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Dalla Chiesa Italiana

Domenica 26 settembre: a Bologna la beatificazione di don Giovanni Fornasini

Domenica 26 settembre alle ore 16 nella Basilica di San Petronio a Bologna sarà celebrata la s. Messa di Beatificazione del martire don Giovanni Fornasini, morto il 13 ottobre 1944 a San Martino di Caprara, testimone degli eccidi avvenuti a Monte Sole nei giorni precedenti. Presiederà la celebrazione, a nome di Papa Francesco, il cardinale Marcello Semeraro, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi.

Oltre che in Basilica sarà possibile partecipare alla celebrazione anche in Piazza Maggiore, dove sarà allestito un maxischermo. Nel giorno della beatificazione saranno portate nella basilica di San Petronio, insieme all’urna con i resti del corpo del martire, anche alcuni particolari oggetti che gli sono appartenuti: la bicicletta con cui accorreva verso chi aveva bisogno; gli occhiali e l’aspersorio che aveva con sé il giorno del martirio. Per prenotare gratuitamente il posto per la celebrazione in San Petronio consultare https://www.chiesadibologna.it/ alla pagina dedicata alla beatificazione di don Fornasini o al link https://iscrizionieventi.glauco.it/Client/html/#/login

Per prenotare il posto all’esterno in piazza Maggiore seguire le indicazioni sul sito del Festival francescano (https://www.festivalfrancescano.it/) oppure digitare al link https://www.festivalfrancescano.it/product/celebrazione-eucaristica-e-beatificazione-del-martire-don-giovanni-fornasini/

L’Ufficio per le comunicazioni sociali dell’arcidiocesi di Bologna accompagna gli eventi legati alla beatificazione attraverso i suoi strumenti. La Messa sarà trasmessa in streaming sul sito dell’arcidiocesi www.chiesadibologna.it e sul canale YouTube di 12Porte. Bologna Sette, il settimanale della diocesi che esce ogni domenica come dorso di Avvenire, ospiterà per il numero del 26 settembre un inserto speciale dedicato a don Giovanni Fornasini. Il sito della diocesi nella sezione dedicata al futuro beato è costantemente aggiornato con approfondimenti e informazioni sugli eventi legati alla beatificazione.

Iniziative in preparazione alla beatificazione

Nei giorni precedenti la beatificazione ci saranno alcune iniziative di preparazione all’evento. Da venerdì 24 a domenica 26 settembre, in uno degli stand del Festival Francescano in Piazza Maggiore, sarà esposta una mostra fotografica che descrive, anche con alcuni testi a commento, i passaggi più importanti della vita di don Giovanni Fornasini.

Giovedì 23 settembre alle ore 21 al cinema Bellinzona proiezione del film «L’uomo che verrà». (È necessaria la prenotazione tramite il sito www.festivalfrancescano.it)

Venerdì 24 settembre alle ore 21 nel chiostro di Santo Stefano in Bologna andrà in scena «Un cristiano. Don Giovanni Fornasini a Monte Sole», opera a voci, scritta e interpretata da Alessandro Berti. (È necessaria la prenotazione tramite il sito www.festivalfrancescano.it)

Sabato 25 settembre alle ore 15.30 incontro di preghiera e spiritualità nella chiesa di Marzabotto con i «cantieri di riconciliazione» promossi dalla comunità di Boves (CN) per costruire percorsi di pace nelle comunità coinvolte dalle violenze della Seconda guerra mondiale. Dopo il saluto delle autorità la prolusione sarà tenuta dal cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna. Interverranno inoltre don Gianluca Busi, parroco di Marzabotto e iconografo sul tema: «Arte e iconografia dedicata ai preti e alle comunità di Monte Sole»; don Angelo Baldassarri, presidente del Comitato diocesano per la beatificazione di don Giovanni Fornasini su «La carità di deve usare con tutti. La testimonianza di amore e servizio di don Giovanni Fornasini»; don Bruno Mondino, parroco di Boves (Cn), «Martiri per una nuova città. La riconciliazione strada per una buona convivenza civile»; fra Paolo Barabino, superiore della Piccola Famiglia dell’Annunziata, su «Con tutto il tuo cuore, con tutta la tua mente, con tutta la tua forza. L’offerta di sé come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio». A conclusione breve momento di preghiera.

Incontri di preghiera dopo la beatificazione

Mercoledì 29 settembre, nel ricordo del primo giorno della strage, alle ore 10 commemorazione alla Botte di Salvaro e alle 11 Messa alla chiesa di Salvaro.

Domenica 3 ottobre nel mattino Messa per tutti i caduti nella chiesa parrocchiale di Marzabotto presieduta dal cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna.

Mercoledì 13 ottobre si celebra la prima memoria liturgica del Beato Giovanni Fornasini. Alle ore 18.30 Messa a Sperticano presieduta dal cardinale Matteo Zuppi. Dalle ore 9.00 itinerario di preghiera a piedi sui luoghi del martirio di don Giovanni con partenza da Sperticano e sosta a San Martino di Caprara.

 

Domenica 19 settembre 2021: Giornata nazionale delle offerte per il sostentamento del clero diocesano

Torna domenica 19 settembre la Giornata nazionale delle offerte per il sostentamento del clero diocesano, giunta quest’anno alla XXXIII edizione e celebrata in tutte le 26 mila parrocchie italiane.
Si tratta di una domenica di sensibilizzazione che richiama l’attenzione sulla missione dei sacerdoti, sulla loro opera e sulle offerte che sono dedicate al loro sostentamento.

“La Giornata Nazionale non è solo una domenica di gratitudine nei confronti dei sacerdoti ma è un’occasione per far comprendere ai fedeli quanto conta il loro contributo. Il sacerdote è un riferimento al nostro fianco che per svolgere il proprio compito ha bisogno di sostegno e supporto per vivere una vita decorosa - sottolinea il responsabile del Servizio Promozione per il sostegno economico alla Chiesa cattolica, Massimo Monzio Compagnoni – Le offerte rappresentano il segno concreto dell’appartenenza ad una stessa comunità di fedeli e costituiscono un mezzo per sostenere concretamente tutti i sacerdoti, dal più lontano al nostro. Tanto più in questo anno e mezzo segnato dal Covid, in cui da mesi i preti diocesani continuano a tenere unite le comunità provate dalla pandemia”.

Una Giornata che quest’anno sarà un’occasione anche per il lancio dei nuovi strumenti di comunicazione:

Il nuovo logo è frutto di un anno di ascolto delle comunità, - spiega Compagnoni - e dell’analisi delle loro esigenze. Abbiamo tradotto le indicazioni ed i suggerimenti ricevuti nella realizzazione di un unico logo ed un solo nome che accomunerà il sito e il trimestrale d’informazione del Servizio Promozione CEI. Un cambio di rotta dettato dalla necessità di creare un sistema di media integrato, composto da un magazine cartaceo ed un’area digitale, che comprende sito e social, pensata soprattutto per i giovani adulti di età compresa tra i 40 ed i 60 anni”.

Nonostante siano state istituite nel 1984 le offerte deducibili sono ancora poco comprese ed utilizzate dai fedeli. Da qui l’importanza di uno strumento che permette a ogni persona di contribuire, secondo un principio di corresponsabilità, al sostentamento di tutti i sacerdoti diocesani.

L’importanza di questa unione è sottolineata anche dal nuovo nome attribuito alle offerte che da Insieme ai sacerdoti è ora diventato Uniti nel dono per mettere, ancor più, in evidenza il principio di reciprocità e condivisione che rende forti le comunità parrocchiali e il valore della comunità stretta intorno al proprio parroco.

Un’idea veicolata anche dal nuovo logo, che rappresenta un albero stilizzato formato da una mano protesa e da un insieme di foglie, una delle quali di un colore diverso dalle altre.
È un’immagine che esprime unione e condivisione, accoglienza e generosità, partecipazione corale e unicità del contributo di ciascuno.

Anche il sito, online da settembre, mette al centro la comunità, sostegno imprescindibile per i sacerdoti, raccontando storie di coraggio e condivisione. Un nuovo layout, semplice ed intuitivo, permetterà di accedere alle news, ai progetti del territorio, alle testimonianze dei sacerdoti, anche attraverso i racconti in prima persona contenuti nei filmati, e alle modalità di donazione.

Le offerte raggiungono circa 33.000 sacerdoti al servizio delle 227 diocesi italiane e, tra questi, anche 300 sacerdoti diocesani impegnati in missioni nei Paesi del Terzo Mondo e 3.000 sacerdoti, ormai anziani o malati, dopo una vita spesa al servizio agli altri e del Vangelo.

L’importo complessivo delle offerte nel 2020 si è attestato sopra gli 8,7 milioni di euro rispetto ai 7,8 milioni del 2019. Il dato 2020 è di oltre 109 mila offerte: un riconoscimento da parte dei fedeli al grande impegno profuso dai sacerdoti nel difficile anno della pandemia.

Visita il nuovo sito: www.unitineldono.it. Qui troverai notizie, eventi ed aggiornamenti in tempo reale che saranno disponibili grazie ad una redazione giornalistica che curerà i rapporti con il territorio e con la comunità dei donatori.

Il sito pone al centro la comunità, sostegno imprescindibile per i sacerdoti, raccontando storie di coraggio e condivisione.

Un nuovo layout, semplice ed intuitivo, permetterà di accedere alle news, ai progetti del territorio, alle testimonianze dei sacerdoti, anche attraverso i racconti in prima persona contenuti nei filmati, e alle modalità di donazione.

Modalità per fare un’offerta volta al sostentamento dei sacerdoti

Per sostenere i sacerdoti diocesani con le offerte ‘Uniti nel dono’ i fedeli hanno a disposizione le seguenti 4 modalità:

1 - Conto corrente postale
Si può utilizzare il c/c postale n. 57803009 per effettuare il versamento alla posta.

2 - Carta di credito
Grazie alla collaborazione con Nexi, i titolari di carte di credito Mastercard e Visa posso- no inviare l’Offerta, in modo semplice e sicuro, chiamando il numero verde 800 825000 oppure collegandosi al sito Internet www.unitineldono.it/dona-ora/

3 - Versamento in banca
Si può donare con un bonifico sull’iban IT 90 G 05018 03200 000011610110 a favore dell’Istituto Centrale Sostentamento Clero specificando nella causale “Erogazioni Liberali” ai fini della deducibilità.
L’elenco delle altre banche disponibili a ricevere un ordine di bonifico è consultabile su www.unitineldono.it/dona-ora/.

4 - Istituti Diocesani per il Sostentamento del Clero
Si può anche effettuare il versamento direttamente presso gli Istituti Diocesani Sostenta- mento Clero (elenco Istituti Diocesani Sostentamento Clero www.unitineldono.it/lista-idsc).

L’offerta è deducibile. Il contributo è libero.

La Comunità di Don Oreste Benzi torna nelle piazze dell'Emilia Romagna con 'Un pasto al giorno': il gesto concreto che aiuta i più deboli

L'iniziativa solidale della Comunità Papa Giovanni XXIII, "Un pasto al giorno", di sabato 25 e domenica 26 settembre è parte di un progetto che ha l’obiettivo di garantire 7,5 milioni di pasti a chi è in difficoltà. Una risposta forte e concreta alle difficoltà esplose in seguito alla pandemia nel segno del messaggio di Papa Francesco.

C’è chi ha sempre dovuto lottare per sopravvivere. C’è chi invece, tutto sommato, riesce a portare avanti una vita più o meno tranquilla, pur con tutte le difficoltà quotidiane. E poi c’è chi ha perso tutto all’improvviso, chi si è ritrovato da un giorno all’altro in un mondo che pensava distante anni luce dal suo. Le ferite e le cicatrici causate dalla pandemia di Covid-19 sono tante, e sono sempre più evidenti nelle nostre città, nelle nostre strade e persino nelle nostre case. Si tratta proprio di una “piaga che ha moltiplicato ulteriormente i poveri”, come ha sottolineato anche Papa Francesco. Ed è proprio di fronte a difficoltà radicali come questa che diventano ancora più importanti la solidarietà e il senso di comunità, valori da sempre al centro dell’opera della Comunità Papa Giovanni XXIII fondata da Don Oreste Benzi nel 1968 e presente in più di 40 paesi del mondo con oltre 500 realtà di accoglienza. 

I membri e volontari della Comunità, infatti, anche quest’anno non faranno mancare la loro presenza nelle piazze di tutta Italia il 25 e il 26 settembre, in occasione dell’iniziativa solidale 'Un pasto al giorno' uno dei progetti grazie al quale ogni anno la Comunità raccoglie adesioni e sostegno necessari a garantire 7 milioni e mezzo di pasti per chi ne ha più bisogno in tutto il mondo. L’evento di piazza, infatti, sarà un’occasione per sensibilizzare circa le ingiustizie e le difficoltà che ogni giorno tanti devono fronteggiare non solo come singoli, ma anche come comunità.

Foto copia

 

Le cifre, del resto, parlano chiaro: se nel 2019 i dati sulla povertà assoluta in Italia e in Emilia-Romagna avevano fatto registrare un miglioramento, negli ultimi mesi, complice soprattutto l’impatto della pandemia, la situazione è tornata a peggiorare: nel corso del 2020, infatti, la percentuale di famiglie in condizione di povertà in Emilia-Romagna è salita al 5,3% rispetto al 4,2% dell'anno precedente (dati Istat). 

In tutta Italia, dunque, oggi ci sono oltre 5,6 milioni di persone in situazione di bisogno, di cui un milione di “nuovi poveri”, persone che prima non avevano bisogno di aiuto. Una fotografia, questa, che rende subito chiaro come sia ancora più importante un approccio che punti al contributo di tutti e che sappia guardare alla ripartenza in una chiave più inclusiva. “Il nostro sguardo va oltre alla grave crisi del Covid-19; va al cambiamento climatico che porta a migliaia di profughi in cammino e alle crisi umanitarie mondiali che ci riguardano tutti. Nessuno può trovarsi privato del necessario – ha spiegato Giovanni Ramonda, presidente della Comunità Papa Giovanni XXIII -, il nostro impegno è per quelle persone che hanno ancora fame, che non hanno accesso all’acqua, alle cure, per quei bambini che non hanno accesso all'educazione scolastica. La soluzione va cercata in un approccio che non mette al centro solo il risparmio, l’economia, il vantaggio dei singoli, ma che riguarda il sentirsi una comunità formata da persone che si incontrano, condividono e affrontano tutti insieme le difficoltà. Anche in questa luce – conclude Ramonda - aderiamo nuovamente al Tempo del Creato promosso dalla Chiesa e animato dal Movimento Laudato Sì. Il tema 2021 è “una casa per tutti”, come non riconoscerci anche noi in questa chiamata? Oggi che ci troviamo a dover fare i conti con problemi nuovi, come la pandemia o le nuove crisi umanitarie, la soluzione ci arriva dai valori di sempre, gli stessi che erano alla base dell’impegno di Don Oreste Benzi”.

Un impegno, dunque, che si ricollega a quello 'sguardo nuovo' richiamato recentemente anche da Papa Francesco in riferimento “a questi tempi difficili, che richiedono di affidarsi alla presenza di Dio, sempre all’opera nella vita e nella storia. È questa la nostra fiducia ed è questo che ci dà forza per andare avanti ogni giorno con pazienza, seminando il bene che porterà frutto. Quant’è importante questo atteggiamento anche per uscire bene dalla pandemia! Coltivare la fiducia di essere nelle mani di Dio e al tempo stesso impegnarci tutti per ricostruire e ricominciare, con pazienza e costanza”.

Anche in questa edizione non mancherà la possibilità di compiere un piccolo gesto simbolico: i volontari della Comunità di don Benzi hanno realizzato, grazie al contributo degli illustratori dell’Associazione Italiana Autori di Immagini, delle tovagliette all'americana che verranno distribuite nel corso dell'evento. Metterle sulla propria tavola “sarà come 'invitare' una persona in difficoltà – spiegano i responsabili dell'iniziativa 'Un pasto al Giorno' – perché ognuna di esse diventerà simbolicamente il suo posto a tavola nel segno di una solidarietà concreta che può aiutarci a ripartire insieme e al fianco di chi ne ha più bisogno”. 

XXXIII Giornata nazionale delle offerte per il sostentamento del clero: il messaggio di mons. Gian Carlo Perego

Pubblichiamo di seguito il messaggio che S.E. Mons. Gian Carlo Perego, Arcivescovo di Ferrara-Comacchio e Vescovo delegato dell’Emilia Romagna per il sovvenire ha scritto in occasione della XXXIII Giornata nazionale delle offerte per il sostentamento del clero

Uniti nel dono

 

“Uniti nel dono” per il bene di tutti è il titolo della XXXIII Giornata nazionale delle offerte per il sostentamento del clero, quest’anno anticipata, di Domenica 19 settembre.

“Uniti”: è una Giornata in cui le nostre Chiese dell’Emilia Romagna esprimono l’unità, una delle note della Chiesa, e la comunione con tutta le Chiese in Italia attorno al valore del presbitero nella vita delle nostre comunità. Tutti, infatti riconosciamo che i nostri presbiteri sono un dono per le nostre comunità: per la vita liturgica, per l’annuncio della fede, per la carità verso le famiglie, i ragazzi e i giovani, i malati, i più poveri. Il prete è per tutti e di tutti. C’è un passo molto bello di un articolo di Adesso, il quindicinale fondato da don Primo Mazzolari, dedicato al prete che cammina, pellegrino: “Egli è il viator non soltanto per l’inquietudine dell’eterno, che possiede in comune con ogni uomo, ma per vocazione e offerta. Si deve tutto a tutti, e lui non si può mai abbandonare interamente a nessuna creatura. È un pane di comunione che tutti possono mangiare, ma di cui nessuno ha l’esclusiva» (Adesso, 1 marzo 1949). Cammina tra la gente, il prete, ma con lo sguardo avanti, perché il suo progetto è rivestito di eternità. Non solo cammina insieme agli altri, ma la sua tensione sinodale significa che insieme agli altri guarda verso la stessa meta: una Chiesa che ascolta e che parla, che accompagna, che riparte dagli ultimi, povera. Domenica, nelle nostre parrocchie, ricorderemo il prete, i nostri preti come un dono per la parrocchia, le unità pastorali, per l’Ospedale, come per il carcere, in Oratorio e nelle case per gli anziani, con la porta che si apre sulle necessità spirituali e materiali di tutti.

E nella stessa Domenica i fedeli sono invitati a valorizzare ed estendere la possibilità di un’offerta deducibile proprio per rafforzare il fondo nazionale che garantisce a ogni nostro presbitero uno stipendio per vivere e operare.

Lo scorso anno i fedeli dell’Emilia Romagna hanno fatto 732 offerte deducibili per un totale di 755.120,00 euro. E’ calato il numero delle offerte - da 846 a 732 – ma è cresciuta la somma delle offerte – da 687.492 a 755.120. E’ un bel segno di stima che può crescere ancora per sostenere la vita e le attività dei presbiteri nelle nostre comunità.

In questo tempo di ‘cammino sinodale’, guidato da tre parole – comunione, partecipazione e missione – anche l’offerta per il sostentamento del clero diventa un gesto, un segno concreto, un dono per ‘camminare insieme’.

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