicino. Ce lo ha promesso Gesù stesso, quando ci ha detto: «Dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro» (Mt 18,20).

Care bambine e cari bambini, sapete che a maggio ci troveremo in tantissimi a Roma, proprio con voi, che verrete da tutto il mondo! E allora, per prepararci bene, vi raccomando di pregare usando le stesse parole che Gesù ci ha insegnato: il Padre nostro. Recitatelo ogni mattina e ogni sera, e poi anche in famiglia, con i vostri genitori, fratelli, sorelle e nonni. Ma non come una formula, no! Pensando alle parole che Gesù ci ha insegnato. Gesù ci chiama e ci vuole protagonisti con Lui di questa Giornata Mondiale, costruttori di un mondo nuovo, più umano, giusto e pacifico.

Lui, che si è offerto sulla Croce per raccoglierci tutti nell’amore, Lui che ha vinto la morte e ci ha riconciliati col Padre, vuole continuare la sua opera nella Chiesa, attraverso di noi. Pensateci, in particolare quelli tra voi che vi preparate a ricevere la Prima Comunione.

Carissimi, Dio, che ci ama da sempre (cfr Ger 1,5), ha per noi lo sguardo del più amorevole dei papà e della più tenera delle mamme. Lui non si dimentica mai di noi (cfr Is 49,15) e ogni giorno ci accompagna e ci rinnova con il suo Spirito.

Insieme a Maria Santissima e a San Giuseppe preghiamo con queste parole:

Vieni, Santo Spirito,
mostraci la tua bellezza
riflessa nei volti
delle bambine e dei bambini della terra.
Vieni Gesù,
che fai nuove tutte le cose,
che sei la via che ci conduce al Padre,
vieni e resta con noi.
Amen.

FRANCESCO

Foto: (Vatican Media/SIR)

Dall’1 al 9 giugno settimana mariana al Santuario di Montemanulo

Torna dall’1 al 9 giugno la settimana mariana a Montemanulo. Sabato 1 giugno alle ore 19 apertura con la Messa presso il Santuario di Montemanulo, al termine processione con l’immagine della Madonna delle Grazie verso la chiesa di Pieve Cusignano. Domenica 2 giugno alle ore 10 Messa solenne nella chiesa parrocchiale di Pieve Cusignano.

Da lunedì 3 a sabato 8 giugno alle ore 20.30 nella chiesa parrocchiale recita del Rosario e a seguire s. Messa. Domenica 9 giugno alle ore 18 processione dalla chiesa verso il Santuario con l’immagine della Madonna delle Grazie e all’arrivo Santa Messa. Al termine di ogni celebrazione, presso il salone parrocchiale, ci sarà un momento conviviale con la pesca di beneficenza.

A Busseto conferenza sul tema: “Intelligenza e sapienza del vivere”

Lunedì 3 giugno alle ore 21 presso il teatro “Giuseppe Verdi” di Busseto si terrà la conferenza sul tema: “Generare libertà. Intelligenza Artigiana, Intelligenza Artificiale e Sapienza del vivere”. Saranno presenti Marco Granelli, presidente nazionale di Confartigianato; Mauro Magatti, professore ordinario in sociologia presso la Facoltà di Scienze Politiche e Sociali dell’Università Cattolica di Milano; Stefania Bandini, professore ordinario di informatica presso l’Università di Milano-Bicocca, direttore del Centro Studi e Ricerca sull’Intelligenza Artificiale. Interverrà anche il parroco don Luigi Guglielmoni, che ha ideato l’incontro per affrontare con più consapevolezza gli scenari dello sviluppo sociale, economico e culturale del nostro Paese. Durante il dialogo sarà presentato anche l’ultimo libro di Chiara Giaccardi e Mauro Magatti dal titolo “Generare libertà. Accrescere la vita senza distruggere il mondo”.

A Busseto la consegna delle borse di studio dell'associazione "Nicolas Comati"

L'Amministrazione Comunale di Busseto ha accolto l'invito a partecipare alla consegna delle borse di studio istituite dall'Associazione Nicolas Comati. Era presente in rappresentanza la Vice Sindaca Milva Furlotti per confermare l'importanza del progetto di questa associazione di Busseto, volto alla sensibilizzazione ad una guida sicura attraverso pratiche che possano contribuire a ridurre incidenti stradali e promuovere una maggiore consapevolezza sulla strada.

Il progetto ha previsto 3 categorie di premi ed un elevato numero di partecipanti, singoli o gruppi, di numerose scuole superiori del territorio, che hanno presentato video, poster ed elaborati. La Presidentessa dell'associazione, Sonia Mezzadri, ha promosso un'iniziativa in grado di dialogare con ragazzi e con ragazze in modo diretto e coinvolgente, facendoli riflettere allo stesso tempo sulle conseguenze irreparabili di comportamenti superficiali e/o irresponsabili.

Bravi tutti, ragazzi, insegnanti e tutti coloro che si sono adoperati ed hanno partecipato a questo progetto.

L'ampliamento dell'Istituto "Berenini" di Fidenza


Illustrato nei giorni scorsi il progetto dal consigliere delegato Aldo Spina e dall'ing. della Provincia Paola Cassinelli alla presenza del dirigente scolastico Fernando Crespi, alcuni studenti ed il vicesindaco di Fidenza Davide Malvisi.
L’Amministrazione Provinciale di Parma ha pianificato l'investimento per ampliare e si procede quindi alla progettazione di primo livello come previsto dal Codice degli Appalti, il Progetto di Fattibilità Tecnico Economico.
Il progetto è stato condiviso dall’inizio con un gruppo di studenti e professori della scuola l'elaborato preliminare che ne è uscito oltre a soddisfare le richieste di nuovi spazi ha colto una serie di nuove esigenze anche in termini di qualità dell'ambiente di studio.
“Con questa realizzazione le esigenze di questo istituto, che ha visto aumentare la sua popolazione scolastica negli ultimi anni di circa il 50%, saranno soddisfatte pienamente, per dotare tutto il territorio della Bassa parmense di un edificio scolastico all’avanguardia”.
Il progetto prevede la demolizione dell’esistente edificio ex “Pubblica Assistenza di Fidenza con relativi garages”, palazzina non utilizzata da anni ed in stato di inagibilità.
L’edificio nuovo si sviluppa su tre piani fuori terra e contempla la realizzazione di 12 aule – 4 per piano - oltre il blocco dei servizi igienici per poter accogliere 360 studenti.
I fronti nord ed ovest presentano una sorta di giardino verticale, realizzati con pareti in cemento armato faccia a vista ed un “mascheramento a manto verde”.
L’edificio in progetto sarà collegato al plesso esistente tramite un passaggio esterno coperto in struttura leggera in alluminio e vetro, che permetterà l’accesso diretto dall’atrio scolastico esistente. Le vetrate esterne saranno a tutt’altezza.

Importo complessivo dell’intervento: 5.050.000,00 euro.

Un e-Book per supportare il lavoro educativo e pastorale

Un e-Book per accompagnare i bambini e le bambine a scuola, in famiglia e in parrocchia. L’iniziativa promossa dal CREMIT – Centro di ricerca sull’educazione ai media, all’innovazione e alla tecnologia – dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e dall’Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali della CEI intende supportare il lavoro educativo e pastorale in vista della Giornata Mondiale dei Bambini (Roma, 25-26 maggio).
Disponibile gratuitamente sui siti dei promotori e sui canali social del CREMIT e della Conferenza Episcopale Italiana, il sussidio si intitola “Come è bello stare insieme” e presenta dieci schede, da utilizzare nei vari contesti educativi, che declinano tematiche correlate: il dono, la gratitudine, il valore di ciascuno, le storie, la festa, la comunità, la preghiera come incontro, la felicità, la speranza, l’amicizia. Ogni scheda parte da una frase del Messaggio del Papa per la Giornata e indica obiettivi, adattabili a età e realtà diverse, attività per step, strumenti (analogici e digitali). Completa la proposta un contributo sul mondo dei piccoli raccontato dal cinema, con alcuni titoli di film che trattano – mediante il linguaggio visivo – argomenti come l’ascolto, il perdono, il dialogo.
“La Giornata mondiale dei bambini – spiega Domenico Simeone, direttore del CREMIT – ci chiede di riflettere sulla responsabilità educativa degli adulti. Ogni bambina, ogni bambino che nasce è una novità che interpella gli adulti e chiede un prendersi cura denso di significati”. Simeone ricorda che “lo spazio interpersonale è il luogo in cui può avvenire la consegna del dono dell’educazione, uno spazio non già di proprietà di un soggetto bensì alimentato dalla relazione tra soggetti; vero e proprio luogo di incontro, di comunicazione, di manifestazione di sé, di comprensione, di accoglienza, di progettualità. Qui abbiamo il movimento profondo di ogni forma di amore, che acquista una centralità tutta particolare nell’amore genitoriale: lasciare il posto all’altro”.

L’e-Book, osserva Vincenzo Corrado, direttore dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali della CEI, “intende sostenere quei piccoli passi che generano cambiamenti, costruendo futuro, a partire dai bambini. È una proposta che vuole valorizzare la forza dell’impegno educativo. Con una carica comunicativa”. Infatti, “la moltiplicazione di strumenti e di possibilità mediatiche richiede un surplus d’impegno per non lasciare che l’evoluzione continua prenda il sopravvento sulla conoscenza e sulla formazione. In questo senso, tornare a parlare di alleanza fra i diversi soggetti che hanno a cuore il futuro dei bambini non è un discorso demodé ma un imperativo categorico”.

Questa proposta, aggiunge Alessandra Carenzio, del Cremit, vuole essere uno stimolo, un “servizio al territorio per incontrare la voglia di trasformare il mondo attraverso l’educazione. Il valore di queste risorse sta nella possibilità di coinvolgere, attivare, aprire il confronto. Riconoscere il valore del bambino nella comunità che lo accoglie e lo cresce. L’augurio è di attivare ponti, racconti, visioni e circolarità: i bambini ci guardano, ci insegnano molto e meritano di essere ascoltati in ogni frangente, in questa giornata e per tutto l’anno”.

E' possibile visionare o scaricare l'e-book qui.

A Fidenza e Salsomaggiore c'è "Abbiamo riso per una cosa seria"

Anche la Comunità Missionaria di Villaregia per lo Sviluppo (COMIVIS ETS) parteciperà alla campagna “Abbiamo riso per una cosa seria” promossa da FOCSIV, in collaborazione con Coldiretti e Campagna Amica, a sostegno dell’agricoltura familiare in Italia e nei Paesi poveri. Quest’anno l’impegno sarà a sostegno delle famiglie più povere della periferia di Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, promuovendo uno sviluppo sostenibile che migliori le loro condizioni di vita a lungo termine. Saranno avviate varie forme di allevamento, la produzione agricola e il supporto alle microimprese femminili, nonché l’inclusione sociale dei giovani.

Sarà possibile trovare banchetti solidali a Salsomaggiore Terme (viale Berenini) il 27 maggio e a Fidenza (piazza Grandi) il 31 maggio presso i mercati di campagna amica.

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